Oscar aveva raccolto le poche cose che aveva portato con sé, e dopo averle gettate alla rinfusa in una sacca era uscito dalla stanza alla ricerca di Jolanda. Ancora non riusciva a credere che li avrebbe seguiti, che stava realmente per fare quell'enorme pazzia. Sapeva solo che non poteva guardarla andar via e rischiare di non rivederla più. Tutto ciò non aveva il minimo senso, anche privato della sua memoria Oscar se ne rendeva conto, specialmente dopo quanto aveva scoperto sul loro conto. La cosa più logica da fare sarebbe stata fuggire nella direzione opposta a quella che progettavano di prendere i tre. E invece eccolo lì pronto ad abbracciare l'ignoto, senza ricordi e preparazione di sorta. La sua era certamente la ricetta perfetta per una fine orribile, ma era anche la sola scelta che riuscisse a considerare.
Dopo averla cercata nella stanza che la ragazza divideva con la nonna, una donna dall'atteggiamento duro e a dir poco raccapricciante, Oscar si diresse in salone certo di trovarla là. Quando non la vide, cominciò a chiedersi dove potesse trovarsi. Aveva in mente di domandare a qualcuno di quei tipi con la mimetica, il punto era che non incontrò nessuno nei paraggi. Gli sembrava quasi di essere l'unico abitante di quell'enorme casa.
Guardò nelle stanze vicine col medesimo risultato, alla fine si decise ad uscire in cortile. Jolanda era vicina a un SUV, gli dava le spalle e stava litigando animatamente col gigante di nome Raul. Anche l'uomo era furioso, si capiva dal modo animato in cui gesticolava.
Oscar si avvicinò per sentire cosa si dicevano, il tipo sembrava sul punto di aggredirla fisicamente, non solo verbalmente. Jolanda caricò una sacca sul furgone, rispondendo stizzita all'attacco del mastodonte.
_Non puoi dirmi chi è adatto a me, scelgo da sola!_ sbottò, urlandogli dritto in faccia.
_E tra i milioni di ragazzi che ci sono al mondo... tu dovevi scegliere proprio quello smidollato? Ti facevo più furba Jolanda. Pensavo che salvare tutti noi fosse la tua priorità... mi deludi!_ le vomitò addosso prima di voltarle le spalle.
_No, tu pensavi che scegliessi te... ammettilo Raul! Oscar non c'entra nulla, ti brucia solo che io non ti voglia. Ma santo Dio... eri il fidanzato di mia sorella! Non riuscirei mai a pensare a te in quel modo, è tanto difficile per te capirlo?_
Raul sembrava ossessionato dalla loro unione. Come se da quello dipendesse la sua stessa vita. Fino a quel momento Jolanda aveva creduto di poterlo tenere a bada, evidentemente aveva sottovalutato quello che Raul provava per lei, ma era giunto il momento di chiarire come stavano le cose. Se poi lui non avesse voluto capire, non le restava che coinvolgere sua nonna. Ramona avrebbe saputo come rimetterlo al suo posto tutto.
_Scendi da quel piedistallo principessina..._le urlò contro, stringendola per le braccia _non sei poi speciale come tua nonna continua a ripeterti. Sei soltanto una mocciosa viziata convinta di poter fare qualsiasi cosa. Svegliati Jolanda, guarda in faccia la realtà, senza di me non andrai da nessuna parte. E' grazie a me se sei ancora viva, o forse hai già scordato quanto coraggio ha il tuo bello? Sei ancora in tempo ragazzina, puoi sempre cambiare idea. Scegli me, dammi il posto che mi spetta... o vi mollò qui e tanti saluti_ minacciò fissandola a braccia conserte.
_Stai bluffando, non lo faresti mai!_
_Mettimi alla prova! Scegli ora Jolanda, e scegli bene... perché non ti darò un'altra opportunità._
Jolanda non riusciva a credere che Raul stesse parlando seriamente. Lo guardò smarrita, lo odiava per il modo meschino in cui cercava di manipolarla. Il suo cuore apparteneva a Oscar e sentiva che sarebbe stato sempre così. Ma c'era del vero nelle parole di Raul, avevano un disperato bisogno di lui, e lui cercava di sfruttare quella cosa a suo vantaggio. Averlo con loro poteva fare la differenza tra sopravvivere ed essere annientate. Se dalla sua decisione non fosse dipesa la sorte di tutta la sua gente Jolanda avrebbe anche potuto mandarlo al diavolo, ma stando così le cose doveva essere più cauta. Provare a prendere tempo, per il momento non vedeva altra via d'uscita. Dargli l'impressione che stava considerando la sua richiesta forse le avrebbe dato il tempo che le serviva. Raul però non era uno sciocco, sarebbe bastato il minimo errore e sarebbe stata la fine. Se pensava di percorrere realmente quella strada avrebbe fatto bene a mettere in scena la recita migliore della sua vita. Ripensò a tutti i sacrifici e le rinunce a cui era stata costretta negli ultimi anni, alla sua famiglia decimata da quella faida, e miracolosamente trovò la forza di pronunciare le parole che sapeva avrebbero potuto cambiare completamente il corso delle loro esistenze.
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A costo della vita
FantasyIl giorno in cui la madre e le sorelle vengono brutalmente uccise, comincia per Jolanda il viaggio che la porterà verso il suo destino. Sempre in fuga, dovrà trovare colui che può salvarle la vita, vendicando la morte dei suoi familiari.