Capitolo XXXVIII

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L'elicottero sorvolò ripetutamente la zona dove le telecamere stradali li avevano persi di vista. C'erano parecchi ettari di terreno da controllare e ormai cominciava a fare buio, a Juan non rimaneva che sperare in un poco di fortuna, sapeva infatti che se non ritrovavano le loro tracce nel giro di un'ora, avrebbero dovuto attendere fino al mattino successivo per riprendere le ricerche. L'idea non gli andava particolarmente a genio, c'era il rischio che li perdessero Di nuovo ed era l'ultima cosa che lui voleva, non dopo tutta la fatica che avevano fatto per individuarli.

_Riesci a vedere qualcosa?_ domandò a Silas, che scrutava sotto di loro con un binocolo di ultima generazione. Solo il meglio per lui e i suoi cacciatori. Juan disponeva di una fortuna sconfinata e non lesinava certo su apparecchiature e equipaggiamenti. La ricerca delle streghe era per lui l'unico scopo di vita, il lavoro solamente un mezzo per conseguirlo. Era davvero molto abile negli affari, in pochi anni era riuscito a triplicare il suo patrimonio, già per altro molto cospicuo, ma non aveva mai provato gusto ad occuparsene. Il tarlo della vendetta che lo divorava da troppi anni non glielo consentiva. Juan sospettava che finché quel capitolo della sua vita non si fosse stato definitivamente chiuso, non avrebbe mai provato piacere in niente. Era troppo profondo e straziante il dolore che sentiva, per riuscirci.

_Niente ancora_ rispose Silas. _Prova a scendere ancora di quota_ suggerì al pilota, cercando di guardare attraverso la fitta vegetazione. Con tutti quegli alberi era un'impresa riuscire a vedere qualcosa.

_Più di così è rischioso, potremmo precipitare_ lo avvertì l'uomo, un altro cacciatore del gruppo.

Malgrado le sue parole Silas sentì che la fusoliera che si inclinava di una ventina di gradi, puntando verso il basso, così da portarli più vicini al suolo, come da lui richiesto. Ormai erano più di tre ore che scandagliavano la zona e ancora nessuna traccia dei fuggitivi. Il vero problema era che si stavano muovendo alla cieca, senza sapere esattamente dove cercare, non c'era da stupirsi che non li trovassero. Se almeno avessero avuto un'idea di dove cercare, restringere un pò il campo, forse a quell'ora li avrebbero già trovati pensò Silas, con una punta di rammarico.

L'idea di braccare Jolanda non lo esaltava affatto, per quanto conoscesse perfettamente i motivi di quella caccia alla strega, non riusciva a trovarla giusta. Com'era quel detto. "Due torti non fanno una ragione!" Era un vero peccato che solo l'estinzione di uno dei due gruppi avrebbe potuto liberare l'altro. Silas aveva pensato e ripensato a una soluzione che consentisse di porre fine a quella sanguinosa faida, non ne aveva trovata alcuna. E poi anche trovandola, non era affatto certo che al punto in cui si era giunti si potesse ancora tornare indietro. Era stato sparso troppo sangue, c'erano state troppo perdite, da entrambe le parti. A quel punto auspicare la pace era pura utopia, un sogno irrealizzabile. A meno che qualcuno non avesse il coraggio di fare la cosa giusta, e non ciò che anni di dolore suggerivano.

_Facciamo ancora un giro._ Il sole si stava lentamente eclissando all'orizzonte, presto sarebbe stato troppo buio per scovare qualcosa e avrebbero dovuto lasciar perdere.

_Affermativo!_ confermò il pilota compiendo una larga virata che li portò ancora più in basso. Il riflesso degli ultimi raggi di sole colpì qualcosa di metallico diversi metri sotto di loro, inducendo Silas a migliorare la risoluzione del binocolo. Gli era parsa la parte posteriore di un'auto, si sporse di più per vedere meglio. Gli alberi purtroppo la coprivano quasi del tutto, impedendogli di riconoscere il modello, ma dal colore poteva essere quello del veicolo che cercavano si disse lui pensieroso.

La sua fedeltà a Juan gli imponeva di comunicare immediatamente quell'avvistamento, i suoi recenti scrupoli però glielo impedivano recisamente. Uccidere una giovane il cui unico crimine era stato quello di difendersi dalle loro aggressioni non poteva essere giustizia, non lo avrebbe mai creduto. Comprendeva i sentimenti del suo capo, e non pretendeva certo di giudicarlo, credeva solo di essere più obbiettivo di lui. Dopotutto Silas non aveva subito lutti, non recentemente almeno. La morte di sua madre risaliva a quando era piccolissimo, neppure se la ricordava più, e che dire di suo padre... beh, era stato un vero sollievo quando era rimasto ucciso.

A costo della vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora