venti

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Finita la puntata ci ritroviamo come al solito tutti insieme in casetta commentando le varie esibizioni e tutti i momenti trash della puntata.

"Raga comunque io permaloso non è vero!" si lamenta Mattia con il suo simpatico accento barese.
In risposta Christian si limita a fargli un gesto con la mano come per dire che in realtà lo è, e anche tanto.
"Io e te facciamo i conti più tardi poi!" gli dice il biondo riferendosi al bigliettino su Giulia Stabile, scritto sicuramente da Christian.

Giro lo sguardo verso Luigi facendogli un'occhiataccia per fargli capire che anche io e lui più tardi parleremo del bigliettino che ha scritto su me ed Alex. Mi giro verso quest'ultimo, il quale non ha alzato la testa dal suo piatto e non ha proferito parola per tutta la cena. Lui si accorge che lo sto guardando e alza la testa verso di me ma io distolgo subito lo sguardo.

Mi ha sgamata, che stupida.

"Mia madre lo dice sempre che sono permaloso." risponde Mattia a non so chi, dato che non stavo ascoltando più la conversazione essendomi persa nei miei pensieri come al solito.
"Mia madre invece è lei la prima permalosa, non posso fare niente che si incazza!" dice Dario.

"Anche la mia raga assurdo! Poi inizia a gridare chiamandomi anche con il secondo nome per tutta casa!" continua Albe ridendo.

Mi sento di troppo in questa conversazione, tutti iniziano a parlare delle proprie madri e dei loro comportamenti. Abbasso lo sguardo sul mio piatto ed inizio a giocare con la forchetta ma non riesco più a mangiare. Sento un nodo alla gola e un buco nello stomaco.

"Giù." sento sussurrare di fronte a me. Alzo lo sguardo cercando di capire da chi provenisse quella voce e trovo Alex che mi guarda, capisco che è stato a lui a chiamarmi senza farsi sentire dagli altri. Mi mima un "tutto bene?" e io in risposta faccio un cenno debole e lui capisce che non va per niente bene.

Mi fa un cenno per farmi capire di andare di là senza farsi capire dagli altri. Allora io mi alzo dalla tavola con una scusa e mi dirigo in camera mia. Mi siedo sul letto e dopo poco sento Alex dire "Raga, vado un attimo in bagno." e in pochi secondi lo ritrovo davanti a me.

Chiude la porta e si siede sul letto affianco a me.

"Grazie" dico al ragazzo sorridendo.
Il fatto che nonostante tutta la situazione lui sia riuscito a capirmi e che sia qui con me mi fa davvero capire il rapporto che ormai abbiamo costruito e che nessuna distanza potrà distruggere.

Lui mi risponde con un lieve sorriso e mi rassicura "Ti troverai tante volte in queste situazioni purtroppo, ma non devi prenderla così anzi puoi ricordare quello che lei faceva con te e magari parlarne anche tu".
"Non è facile ma hai ragione" affermo.
"Mi prometti che d'ora in poi prenderai queste situazioni in una maniera migliore?" mi chiede il ragazzo con un tono molto dolce.
"Te lo prometto" rispondo.

Si fa più indietro fino ad arrivare con le spalle al muro e stende le gambe incitandomi ad andare vicino a lui: "Dai vieni qui." dice aprendo le braccia ed io non me lo faccio ripetere due volte. In un rapido movimento mi butto tra le sue braccia e poggio la testa sul suo petto mentre lui mi accarezza i capelli.

Restiamo così per interminabili minuti in un silenzio che sembra dire tutto. L'unico rumore percepibile nella stanza è il battito dei nostri cuori, quasi sincronizzati.

Il suo io riesco a sentirlo davvero bene essendo con l'orecchio proprio sul suo petto. Alzo la testa e lo guardo.
"Che c'è?" mi chiede.
"Niente." ci ripenso e torno nella stessa posizione di prima. Non posso dirgli che ho notato i nostri battiti, risulterei davvero ridicola.

"Giù." sussurra dopo secondi di silenzio.
"Mh dimmi." mugolo.
"Per quanto io mi sforzi a farlo non riesco a starti lontano." mi confessa. A quel punto mi alzo da quella posizione sedendomi di fronte a lui e lo osservo per qualche secondo. Ha le sopracciglia aggrottate e la bocca schiusa e non posso che pensare a quanto sia bello.

"Allora non farlo." gli rispondo. Ormai ho perso completamente ogni parte di razionalità. Serena e Carola mi hanno rimproverata di essere troppo sottona, eh beh non hanno tutti i torti.

"Ah Giulia, Giulia." si lamenta alzandosi dal letto e osservando le fotografie appese sulla mia parete.
"È tua madre?" mi domanda indicando una polaroid.
"Si siamo io e lei al mio primo compleanno e in quest'altra io e lei al nostro ultimo compleanno insieme" rispondo con tono triste.
"Le somigli un sacco" dice il ragazzo.

Non c'è cosa più bella che una persona possa dirmi così gli sorrido e nel sentire queste parole una lacrima inizia a rigarmi il volto.
Non voglio che lui lo noti, non voglio mostrarmi di nuovo così vulnerabile ai suoi occhi.

Ma nonostante provi a nascondermi lui lo nota e si avvicina a me asciugando con il pollice le mie guance ormai piene di lacrime .
"Con me puoi sfogarti tutte le volte che vuoi, lo sai. E sopratutto non devi vergognarti di mostrarti cosi come sei." dice e io annuisco semplicemente.

Ed io questo lo so, ormai è il mio punto di riferimento qua dentro ed anche se dovesse esserci solo amicizia tra di noi sono disposta a farmelo andare bene, qualsiasi cosa mi andrebbe bene pur di non perderlo.

"Vuoi ascoltare la canzone mia e di mamma?" gli chiedo. Lui annuisce e allora io prendo le cuffiette e torno a sedermi sul letto con lui affianco. Gli passo una cuffia e metto l'altra mentre poggio la testa sulla sua spalla e lui mi cinge un fianco con la sua mano.

La canzone in questione è "Simili" di Laura Pausini, cantante preferita di mia madre.

Al termine della canzone lui si gira verso di me e mi accarezza il viso poi si avvicina pericolosamente verso di me. Ci guardiamo per un po' facendo passare velocemente gli sguardi dai nostri occhi alle nostre labbra.

Decide di annullare la distanza tra di noi e di lasciarmi un dolce bacio sulla fronte. Gli sorrido e non riuscendo più a sopportare questa vicinanza senza baciarlo mi alzo dal letto e cerco di trovare qualcosa per tenermi occupata.
Decido di struccarmi.

Prendo ciò che mi serve e mi siedo di fronte allo specchio, sussulto nel vedere il mio riflesso perché ho tutto il trucco colato a causa del pianto fatto precedentemente.

Alex in tutto ciò rimane seduto sul mio letto ad osservarmi e a un certo punto esclama: "La più sensuale eh." riferendosi alle votazioni della puntata ed io mi volto verso di lui aggrottando le sopracciglia.
"Scommetto che tu non mi hai votata." lo provoco.
"No no assolutamente, come potrei." continua lui e io a quel punto gli faccio una smorfia e continuo a struccarmi.

"Comunque non ti serve quella roba." dice riferendosi ai trucchi.
"Sei già bella così." continua e a quell'affermazione il mio cuore perde un battito. Divento paonazza e lui sicuramente lo nota dal riflesso dello specchio.
Mi limito a ringraziarlo senza avere il coraggio di girarmi verso di lui e riprendo ciò che stavo facendo.

"Ahahaha che faccia qui." ride il cantante all'improvviso e io mi giro verso di lui non capendo a cosa si riferisca. Lo trovo allora intento ad osservare tutte le foto attaccate sulla mia parete e in particolare quelle di me da piccola.

Mi alzo allora andando vicino a lui e gli tiro un colpetto scherzoso.
"Dai eri carina." dice poi.
"Lo so." gli rispondo scherzando e lui mi strizza una guancia.
"Lo so." ripete scimmiottando ed imitando la mia voce.

"Raga ma che fine avete fatto?" dice LDA entrando in camera con la sua solita raffinatezza.
"Al mio paese si usa bussare prima di entrare in camera di altri." lo prendo in giro.
Lui si limita a ridere e torna in cucina seguito da me ed Alex.

Quest'ultimo si ferma nel mezzo del corridoio e mi chiama "Giulia."
"Si?"
"Tutto bene ora?" mi chiede premuroso.
Gli sorrido sinceramente. "Si Ale, tutto bene."

Ed è vero, per l'ennesima volta è riuscito a confortarmi e a calmarmi. Non so cosa saremo domani, nemmeno mi importa, mi basta solo averlo accanto.

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Capitolo concentrato esclusivamente su di loro! Però la pace durerà ancora per poco 😬
Ci vediamo domani con il prossimo aggiornamento <3

𝐓𝐫𝐚 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢 || 𝐀𝐥𝐞𝐱Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora