SPAGNA 1995
Era una sera come tante altre, Juan abbracciava la moglie seduto sul divano. In televisione trasmettevano una commedia romantica. Adele le adorava, a lui invece non piacevano un granché, ma non riusciva a negare nulla alla sua giovane sposa. Adele si massaggiava il ventre dove cresceva il loro bambino, mancava ormai pochissimo al parto e i due erano nervosissimi per l'evento. Le immagini di "Un paseo por las nubes" scorrevano davanti ai loro occhi ignari, mentre i minuti passavano lentamente, scanditi dal crepitio del fuoco nel camino. Benché l'inverno fosse ancora lontano, le sere cominciavano a farsi piuttosto fredde. La luce della luna filtrò attraverso le tende leggermente scostate, proiettando un fascio scarlatto che attraversò tutta la stanza. Era chiamata luna di sangue, forse per il colore che assumeva in quel periodo, o più probabilmente perché si presentava in concomitanza con l'inizio della caccia. Quando era così luminosa infatti, i cacciatori riuscivano a stanare più facilmente le loro prede. Juan non si era mai soffermato a pensarci troppo, eppure quella sera la sua luce aveva su di lui un fascino particolare, quasi ipnotico. Non riusciva a smettere di fissarla, ne era affascinato come chi per la prima volta apre gli occhi e contempla le meraviglie del creato.
Si staccò da Adele per avvicinarsi alla finestra. La luna brillava vicinissima. Aveva assunto i colori del ramato e del marrone, Juan poteva addirittura poteva scorgere i crateri di un rosso-bruno e le parti più chiare. Stette a fissarla come un automa, mentre i suoni intorno a lui svanivano come risucchiati in un'enorme ampolla.
Di colpo un dolore sordo gli attanagliò le viscere, facendolo crollare al suolo. Gli mancava il fiato, avrebbe voluto urlare, aprì la bocca per dare sfogo al suo dolore, ma nessun suono uscì. Si piegò in due, sentendo le ossa frantumarsi, la pelle tendersi e poi perse i sensi.
Quando si riprese era quasi l'alba. I raggi del sole gli ferirono gli occhi obbligandolo a voltarsi di schiena. Si trovava in un bosco, steso ai piedi di un grosso albero. Lo schioppo dei fucili gli giunse vicinissimo alle orecchie. Si rimise in piedi ancora stordito. Era tutto bagnato a causa del terreno umido di brina, lontano da casa e completamente nudo. Si guardò le mani erano sporche di terra, pezzetti di foglie secche e di una sostanza rossastra e appiccicosa, abbassò lo sguardo e vide che tutto il corpo ne era ricoperto. Si domandò come fosse finito lì. Cosa gli fosse successo e perché mai era ridotto in quello stato. Lui non ricordava niente. Il suo pensiero corse ad Adele. Doveva tornare da lei, rassicurarla, dirle che stava bene. Di sicuro non trovandolo a casa sarebbe stata in pena per lui.
_Adeleee!!!_ l'urlo lacerò la notte mentre Juan si risvegliava madido di sudore. Il ricordo di quanto le era accaduto quasi venti anni prima era ritornato, e come uno spillo fissato nel cervello, non smetteva di tormentarlo. Specialmente in quel periodo dell'anno, mancava poco a quella notte maledetta. L'uomo rammentava ogni dettaglio di quella sera e anche ciò che era accaduto dopo. Ma tutto quello che riguardava l'aggressione era stato completamente rimosso dalla sua mente.
Rivedeva ancora il corpo dell'amata moglie ridotto a brandelli dalla furia di una bestia. E ogni volta provava a dirsi che era stato qualcun'altro a farle quello, che se non ricordava forse era lui il colpevole di quell'atrocità. Poi ricordava le sue mani sporche di sangue e non poteva che accettare la verità. Era lui la bestia che aveva tolto la vita alla donna che amava e alla creatura che portava dentro di sé.
All'epoca in cui aveva conosciuto la moglie era stato del tutto all'oscuro della maledizione che gli era stata imposta. Nessuno gli aveva spiegato che compiuti i venti anni, alla prima luna di sangue si sarebbe trasformato in una belva famelica che massacrava chiunque incontrava.

STAI LEGGENDO
A costo della vita
FantasyIl giorno in cui la madre e le sorelle vengono brutalmente uccise, comincia per Jolanda il viaggio che la porterà verso il suo destino. Sempre in fuga, dovrà trovare colui che può salvarle la vita, vendicando la morte dei suoi familiari.