Sanem
«Pronto, nonna, come stai?»
«Sanem, nipote mia, quanto mi manchi!»
«Anche tu, nonna! Vorrei tanto venirti a trovare ma al panificio hanno bisogno di me. Lo sai che se lascio Muzo da solo andrà in fallimento.»
«Ah, quel ragazzo è tanto caro quanto incapace» sospirò mia nonna all'altro capo del telefono.
«Non dire così, è solo che ha bisogno di qualcuno che lo sostenga davvero, che lo sproni.»
«Lo so, lo so. Gli voglio bene come fosse mio nipote.»
«Ti prometto che appena ho la possibilità vengo un po' di tempo da te. Mi manchi davvero tanto!» esclamai con una dolce nostalgia.
«Ora passami tua madre e mi raccomando, non smettere mai di credere in te.»
«Perché mi dici questo?» chiesi curiosa.
«Perché sei una ragazza intelligente e bella e nessuno può metterti i piedi in testa. La vita è tua, bambina mia!»
«Nonna, non ti capisco, cosa...»
Non ebbi tempo di finire la frase che mia madre mi strappò di mano la cornetta del telefono.
«Fammi almeno salutare la nonna» protestai.
«Vai, vai!» disse mia madre, facendo gesti con la mano cacciandomi via.
«Ciao, nonna!» urlai affinché mi sentisse. «Mamma, io esco a fare una passeggiata.»
«Non fare tardi» urlò mia madre a sua volta, mentre mi chiudevo alle spalle la porta di casa.
Passeggiare sul lungomare mi rilassava, c'era sempre un vento leggero che mi scompigliava i capelli e i pensieri. Mi diressi verso il mio posto speciale, una piccola insenatura fatta di scogli sui quali ero solita sedermi e perdermi a fissare l'orizzonte mentre venivo cullata dal suono delle onde che s'infrangevano poco sotto di me.
Quella sera ero sola, Ayhan doveva partecipare ad una serata di gala nell'azienda in cui lavorava, mi aveva proposto mi accompagnarla ma quell'ambiente non faceva per me, mi sarei sentita a disagio, Muzo invece aveva detto di essere molto stanco e aveva preferito rimanere a casa a dormire.
Non mi era dispiaciuto rimanere da sola, al contrario, mi piaceva ritagliarmi dei momenti di solitudine, riuscivo a distaccarmi mentalmente dalla mia quotidianità perdendomi nei miei sogni, per quanto poi cercassi di vivere coi piedi per terra. Ero una sognatrice ma mi ero resa conto che la vita reale era ben diversa. Eppure, non riuscivo a smettere di volare con l'immaginazione verso mondi sconosciuti. Mi sarebbe piaciuto viaggiare, scoprire paesi che avevo visto solo in foto, conoscere nuove culture, lasciarmi travolgere dalle essenze orientali, inebriarmi dei profumi del mediterraneo. Ma purtroppo non avevo mai avuto la possibilità di uscire dalla Turchia, benché avessi da parte un piccolo gruzzoletto, i miei genitori non mi avrebbero mai permesso di viaggiare da sola. Con Ayhan ne avevamo parlato tante volte, purtroppo però lavorava da troppo poco tempo per potersi prendere dei giorni di ferie e scappare. Certo, avrei dovuto convincere i miei genitori ma magari con lei al mio fianco ci avrebbero ripensato.
Mi poggiai sui gomiti e reclinai la testa all'indietro, lasciando che il vento mi accarezzasse la pelle e respirando l'odore di salsedine che tanto mi inebriava.
Alle mie spalle non c'era un gran via vai di persone, era la parte finale del lungomare e non c'erano panchine su cui sedersi, non c'erano locali, per cui in pochi si spingevano fin lì.
Feci per alzarmi per fare ritorno a casa, quando misi il piede in fallo e stavo per scivolare se non fosse stato per due braccia possenti che mi presero al volo. Mi ritrovai fra quelle braccia che emanavano calore, un profumo intenso ma dolce mi travolse, col cuore in gola per lo spavento mi aggrappai con tutte le mie forze a quel corpo muscoloso. Accadde tutto in pochi attimi. In una frazione di secondo pensai che se non fosse stato per quel ragazzo sarei scivolata dagli scogli finendo in acqua e facendomi sicuramente male. Alzai lo sguardo verso quello sconosciuto che ancora mi reggeva. Erano i suoi occhi, quegli occhi scuri e intensi nei quali mi ero persa quella stessa mattina. E quel profumo lo riconobbi, era proprio il suo.
STAI LEGGENDO
L'odore del pane
RomanceUna storia dolce, semplice, dalle sfumature romantiche. Una serie di incontri casuali che fanno pensare sia opera del destino ma che regaleranno a Can e Sanem emozioni mai provate prima. S'innamoreranno al primo sguardo? Chissà...