quaranta

4.3K 187 34
                                    

ALEX'S POV

"Dimmi." mi sussurra debolmente Giulia, avvolta dalle coperte nel suo letto, vedendomi arrivare dinnanzi alla sua camera.
"Sono venuto a vedere come stessi." rispondo sedendomi sul suo letto.
"Non benissimo, ma è solo un'influenza alla fine." mi dice la ragazza.
"Dai, fammi spazio." dico facendole scappare un sorriso e alzandomi dal bordo del letto intenzionato a sdraiarmi di fianco a lei.
Mi metto sotto le coperte insieme a lei e Giulia si accoccola sul mio petto, inizio ad accarezzarle i capelli e chiudo gli occhi, beandomi di quell'atmosfera.

"Dai, ora va meglio." mormora Giulia con tono ironico mentre io continuo ad accarezzarle i capelli.
"Bhe certo, perché ci sono io vicino a te." mi atteggio utilizzando lo stesso tono e Giulia alza gli occhi al cielo ridacchiando.
"Vedi che sei sempre troppo sicuro di te?" continua con un piccolo sorriso sul volto.

"Colpa tua se lo sono." rispondo
"Ah, e come mai?" mi domanda Giulia.
"Bhe diciamo che non sei molto brava a nascondere l'effetto che ti faccio." ammetto con un piccolo sorriso.
"Non è vero." sbuffa come una bambina.
"Io invece dico di sì." le sussurro nell'orecchio notando come le si sia formata la pelle d'oca sul braccio.
"Ecco, vedi." dico indicando il suo braccio con la testa.
"Fanculo Alex." risponde lei facendo la finta arrabbiata ed io le afferro il polso prima che possa girarsi dall'altro lato tornando nella posizione di prima. Restiamo così per tanto tempo a parlare delle nostre vite, delle nostre paure, dei nostri piani per il futuro e confidandoci l'un l'altro sempre di più.

È assurdo come questa ragazza, nonostante ci conosciamo da poco, riesca a tirar fuori tante parti di me rimaste coperte per troppo tempo.

"Dai ora devo dormire, domani ho lezione abbastanza presto e tu devi riposare." dico alla ragazza essendosi ora mai fatta mezzanotte.
"Non puoi dormire con me?" mi domanda dolcemente con una voce simile a quella di una bambina. Lei è coperta dalle lenzuola fino al collo, con il naso rosso a causa del raffreddore e le labbra screpolate. Mi intenerisco nel vederla così e nel sentire il suo tono di voce così delicato.
"Maria ucciderebbe entrambi, però sto qui con te finché non ti addormenti altrimenti so che non riposerai." sussurro dandole un bacio sulla fronte.
Giulia arriccia il naso fingendosi arrabbiata e voltandosi dandomi le spalle ma io la afferro prontamente dai fianchi e faccio in modo che si giri di nuovo verso di me.
"Ti odio." mi sussurra con un sorriso sul volto e si accovaccia di più a me posando le sue braccia intorno al mio busto, la testa sul mio petto e chiudendo gli occhi.
"Si vede." ridacchio.
" sta' zitto." mormora.

La ragazza si addormenta e io non riesco a fare a meno di osservarla, scruto ogni parte del suo viso pensando a quanto sia bella. I capelli le ricadono morbidi sul viso pallido a causa dell'influenza che crea contrasto con le labbra rosse.
In questo momento sento il bisogno di abbozzare i miei pensieri su carta, credo proprio che Giulia mi abbia ispirato.

Fortunatamente mi sono portato dietro il mio quadernino su cui scrivo tutto ciò che mi passa per la mente e che sono solito portare sempre dietro con me. Mi basta guardarla e le parole escono spontanee, è come se la mia mano avesse vita propria, guidata solo dalle sensazioni che provo quando sto con lei.
Inizio a trascrivere delle parole, pensieri, paure e non faccio altro che concentrarmi su di me, su di Giulia ora mai dormiente e su tutto quello che mi sta succedendo. Mi rendo conto di aver trovato le giuste parole per una nuova canzone e finalmente il testo prende vita.
Vorrei che si capissero più cose
che la sensazione abbia un colore
continuare ad ammirarla probabilmente senza stancarmi mai.

Quando ormai inizio a sentire gli occhi troppo stanchi decido di tornare nel mio letto e di andare a dormire. Mi alzo delicatamente dal letto cercando di non svegliare la ragazza e le rimbocco le coperte prima di lasciarle un bacio sulla fronte.

Che mi stai combinando Giulia?

Durante la notte non ho fatto altro che pensare alla canzone che ho scritto e al modo in cui le parole mi siano uscite spontanee. È stato tutto così naturale e veloce, credo di non averci mai messo così poco a scrivere una canzone. È la seconda che scrivo pensando a lei dopo Tra Silenzi.

La mattina dopo decido di svegliarmi prestissimo, approfittando degli altri che dormono per perfezionare il testo scritto ieri sera. Prima di dirigermi a lezione passo per la stanza di Giulia e noto che sta ancora dormendo.
"Non ha lezione oggi?" sussurro a Serena, sua compagna di stanza, la quale si sta preparando.
"No, la produzione le ha concesso un giorno di riposo visto che sta male." risponde la ballerina ed io annuisco lasciando la stanza.

***
Dopo una giornata piena di lezioni torno finalmente in casetta. Prima di farmi una doccia e di mettermi comodo passo dalla camera di Giulia per vedere come sta. Arrivo davanti la sua porto e busso.
"Avanti." dice la ragazza.
Apro la porta e la trovo nella stessa posizione di stamattina: coricata nel letto con le coperte fino al collo.

"Ehi." la saluto entrando in camera.
"Ehi." ricambia.
"Come stai?" le chiedo dolcemente.
"Meglio, decisamente." risponde mettendosi seduta.
Mi avvicino verso di lei e mi piego per lasciare un breve bacio sulle labbra. Ormai mi viene naturale comportarmi così con lei, quasi come se fossimo una coppia.
"Ora ti beccherai anche tu l'influenza." ridacchia la ragazza facendomi scappare un sorriso.
"Fa niente." rispondo baciandola di nuovo.

"Io ora vado a fare una cosa." mormoro dirigendomi verso la porta.
"Cosa?" chiede lei curiosa.
"Poi vedi." rispondo semplicemente lasciando la camera e dirigendomi verso il pianoforte.
Inizio a suonare la canzone scritta ieri sera, già prima in saletta ho approfittato dei momenti di pausa per iniziare a cantarla un po' e devo dire che sono davvero soddisfatto.

Vengo interrotto da Giulia che avvolta da una coperta e con ancora il pigiama addosso entra nella stanza.
"Finalmente dopo giorni di letargo sei uscita fuori." scherzo prenderla in giro.
"Volevo vedere cosa stessi facendo." commenta lei avvicinandosi di fronte a me.
"Vieni, ti faccio sentire." le rispondo facendole venne di sedersi accanto a me.

Inizio a suonare le prime note della canzone sotto il suo sguardo attento e poi incomincio a cantare le parole che ho scritto per lei, per me. Mi sembra quasi di rivivere un dejavu, di quando le feci sentire per la prima volta Tra silenzi.

Vorrei che bastassero i ricordi per sentire una mano
Sarebbe facile farci un'abitudine
Vorrei che si capissero più cose
Che la sensazione abbia un colore
E che tutto abbia un senso con la forma del mio cuore

Questa strada senza macchine prima o poi si riempirà
E diventa fragile dimenticare quello che vorrei

Finisco di cantare e mi giro verso di lei, abbastanza agitato e curioso di sapere cosa ne pensa.
"Mi lasci sempre senza parole." commenta lei con un sorriso imbarazzato sul volto.
Io non rispondo, semplicemente resto lì in silenzio a guardarla e a pensare a quanto mi stia davvero innamorando di lei.
"Giulia." sussurro.
"Dimmi." risponde lei.
"No nulla." mormoro abbassando il capo e lei sospira, probabilmente non capendo cosa mi passi per la mente.
"È che sei davvero bella stasera." continuo alzando la testa verso di lei e facendole scappare un piccolo sorriso.

Ed è vero, nonostante in questo momento abbia l'influenza e sia struccata per me è sempre bellissima, semplicemente così com'è.

***
Per la seconda volta abbiamo il pov di Alex. Cosa ve ne pare? <3
E sopratutto, per chi ha visto il daytime di oggi, cosa ne pensate di Alex e Cosmary? A noi personalmente lui non sembra chissà quanto interessato.

𝐓𝐫𝐚 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢 || 𝐀𝐥𝐞𝐱Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora