QUARANTATRÉ

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Osservo attentamente Carola esibirsi, mentre seguo con gli occhi ogni suo singolo movimento

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Osservo attentamente Carola esibirsi, mentre seguo con gli occhi ogni suo singolo movimento. È assolutamente fantastica e non capisco come Todaro, anche per un solo secondo abbia potuto proporre la sua eliminazione. Non lo dico perché é mia amica, ma lei è davvero un talento che Amici non può permettersi di perdere e la Celentano lo sa bene. 

Appena Carola finisce di ballare, tutti noi iniziamo ad applaudire, compreso Luigi.
Tra di loro le cose con il tempo si sono pian piano affievolite ed io vorrei davvero capire perché, ma entrambi i miei amici non mi hanno dato una spiegazione.

La Maestra naturalmente riconferma la maglia a Carola che torna a sedersi al suo banco con un sorriso davvero contagioso. Le batto il cinque complimentandomi, per poi tornare a prestare attenzione a quello che sta succedendo solamente quando Maria chiama Alex e lo invita a scendere.

Il pubblico urla paonazzo mentre lui afferra il microfono e scende al centro dello studio.
Cerco di non focalizzarmi troppo su di lui e faccio saettare lo sguardo sui professori di canto, nonostante sia estremamente difficile.

«Alex, oggi canti il tuo nuovo inedito: Accade. Ci vuoi dire qualcosa?» chiede la conduttrice.

Io d'altra parte rimango stupita. Fino a due giorni fa quel brano era ancora una bozza sul quaderno. «Allora...» inizia lui visibilmente in imbarazzo ed è la prima volta che commenta un suo inedito. «Solitamente ho sempre scritto di una ragazza» continua ed immediatamente nella mia testa mi torna in mente una conversazione avuta con lui un bel po' di tempo fa quando stavo scegliendo la base della mia nuova canzone. «Questa invece è scritta per questa ragazza» conclude, sistemandosi gli auricolari.

Forse più della metà delle persone qui presenti non ha capito la differenza, ma io purtroppo si.
E vorrei non averlo fatto.

Maria fa partire la base e se io potessi, mi tapperei le orecchie. Non può farmi questo ora; non con Francesco che sicuramente mi starà osservando.

«Ci sono arcobaleni
Anche nei cieli neri
Solo che non li vedo
E non li vedi
Magari scriverò pagine intere
Cosi saprai che c'è qualcuno che ti vuole bene» inizia a cantare lui, mentre il pubblico già applaude.

So che questa canzone mi farà male.
E ho davvero paura.

Alex posa entrambe le mani sul microfono e la sua voce diventa più intensa.
«Abbiamo già fatto di tutto per opporci all'evidenza che la mia e la tua assenza ci fanno ancora male
Sarà che l'affetto rimane e non chiede di amare
E che la vita non cerca le strade, strade, strade» continua ed io percepisco ogni sua singola parola come un pugno nello stomaco.

Ho bisogno che finisca il prima possibile.

Alex però stacca il microfono dall'asta ed inizia a camminare per lo studio.
«Semplicemente accade, accade, accade
Come biglie che non sanno mai dove fermarsi
roteamo con nessuno davanti
Facciamo nostre le ragioni tanto per distrarci
Tanto per confondere gli altri»

𝗠𝗮𝗹𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝗶𝗮 || 𝐀𝐥𝐞𝐱 ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora