trentasette

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Siamo sdraiati uno di fianco all'altro sul letto della sua camera e i nostri occhi non smettono di fissarsi.

"Perché hai paura?" mi chiede Alex dal nulla, in tono dolce.
"Paura di cosa?" domando non capendo cosa stesse dicendo.
"Di soffrire o meglio di affezionarti" mi risponde il ragazzo.
"Perché me lo chiedi?" domando io non percependo la motivazione di quella domanda.
"Con Maria l'altro giorno, quando ci ha parlato..." risponde per poi fermarsi un secondo e dire:" ma solo se vuoi parlarmene."

Sorrido, apprezzo il modo in cui lui mi chieda indirettamente di sapere qualcosa in più di me e non ho paura di essere me stessa, siamo solo io e lui.

"Tempo fa stavo con un ragazzo da cui sono stata tradita tra l'altro nel periodo in cui stavo peggio per mia madre. Io avevo solo bisogno del suo supporto ma lui non c'era." decido di raccontare a lui ancora una volta una parte della mia vita rimasta sempre coperta.

Pone la sua mano sul mio viso accarezzandomi dolcemente aspettando che io possa finire di parlare.
"Inutile dirti quello che ho provato ma da quel momento ho la costante paura che qualcuno a cui io possa davvero affezionarmi..." continuo ma vengo fermata dalla sua dolce voce.

Penso lo abbia fatto apposta perché aveva già compreso quali sarebbero state le mie successive parole.

"Tu eri innamorata?" mi domanda non per curiosità ma probabilmente per capire quanto quella ferita sia stata incisiva.
"No, ero solo presa, probabilmente sarebbe servito ancora molto tempo per innamorarmi realmente di lui." affermo.
"Cosa ti sarebbe servito?" mi domanda stavolta curioso.
"Non lo so in realtà." rispondo titubante. Non so dargli una risposta se prima in realtà non riesco a darla a me stessa.
"Mh allora non ti sei mai innamorata." dice il ragazzo fissandomi negli occhi e non facendomi intendere se la sua fosse una affermazione o una domanda.
"Indovinato." gli rispondo.

In quel momento nella mia testa era tutto in confusione, è vero non avevo mai provato quel sentimento ma adesso probabilmente io mi sto davvero innamorando. Pronunciare quella parola mi fa automaticamente pensare a lui, a noi e non riesco a spiegarmi il perché anche se probabilmente ne sono già a conoscenza .

Non so cosa significhi realmente ma i sentimenti che provo con lui sono diversi, strani e a tratti inquietanti dato il mio non averli mai provati.

"Non hai trovato la persona giusta o cosa?" mi domanda.
"Credo di sì, non ho mai provato quelle cose che comunque ora..." rispondo non rendendomi conto realmente di quello che sto dicendo e così decido di fermarmi.

Sono davvero una stupida, come mi è venuto in mente. Perlomeno sono riuscita a fermarmi ma non abbastanza in tempo, lui ha probabilmente capito.
Nonostante questo però non sembra essere sorpreso da quelle parole rimanendo infatti fisso sui miei occhi.

"E tu?" domando subito dopo cercando di evitare di continuare quel discorso.
Lui sorride probabilmente perché ha capito ciò che stavo cercando di fare ovvero aggirare l'argomento.
"Perché ridi?" domando con voce tenera al ragazzo che mi rispondo facendo di no con la testa.
"C'ero quasi, però mancava quel tassello che non mi ha permesso di innamorarmi realmente ." mi risponde.
"Io però voglio sapere cosa stavi dicendo prima." mi sussurra in tono strafottente e abbassando la voce.
"Nulla." rispondo io non sapendo realmente cosa dire.
Non posso dirgli ciò che sento realmente perché temo di non essere ricambiata o di essere troppo diretta.

"Tra me e te sai, è tutto diverso e me ne rendo conto solo nel momento in cui mi fermo a pensare a noi." mi dice spostando la testa che prima era poggiata, verso di me sul cuscino, voltando il suo sguardo verso l'alto e girandosi nel centro.

"Io credo di non avere mai provato tutto questo con qualcun altro." dico così spontaneamente perché ora mai si è creata l'atmosfera giusta e i nostri sguardi stanno già parlando.

Il ragazzo sposta di nuovo i suoi occhi verso di me, girandosi nuovamente e sorridendomi.
Pone il suo braccio intorno a me ed io automaticamente poso la mia gamba sulla sua e mi avvicino ricambiando l'abbraccio.

"Giulia" mi dice a due centimetri dalla mia bocca.
"Dimmi." rispondo.
"No nulla. Cioè volevo dirti che anche io." risponde riferendosi alla mia ultima affermazione ma forse aveva altro da dirmi.

Ci avviciniamo istintivamente facendo congiungere le nostre labbra in un lieve e breve bacio per poi staccarci e guardarci fissi negli occhi. Entrambi abbiamo bisogno di dirci altro ma io devo ancora trovare il coraggio di farlo.

"Credo si stare iniziando ad innamorarmi di te." mi dice il ragazzo.

Nessuno mai mi aveva detto queste cose.

Dentro me è come se stesse esplodendo tutto, io e lui stiamo provando gli stessi sentimenti ed era tutto ciò che avevo bisogno di sentire. Per due che come noi non avevano ancora provato l'ebbrezza dell'amore stava arrivando il giusto momento.

"Anche io Alex." gli sussurro con un sorriso sul volto causato dalle sue parole.
Le nostre labbra si uniscono ancora una volta ma lo fanno come se fosse la prima, ora entrambi sappiamo quello che stiamo provando.

"Raga c'è la lezione." ci interrompe Carola. Iniziamo così a recarci tutti in aula dove terremo una lezione sulla musica in generale.

Sono seduta vicino ad Alex e nel corso della lezione lui pone le sue mani sulle mie e facendo sì che si possano intrecciare. A tale gesto ci voltiamo a guardarci, era la prima volta dopo il mio bacio al compleanno che sembravamo essere quasi una coppia davanti agli altri.

Io e Alex però non siamo ancora una coppia forse prima abbiamo bisogno di considerarci innamorati alla follia e ci manca poco.

Al termine della lezione vengo presa in giro in modo ironico da Alex e Luigi a causa della mia risposta alla domanda: cos'è per te la musica. Tiro una pacca alla spalla ad entrambi per poi aggrapparmi alle spalle di Alex con la speranza che lui possa trascinarmi dallo studio in casetta.
"O mi trascini o sono costretta a rimanere ferma qui." dico al ragazzo.
"Potrei lasciarti qui tranquillamente." mi risponde iniziano a camminare lasciandomi ferma nella stanza.
Rincorro il ragazzo, rimasta sola, che subito mi tira prendendo la mia mano e facendola andare su e giù per tutto la durata del tragitto.

Arrivati in casetta io e Serena iniziamo a cucinare desiderose di preparare un ottima cena ma inutile dire che abbiamo fallito miseramente costringendo tutti a mangiarsi un toast.
*****
Secondo voi i due hanno finalmente trovato la pace? Cosa ne pensate?
Ci vediamo presto con un nuovo capitolo<3

𝐓𝐫𝐚 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢 || 𝐀𝐥𝐞𝐱Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora