TRENTASEI

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Anche il Natale è passato e come immaginavo, è stato un giorno orribile

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Anche il Natale è passato e come immaginavo, è stato un giorno orribile. Tutti sembravano entusiasti di festeggiare ma io mi sentivo dannatamente fuori luogo, non c'era nulla che fosse al posto giusto in quel momento. Partendo dal fatto che io ed Alex non abbiamo fatto altro che guardarci di sottecchi quando l'altro si fingeva distratto, ma in realtà entrambi abbiamo notato gli sguardi che ci lanciavamo. Sentivo una strana sensazione dentro come se ci stessimo desiderando ma non potessimo averci. E sono sicura di non essere l'unica tra i due che lo ha percepito.
Eppure è Alex che ha preso la decisione.

Per fortuna però quel giorno è ormai passato e tutti ci stiamo preparando per il Capodanno, dato che Maria ci ha informati che ci sarà una puntata speciale dove ognuno di noi dovrà esisbirsi e rispondere ad alcune domande dei fan, estratte completamente random.

Io infatti mi sto esercitando con la canzone che ho scelto mentre osservo Luigi davanti a me, concentrato più di tutti. In questi giorni l'ho visto tante volte parlare con Alex, confortarlo e dargli pacche sulle spalle. Eppure non capisco, sono io quella che è stata scaricata da un giorno all'altro eppure con me non si fa problemi nel dirmi le cose come stanno.
Ad Alex invece riserva solo belle parole ,come se fosse l'unica vittima della situazione.

«Lu...» lo richiamo. Lui immediatamente alza lo sguardo verso di me. Ultimamente abbiamo discusso tante volte a causa delle mie risposte istintive ma lui non ha mai portato rancore, anzi, il minuto dopo già mi sorrideva come se non fosse successo nulla. «Tu lo sai che ti voglio bene, no?» domando, imbarazzata.

Con quella frase sembra che io sia riuscita ad attirare la sua attenzione perché posa immediatamente i fogli sul divano e si sistema più comodo. «Hai qualcosa da chiedermi?» replica sospettoso e so che sta scherzando.

Io scuoto la testa lo stesso. «Mi dispiace se ogni tanto ti tratto di merda ma non voglio perderti» ammetto e sono sicura che lui sia abbastanza confuso da questo mio discorso, visto che ho iniziato a parlare senza un motivo preciso. Forse ho semplicemente capito che ogni tanto fa bene esternare i propri sentimenti, perché altrimenti gli altri non sapranno mai cosa pensi davvero.

«Giulia, mi stai facendo preoccupare» ridacchia, avvicinandosi a me «Tutta questa dolcezza da dove salta fuori?» mi chiede, circondandomi le spalle con un braccio.

Io abbasso lo sguardo, accoccolandomi contro il  suo petto.  «A volte ho degli atteggiamenti che non piacciono neanche a me, ma lo faccio per proteggermi. Quando rispondo in quel modo...non ce l'ho con te o con qualcun'altro. Ce l'ho solo con me stessa perché non riesco a tenere nessuno nella mia vita» mi lascio andare, mentre Luigi mi accarezza i capelli.

«Io rimarrò nella tua vita Giu, te lo prometto. Sarò talmente presente anche fuori da qui che mi implorerai di lasciarti in pace» lo sento sorridere ed automaticamente lo faccio anche io. «Ti voglio bene anche io» sussurra, stringendomi tra le sue braccia.

È la prima volta che ho un migliore amico e non avrei mai potuto desiderare di meglio. Luigi è forse l'unico che mi capisce davvero, l'unico che c'è sempre stato e che con una sua battuta è sempre riuscito a farmi sorridere anche quando il mondo sembrava cadermi addosso.

𝗠𝗮𝗹𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝗶𝗮 || 𝐀𝐥𝐞𝐱 ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora