La mattina dopo mi sveglio avvinghiata al petto di Alex con le sue braccia attorno a me. Cerco di allontanarlo ma non ci riesco essendo la sua presa salda. Sospiro e decido di richiudere gli occhi e di tornare a dormire, non avendo praticamente niente da fare.
Non so che ora sia e quando mi risveglio Alex non è più al mio fianco. Mi alzo dal letto dirigendomi verso il tavolo e lo trovo intento a preparare la colazione.
Nota che mi sono finalmente alzata e mi fa un sorriso.
"Buongiorno Giulietta." mormora.
"Non chiamarmi così." rispondo fredda andando a sedermi sul divano.
Lo sento sospirare e poco dopo torna accanto a me con due tazze di latte. Me ne porge una mentre inizia a sorseggiare la sua.
"Grazie." sussurro.
"Attenta che scotta." mi dice soffiando sulla sua bevanda. Per tutto il tempo mantengo lo sguardo fisso davanti a me mentre noto con la coda dell'occhio che lui non distoglie mai il suo sguardo da me."Che c'è?" gli chiedo voltandomi verso di lui.
"Nulla, stavo solo guardando." risponde scrollando le spalle.
"Sai se ci hanno dato un termometro per vedere se la febbre è scesa?" gli domando cambiando completamente discorso.
"Penso di sì, io sinceramente sto meglio adesso." afferma.
"Si, anch'io." rispondo poggiando la tazza ormai vuota sul tavolo.
Mi porto le ginocchia al petto e lo osservo mentre sorseggia il suo latte e come ogni volta che lo guardo non riesco a non soffermarmi sulla sua bellezza, anche ora che è appena sveglio."Ora sei tu però che mi guardi." ridacchia girandosi verso di me.
"Non ti montare." alzo gli occhi al cielo.
"Quando la smetterai?" mi domanda con un sorriso.
"Di fare che?" chiedo.
"Di fingerti arrabbiata, sai che non ti riesce bene farlo." risponde lui con il suo solito ghigno strafottente.
"Ho dei buoni motivi per esserlo." affermo.
"Io invece dico di no." controbatte ed io alzo gli occhi a cielo."Facciamo un gioco?" propone così dal nulla.
"Cosa c'entra adesso?" gli domando infastidita.
"Guarda che potrebbe essere a tuo favore eh." risponde lui.
"Sentiamo." dico.
"Tu mi fai delle domande su quello che vuoi ed io risponderò solo con la verità." dice.
"Come se tu fossi in grado di dire la verità." mi lamento.
"Dammi tregua per un po'." si lamenta lui facendo un sorrisino.
"Ora siamo anche senza telecamere e sai che così mi è più facile parlare." continua.
"Va bene, facciamolo allora." mi arrendo.
"Però ad una condizione." dice lui ed io gli faccio cenno di parlare.
"Facciamo una domanda ciascuno, così almeno ci conosciamo di più entrambi." conclude ed io annuisco.
"Inizio io." dico."Quando l'hai lasciata?" gli chiedo.
"Ti ricordi quella sera in cui eravamo fuori nel giardino ed io ti ho dato la mia felpa?" mi chiede ed io annuisco subito, come dimenticarlo.
"Bhe è lì che ho capito di provare qualcosa di forte per te nonostante ci conoscessimo da relativamente poco e quindi la mattina dopo l'ho lasciata." continua serio."Ora tocca a me." afferma lui notando che non ho voglia di rispondere a ciò che ha appena detto.
"Quale mia canzone è la tua preferita?" chiede.
"Tra silenzi." rispondo sinceramente.
"Perché?" chiede subito dopo.
"Una domanda alla volta." mi tiro sulla difensiva e lui ridacchia alzando gli occhi al cielo.
"Chi è la persona più importante della tua vita?" domando decidendo di mettere da parte almeno per ora la questione dell'ex.
"Mia sorella." risponde serio.
"Perché tra silenzi?" domanda subito dopo.
"È quella che sento più nostra." rispondo sinceramente e lui sorride.
"Bhe perché l'ho scritta per noi." sussurra.
"Sono la prima per cui hai scritto delle canzoni?" domando.
"Si." risponde senza esitare.
"La verità Alex." dico lanciandogli un'occhiataccia.
"È questa Giù." sospira."Perché balli?" chiede lui e bhe questa è davvero una bella domanda.
"Per tirare fuori quello che a parole non riesco a dire." rispondo sincera.
"E tu perché canti?" chiedo copiando la sua domanda.
"Per trasmettere le mie emozioni." risponde.
STAI LEGGENDO
𝐓𝐫𝐚 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢 || 𝐀𝐥𝐞𝐱
Fanfiction"L'amore è quella macchia nero su bianco, quella differenza che rende unico ogni briciola sui momenti del tempo, quel soffio leggero di vento che accosta la porta della strofa, quel profumo che spruzziamo ogni mattina sul collo prima di uscire. È tu...