CINQUANTUNO

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Siamo tutti seduti ai nostri banchi perché Maria ha detto che i professori devono fare una comunicazione a tutto gli allievi che non sono al serale

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Siamo tutti seduti ai nostri banchi perché Maria ha detto che i professori devono fare una comunicazione a tutto gli allievi che non sono al serale.
Per questo motivo io continuo a stringere la mano di Alex che si è voltato verso di me, in preda all'agitazione.
Lui mi accarezza dolcemente il dorso, cercando di tranquillizzarmi ma è decisamente difficile.

Del canto gli unici senza maglia siamo io, Calma, Gio Montana, Luca e Francesco.
Mentre del ballo sono rimasti Serena e Nunzio.

Dopo un tempo che sembra infinito, in studio entrano Rudy, Lorella e Anna.

Immediatamente Alex si gira verso di loro ed il mio cuore perde un battito.
La puntata è stata registrata tre giorni fa, dunque non capisco cosa ci facciamo qui.

«Buongiorno ragazzi» inizia Rudy «Siamo qui per darvi una comunicazione. Abbiamo la possibilità di portare altre persone al serale e sceglieremo in base ad un'esibizione che farete oggi. Ognuno di voi aveva dei brani da preparare, siamo pronti a sentirli» ci spiega ed immediatamente, cambio espressione.

È una grande occasione questa.

«Chi vuole iniziare?» chiede la Pettinelli e come immaginavo, nessuno se la sente.

Io però mi rendo conto di dover giocare fino in fondo e non posso avere paura proprio ora, ad un passo dal serale. Per questo motivo alzo la mano ed i professori annuiscono, mentre io scendo gli scalini con le gambe che tremano leggermente.

Simone mi porta l'alta ed io sistemo il microfono, senza avere neanche più il controllo delle mani.

«Cosa ci canti Giu?» mi domanda Lorella.

«Ho preparato un brano dei Modà che è Quello che non ti ho detto» rispondo, prendendo un respiro profondo.

Lei mi sorride dolcemente e fa partire la base.
Io poso le dita intorno al microfono, stringendolo più forte che posso per poi chiudere gli occhi.

«Scusami
Se quella sera sono stata troppo fragile
E non ho avuto proprio forza per resistere
Per fregarmene» inizio, con voce flebile. «Oooh Scusami
Ma la voglia di sentirti era incontrollabile
Dirti tutto in quel momento era impossibile
Era inutile» vado avanti, sentendo leggermente il respiro mancare.

Questa canzone io l'ho sempre associata ad Alex e l'idea di poterla finalmente cantare senza paura, è qualcosa di indescrivibile.

«Eeh scusami
Se ho preferito scriverlo
Che dirtelo
Ma non è facile dirti che
Sei diventato il senso
Di ogni mio giorno
Momento, perché
Perché sei fragile» continuo, aprendo finalmente gli occhi e vedendo un velo di commozione nello sguardo di Lorella.
Lei è stata come una seconda mamma per me qui dentro, mi ha supportata davvero ogni singolo giorno e se non dovessi andare al serale, mi porterò con me il ricordo di aver avuto anche se non dall'inizio, la miglior professoressa di questa scuola.

𝗠𝗮𝗹𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝗶𝗮 || 𝐀𝐥𝐞𝐱 ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora