Capitolo XVIII

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Mentre tornava a casa Oscar non faceva altro che ripensare a quel bacio, non riusciva a credere che lei non avesse provato le sue stesse sensazioni. Eppure doveva essere così, altrimenti perché reagire in quel  modo, non avrebbe avuto alcun senso. Poi però ricordò quello che gli aveva detto un giorno lei, che la sua gente prendeva male le relazioni con persone diverse da loro e il pensiero che fosse stato quello a frenarla si fece largo nella suo cuore tormentato.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               

Forse era per quel motivo che Ramona lo aveva invitato, per fargli capire che erano diversi, glielo aveva persino detto quando si era quasi strozzato col suo pollo. Ma allora perché invitarlo a tornare? Oscar non ci capiva nulla, più ci pensava e più quella storia gli sembrava senza senso. 

Quando giunse al semaforo era ormai talmente esasperato, da non sapere più che fare. Si mise le mani sul viso facendo un lungo respiro. Doveva darci un taglio si ordinò, nel tentativo di riprendere il controllo delle sue emozioni. Jolanda non lo voleva, questo gli era sufficientemente chiaro. Non gli restava che farsene una ragione e continuare con la sua vita, non poteva certo stare lì a struggerti per lei all'infinito?                     

Erano ore che Jolanda si rigirava nel suo letto senza che il sonno arrivasse. Le parole della nonna continuavano a tornarle alla mente. Cosa le nascondeva? E soprattutto perché sembrava così interessata a Oscar? Si domandò se per caso non sospettasse che fosse uno di quelli che le davano la caccia, ma poi scartò subito quell'idea come assurda. Eppure se non era quello allora cosa? Insistere con sua nonna non l'avrebbe portata da nessuna parte, era una cosa che Jolanda aveva imparato molto tempo prima, però lei doveva sapere, altrimenti sarebbe impazzita e c'era un solo modo per farlo.

_Cos'è successo alla cena?_ domandò sua madre vedendolo rientrare con le spalle incurvate.                 

_Non è stata come mi aspettavo... cioè non è che avessi idea di cosa aspettarmi, è solo che è stato troppo assurdo_ disse tornando con la mente agli eventi appena trascorsi. 

_Assurdo? In che senso?_

_Non so come spiegartelo... e comunque non ha più alcuna importanza..._

_Oscar guardami_ ordinò sua madre sollevandogli in mento perché la guardasse negli occhi. _Cosa sta succedendo? Ti prego dimmelo mi stai spaventando._

Oscar la guardò indeciso su cosa dirle, non si sentiva a proprio agio a confessarle le sue pene d'amore. Del resto se non si sfogava con qualcuno sarebbe potuto esplodere. _Le mi piace mamma... parecchio..._ ammise sollevando le spalle come per dire che non ci poteva fare nulla.

_Lo so... l'ho capito il giorno in cui è venuta qui_ spiegò Sienna con un mezzo sorriso. _Piace anche a me se vuoi saperlo, e tuo padre non farà storie. Lui vuole solo che tu sia felice, lo sai_ assicurò la madre.            

_Il problema è che io non piaccio a lei_ confessò abbattuto  _Jolanda non vuole avere niente a che fare con me._

_Sul serio?_ Sienna era sorpresa di sentirglielo dire. La domenica in cui Jolanda era stata da loro aveva percepito tra i due ragazzi la tipica tensione che preludeva a qualcosa di più di un a semplice amicizia e lei si sbagliava difficilmente. _Perché dici così?_                                                                                         

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