VENTOTTO

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Mi muovo leggermente del letto, mugolando qualcosa di incomprensibile mentre mi sento richiamare

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Mi muovo leggermente del letto, mugolando qualcosa di incomprensibile mentre mi sento richiamare. Sicuramente sto sognando, anche perché non è possibile che io senta la voce di Alex anche di notte.
Provo a cambiare posizione, ma la situazione rimane sempre la stessa.

«Giulia...»

È a questo punto che decido di aprire leggermente gli occhi, rendendomi conto di non star avendo un'allucinazione nel momento in cui vedo che Alex è proprio davanti a me, seduto al bordo del letto.

La sua mano è sulla mia gamba, segno che mi stava scuotendo davvero per farmi svegliare.

«Santo cielo Alex, che ore sono?» domando con la voce ancora impastata.
Tutti dormono ed io devo fare anche attenzione a non svegliare le mie compagne di stanza.

«Le due e mezza» sussurra e per poco a me non prende un colpo. Domani abbiamo palestra alle 6, dunque solo un pazzo a quest'ora sarebbe ancora sveglio.
Mi passo velocemente una mano sul volto, poi decido di mettermi seduta nel letto per ritorvarmi esattamente alla sua altezza senza dover continuare a guardarlo dal basso.

«Spero che tu mi abbia almeno svegliata per una buona causa» sbadiglio, mentre lo vedo annuire e tendermi una mano. «Non ho le forze per alzarmi, fa anche freddo» mi lamento infantilmente, dato che la lezione di questa mattina mi ha distrutta completamente.

È in quest'istante che vedo Alex togliersi la sua felpa marrone in un rapido scatto, come se questo gesto ce lo avesse in mente da un po'. «Tieni, metti questa» me la porge, accennando un lieve sorriso. Io allora capisco di non avere altra scelta e dopo aver afferrato la sua felpa, la indosso delicatamente sentendo immediatamente il suo profumo avvolgermi.
«Sei carina con i miei vestiti addosso» sussurra, afferrando poi la mia mano per farmi alzare dal letto cercando di fare meno rumore possibile.

Non so se sia perché è notte fonda ed io sono sveglia da cinque minuti, ma rimango destabilizzata dalle sue parole.
Io lo conosco questo Alex e anche molto bene, ma è la prima volta che lo vedo fuoriuscire nella casetta. Questo però mi rende felice perché vuol dire che finalmente si sente a suo agio.

Sorrido dunque tra me e me mentre lui mi trascina in cucina a passo svelto. «Dimmi quando vorrai spiegarmi cosa succede» lo prendo in giro e lui finalmente si ferma davanti al bancone dove sono depositati dei fogli.

Io aggrotto le sopracciglia e lo guardo.
«Mi dispiace averti trascurata in questi giorni per aiutare Sissi, so che anche tu avevi bisogno di me» sussurra dolcemente ed il mio cuore si scioglie. È veramente troppo buono.

«Ale...non devi preoccuparti, va tutto bene, dico davvero» lo tranquillizzo, stringendomi di più della sua felpa.

«Lorella ha detto che potete scegliere qualsiasi canzone, utilizzando qualsiasi metodo no?» domanda lui, come se non avesse neanche sentito la mia frase che lo intimava a stare tranquillo.

𝗠𝗮𝗹𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝗶𝗮 || 𝐀𝐥𝐞𝐱 ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora