Capitolo XL

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Quando finalmente il dolore gli diede un pò di tregua, Oscar riuscì a sollevare la testa sopra di lui e a fissare la volta celeste, sembrava un'immagine sfocata come quelle che si guardano attraverso una spessa lente. Richiuse gli occhi strofinandoli con le dita intorpidite dal freddo, pensando di non riuscire ancora a vederci chiaramente, ma nel riaprirli scoprì che la vista non lo stava affatto ingannando. La luna era ancora nel punto in cui lui la ricordava, solo che adesso, era ridotta a una sfera, appena distinguibile alla pallida luce dell'alba di quel nuovo giorno. 

Sconvolto provò a rimettersi in piedi. Il ricordo della sofferenza patita lo indusse muoversi con estrema cautela, temeva che quello straziante dolore si risvegliasse di colpo, come era accaduto più volte durante quella lunga notte.  Fortunatamente non accadde e Oscar riuscì a rialzarsi seppur con una certa fatica. Aveva tutti i muscoli rigidi a causa delle ore trascorse steso su quel terreno duro e umido e degli atroci spasmi patiti, e stava praticamente morendo dal freddo.                                                                              

Provò a strofinare gli arti per riattivare la circolazione e cercare di placare quel tremore. Poco alla volta il calore prese a diffondersi nelle sue membra intirizzite, facendogli provare un immediato sollievo. Dopo una manciata di secondi prese a muovere qualche passo incerto. Puntò laddove sapeva esserci la casa rifugio e questo, malgrado fosse anche l'ultimo luogo in cui volesse trovarsi in quel momento. Era troppo debole per andare via di lì, in più non aveva la pallida idea di dove andare. Detestava sentirsi debole e impaurito, sentiva che non era da lui, già come se ricordasse come fosse prima di perdere la memoria. 

Si sforzò di immaginare cosa avrebbe fatto il vecchio Oscar in quella situazione e niente. Nessuna immagine arrivò in suo aiuto, suggerendogli come comportarsi. Era spaventoso non poter fare affidamento neppure su sé stesso, almeno quanto lo era scoprire che lì tutti gli mentivano. Perfino chi affermava di tenere a lui. L'immagine di Jolanda gli balzò in mente e con essa anche il ricordo di ciò che aveva visto. L'aveva seguita nel bosco pensando che avesse bisogno del suo conforto. L'istinto lo aveva spinto a raggiungerla. Dopo quanto accaduto tra loro nel salone il sospetto che lei dovesse incontrarsi con qualcun altro non lo aveva sfiorato minimamente. 

Si guardò intorno quasi sperando di trovarla ancora da quelle parti, ovviamente lei non c'era più. Che sciocco, doveva essersene andata via da tempo ormai. In quel bosco era rimasto soltanto lui e il suo cuore a pezzi. Meglio così si disse, non era preparato a un confronto con lei. Vederla con quell'uomo era stato un autentico shock. 

Una parte di Oscar sapeva che tra lui e Jolanda esisteva un legame. Perfino senza ricordi, lo avvertiva in ogni cellula del suo corpo. Eppure non poteva negare ciò che aveva visto, era stato troppo vicino ai due per sbagliarsi. Quando gli aveva detto di amarlo Jolanda sembrava sincera, la disperazione che aveva sentito nella sua voce quando temeva che lui non la seguisse era stata autentica. Ma allora perché aveva baciato quell'altro? Che razza di rapporto esisteva tra loro? Purtroppo la sua memoria non poteva andare in suo aiuto, se voleva delle risposte c'era solo una persona che poteva fornirgliele. Il punto era che una parte di lui si rifiutava di chiedere, temeva quello che avrebbe potuto scoprire. E poi... poteva ancora fidarsi di lei? Per quanto desiderasse spasmodicamente credere a ciò che gli diceva, come faceva a sapere che era la verità? Oscar detestava sentirsi così insicuro, quel dubbio minacciava di farlo impazzire, di metterlo in ginocchio.

Si passò le mani tra i capelli, cercando di trovare una soluzione, un modo per risolvere tutto. La verità era che c'era solo un modo per venirne a capo. Doveva farsi coraggio e affrontarla. Quale che fosse la verità, non sarebbe mai stata peggio di quel lacerante dubbio. Raggiunse la casa che i primi raggi cominciarono già a rischiarare il giorno. C'era un enorme fermento tra i suoi occupanti. Appena lo videro spuntare dalla radura, due giovani di cui neppure ricordava i nomi gli corsero incontro. Uno disse qualcosa al compagno e quello sparì subito dentro casa. 

A costo della vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora