QUARANTASETTE

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Chiudo gli occhi ascoltando la musica dalle cuffiette, mentre la mia testa è appoggiata sul petto di Alex

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Chiudo gli occhi ascoltando la musica dalle cuffiette, mentre la mia testa è appoggiata sul petto di Alex. Siamo sdraiati sul letto in completo silenzio e va bene così, mi mancavano questi momenti così privati tra di noi. Lui ha una mano sulla mia schiena e mi accarezza dolcemente, fissando il soffitto.

Il serale si fa sempre più vicino e so perfettamente che lui ha mille pensieri che gli passano per la testa. È consapevole di essere apprezzato dal pubblico e sa anche che Lorella stravede per lui ma nonostante questo, è pieno di dubbi.

«Se vuoi possiamo parlare» sussurro.

«Mh?» mugola lui in risposta, stringendomi più vicino a sé.

«Ho detto che se ti va puoi dirmi perché sei così pensieroso» sorrido dolcemente, alzando la testa leggermente per guardarlo negli occhi.

Lui arriccia il naso, poi scuote la testa, accarezzandomi i capelli e dicendomi di stare tranquilla.

Ma io lo conosco, so che ne ha bisogno.

Per questo motivo mi accoccolo nuovamente sul suo petto, lasciandogli poi un bacio sulla maglia a maniche corte nera. «Sei preoccupato per il serale?» chiedo.

«Anche» replica «Ma non solo» aggiunge.

«E cosa ti preoccupa?» chiedo nuovamente.

Alex sospira. «Non è una preoccupazione in realtà, è un pensiero» spiega ed io rimango in silenzio per ascoltarlo. «Riguarda te. E me. Si insomma, riguarda noi» parla velocemente e sembra essere leggermente imbarazzato.

Io allora ridacchio leggermente, sorrido e decido di mettermi seduta a gambe incrociate proprio al suo fianco, giocherellando con i lacci del pantalone della sua tuta.

«E posso saperlo?» chiedo, mordendomi il labbro inferiore.

Lui mi guarda intensamente, osservando poi anche le mie dita così vicine. Lo vedo trattenere un sorrisetto, poi scuote la testa.

«Non ancora» si mette anche lui seduto, esattamente davanti a me. Poi i suoi occhi cadono sulle mie labbra. «Lo saprai quando tutto sarà al posto giusto» sussurra, lasciandomi un dolce bacio sulla guancia.

Io chiudo gli occhi con quel tocco delicato, poi li riapro e mi rendo conto per l'ennesima volta degli errori che ho fatto.

Alex è tutto ciò di cui ho bisogno.

«Giulia»

Sussulto leggermente nel sentire una voce particolare che non mi rivolge la parola dalla nostra ultima conversazione.
Per questo motivo mi volto leggermente, sorprendendomi nel vedere Francesco sull'uscio della porta.

Lui sta guardando dritto davanti a sé e ha le braccia incrociate al petto.

«Dimmi» bisbiglio, insicura.

𝗠𝗮𝗹𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝗶𝗮 || 𝐀𝐥𝐞𝐱 ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora