Stamattina la sveglia suona presto e mi dirigo subito in bagno per farmi una doccia, prima che venga occupato dalle mie compagne di stanza. Mi preparo e velocemente mi dirigo verso gli studi perché avrò una lezione con Elena e Francesca. Ultimamente capita spesso che io abbia lezione con le due professioniste e sono molto contenta di questo perché mi trovo bene a lavorare con loro.
Per questa settimana ho ricevuto un compito dal maestro Todaro, il quale vuole vedermi alle prese con una coreografia sui tacchi. Ammetto di essere abbastanza spaventata a riguardo in quanto la prima e unica volta in cui mi è stata assegnata una coreografia di questo tipo mi sono fatta male alla caviglia e non ho poi potuto ballare.
La coreografia è abbastanza complessa, piena di linee e tecnica e sopratutto devo mostrare tutta la mia sensualità. È forse questo l'elemento che mi spaventa di più: non ho chissà quanto autostima e capita diverse volte che io non mi senta bella mentre ballo. Francesca dimostra la coreografia ed io nel guardarla inizio a sentirmi inferiore a lei e a pensare che non riuscirò mai a farla così.
Decido però di scacciare via questi pensieri e di mettermi subito a lavoro per imparare la coreografia. Inizio a provarla e a memorizzare i passi sotto le correzioni delle due professioniste. Dopo un po' sono finalmente pronta per iniziare a provarla per intero e con la musica in sottofondo.
"No Giulia, non ci siamo." dice Elena fermando la base. Io sospiro e mi avvicino verso il plexiglas, dietro il quale sono sedute le due professioniste che mi osservano.
"Devi essere più convinta mentre lo fai." interviene Francesca ricevendo l'appoggio di Elena.
"Lo so ma non riesco." rispondo.
"Qual è il problema?" domanda dolcemente Elena.
La verità è che non mi sento per niente all'interno del pezzo e non riesco a muovermi con disinvoltura senza sentirmi brutta e ridicola.
Ecco che per l'ennesima volta non riesco a gestire le mie emozioni ed inizio a piangere.
Mi volto dall'altra parte e mi asciugo le lacrime cercando di non farmi vedere dalle due anche se sicuramente hanno capito cosa sta succedendo."Ehi." la voce di Maria si diffonde per tutta la saletta, sicuramente ha capito che c'è qualcosa che non va ed ha deciso di collegarsi. Lo fa sempre con ognuno di noi quando stiamo male ed ormai è diventata una seconda mamma per tutti.
"Ciao Maria." sussurro.
"Ci sediamo un po' Giulia, che dici?" chiede la conduttrice ed io annuisco sedendomi di fronte alle professioniste, separate dal plexiglas.
Maria inizia a parlare, andando a centrare in pieno quelle che sono le mie insicurezze e le mie paure. È davvero pazzesco come riesca a capire sempre ognuno di noi, credo che in tanti anni di programma abbia un po' capito cosa passa per la testa di ragazzi giovani.Penso che in tre mesi di programma questa sia stata in assoluto la lezione più bella, mi sono confrontata con Maria, Elena e Francesca. Ognuno di noi ha espresso le proprie insicurezze e si è aperta e confidata con le altre. Mi ha insegnato tanto e sopratutto mi ha dato più consapevolezza in me stessa, devo iniziare ad amarmi e a sentirmi bella per stare meglio con me stessa e sopratutto devo mettere queste nuove consapevolezze nella danza così da diventare una vera e propria ballerina.
Ringrazio la conduttrice e le due protagoniste per la bellissima chiacchierata e torno in casetta.
Appena entro trovo Mattia, Christian, Dario ed Alex in cucina intenti a preparare il pranzo.
"Giù." mi chiama Alex ed io rivolgo lo sguardo verso di lui.
"Tutto bene?" mi chiede notando i miei occhi ancora rossi e lucidi.
"Parliamo dopo." lo liquido velocemente dirigendomi verso la mia stanza. Ora ho solo bisogno di stare da sola e di riflettere sulle parole che mi sono state dette. Sono davvero determinata a cambiare le cose.Mi sdraio sul letto, indosso le mie cuffie e chiudo gli occhi ed inizio a pensare e a pensare fin quando non mi addormento. Il mio riposino dura però poco perché vengo svegliata da Nicol.
"Giuli." sussurra al mio orecchio.
"Mh." mugolo assonnata.
"È pronto il pranzo, vieni." dice tornando in cucina.
Ci metto un po' per alzarmi perché sono ancora stanca, come minimo avrei bisogno di due ore di sonno.Mi alzo dopo un po' di tentennamenti e arrivo in cucina dove trovo tutti seduti a tavola.
Tutti tranne Alex.
"Dov'è Alex?" chiedo agli altri.
"Sono qui." sento dire dalla sua voce che proviene da dietro di me, infatti mi giro e lo trovo sdraiato sul divano e decido di andare verso di lui.
"Non mangi?" gli chiedo.
"Ho già mangiato." risponde con tono freddo e capisco che ci sia rimasto male per la mia risposta di prima ma non ce l'avevo assolutamente con lui, avevo solo bisogno di stare da sola.
"Dai, fatti più in là." gli dico così che possa sdraiarmi vicino a lui.
"Ora vuoi parlare?" scherza lui facendomi spazio.
Mi infilo tra le sue braccia e lo abbraccio accarezzandogli i capelli e lasciandogli un bacio sulla guancia ma lui non contento si volta verso di me lasciandomene uno sulle labbra."Che hai fatto oggi?" mi chiede staccandosi lievemente e accarezzandomi il viso
"Lezione con Elena e Francesca." rispondo appoggiando la testa sulla sua spalla.
"E com'è andata?" domanda.
"Secondo te?" scherzo riferendomi alle condizioni in cui sono tornata in casetta.
"Non bene." risponde accarezzandomi il dorso della mano.
"Sei perspicace." lo prendo in giro.
"Lo sai che sei proprio antipatica?" dice ironicamente ed io mi volto velocemente verso di lui lanciandogli un'occhiataccia e fingendomi offesa.
"Stupida, sto scherzando." ride tirandomi dal polso verso di lui.
"Ci stai prendendo troppo gusto ad offendermi." mormoro continuando a fingermi infastidita.
"Ed io lo faccio apposta perché ti da fastidio." risponde lui non togliendosi quel sorrisetto dalla faccia.
"Mi hai scocciata Alex." sbuffo alzando gli occhi al cielo."Dai raccontami com'è andata." mi dice ritornando finalmente serio. Inizio quindi a raccontargli della coreografia, delle mie insicurezze a riguardo, delle belle parole di Maria e del confronto fatto con le due professioniste.
"Come mai ti senti così?" mi chiede lui dopo che io ho finito di parlare prendendomi la mano e sdraiandosi accanto a me, mentre io rimango seduta.
"Non mi sento bella." rispondo abbassando il tono di voce.
"Perché?" domanda lui lasciandomi piccoli baci sul dorso della mano.A questa domanda tanti ricordi riaffiorano nella mia mente ed inizio a ricordare quegli anni.
"Ehi, se non vuoi parlarne fa niente." sussurra Alex notando il mio lungo silenzio.
"Alle medie mi prendevano in giro." mormoro.
"Perché?" domanda lui.
"Perché ero leggermente sovrappeso e avevo gli occhiali e l'apparecchio." rispondo e l'immagine della me dodicenne mi ritorna in mente, ero così fragile e infelice circondata da persone false e cattive.
Per tutto il racconto Alex non mi ha mai lasciato la mano e nei momenti in cui la mia voce era rotta dal pianto mi lasciava dei dolci baci sul dorso della mano.Si alza dalla posizione in cui era prima e si siede accanto a me circondandomi con il braccio e accarezzandomi la schiena ad ogni mio singhiozzo.
"Non fare così per favore, mi fai stare male." sussurra avvicinandomi ancora di più a lui e lasciandomi un dolce bacio fra i capelli.
Mi asciugo le lacrime con le maniche della felpa e rivolgo lo sguardo verso di lui."Per questo a volte non mangi?" mi chiede ed io annuisco lievemente.
"A causa dei loro insulti iniziai a saltare i pasti e ad allenarmi subito dopo aver mangiato qualcosa. Ci volle tanto tempo per uscirne però ora va meglio, a volte ho solo i miei momenti." gli spiego.
"So che non serve a niente che io te lo dica ma non hai nessun motivo per essere insicura." dice.
"Per te, ma per me sì." rispondo abbassando lo sguardo.
"Giulia." sussurra posando delicatamente due dita sotto il mento per alzarmi il capo.
"Sei bellissima." dice puntando i suoi occhi nei miei. "E quando balli e ti muovi lo sei ancora di più." continua.
Io sorrido e mi fiondo tra le sue braccia per nascondere il rossore sul mio viso e per evitare che mi prenda in giro come fa di solito quando succede."Ora andiamo a mangiare." dice alzandosi dal divano e tendendomi una mano.
"Ma tu non avevi già pranzato?" gli chiedo ridacchiando.
"Si ma devo controllarti altrimenti so che tu non lo fai." risponde facendomi scappare un sorriso.***
Speriamo vi sia piaciuto <3
Cosa ne pensate del loro rapporto? Secondo voi riusciranno a non litigare più?
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𝐓𝐫𝐚 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢 || 𝐀𝐥𝐞𝐱
Fanfiction"L'amore è quella macchia nero su bianco, quella differenza che rende unico ogni briciola sui momenti del tempo, quel soffio leggero di vento che accosta la porta della strofa, quel profumo che spruzziamo ogni mattina sul collo prima di uscire. È tu...