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«Volano giorni qui davanti a me urlando sogni al cielo aspettando che ricadano»
Il pubblico esplode in un applauso ed io mi accodo a tutti gli spettatori, emozionata ogni volta che lo sento cantare. Ha questo dono innato di arrivarti nel cuore con la voce ed è qualcosa di cui non tutti sono capaci.
Alex si allontana dall'asta in attesa del giudizio di Lorella che naturalmente gli restituisce la maglia. Lui dunque corre a recuperare la sua felpa, dopodiché torna a sedersi al suo banco davanti a me.
Io lo osservo per qualche secondo cercando di non farmi notare ma naturalmente, alla conduttrice non sfugge nulla. «Giulia cosa ne pensi di Alex?» domanda lei sorridendomi in maniera malizioso. Lei sa tutto ovviamente.
«È bravo» ammetto ed il pubblico ride, forse per il modo buffo in cui l'ho detto.
«Bravo» ripete Maria annuendo «Non ti sprecare eh» mi prende in giro ed io non posso far a meno di ridere a disagio. Nella mia testa c'è ancora quella polaroid che ho rimesso a posto, dopodiché ho fatto finta di nulla, non parlandone neanche con Alex perché non ne ho avuto il coraggio. Ma so che dopo la puntata dovrò affrontare questo discorso.
«Beh ha una voce pazzesca, tutto quello che canta arriva e ti fa immergere con lui nella musica» mi sbilancio, vedendo Rudy sorridere.
«Sei in imbarazzo?» chiede la De Filippi provocandomi e Alex si volta a guardarmi. Io annuisco portandomi una mano sul volto, arrossendo. «Dai scema che tocca a te» mi informa ed io mi alzo di scatto accompagnata dagli applausi. «Scendi anche tu Luca» dice al mio amico che afferra il suo microfono e mi segue fino al centro dello studio.
«Rudy vi ha assegnato un duetto, come sono andate le prove?» chiede Maria mentre io e LDA ci guardiamo.
«È andata bene» risponde lui facendomi l'occhiolino ed il pubblico applaude entusiasta.
«Faccio partire la base?» domanda ancora ed entrambi annuiamo. «Base» pronuncia lei.
«Pensaci Un po' come ti pare però pensaci La vita ci ha lasciato troppi lividi E il cuore sembra aver sfidato pugili In fondo siamo sempre stati stupidi E proprio quello ci rendeva liberi» inizia Luca, tenendo il microfono tra le mani e camminando per lo studio, proprio come abbiamo provato in saletta. Io gli sorrido, muovendomi a tempo mentre anche Luca mi regala qualche sguardo.
«Credimi Un po' come ti pare, però credimi Il tempo che hai scordato in questo letto Di notte sembra strangolarmi il collo E non riesco ancora a respirare Amore non riesco a respirare» continuo io, avvicinandomi a lui per poi afferrargli la mano come suggerito dalla nostra vocal coach.
La canzone va avanti ed io percepisco che stiamo andando bene. C'è un bel legame tra me e Luca, dunque aldilà del testo è stato facile organizzarci per aiutarci a vicenda.
