cinquantanove

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"Ehi." la voce di Maria si diffonde nella mia stanza spezzando il silenzio.
"Ciao Maria." la saluto mettendomi seduta con ancora le coperte su.
"Novità?" mi chiede.
"Ancora a 38, non scende nemmeno con le medicine." le rispondo.
Sono ormai tre giorni che ho la febbre e un forte raffreddore e in questi giorni non ho fatto niente se non stare nel letto a dormire.

"Giulia temo che non puoi restare in casetta, sai... per rischio covid." afferma Maria.
"Perché? Ieri sera ho fatto un tampone ed era negativo." rispondo.
"Lo so ma capisci anche che siete in due ad avere la febbre da giorni, è rischioso farvi restare in casetta, il virus potrebbe essere in incubazione." mi spiega la conduttrice.
"In due?" domando confusa.
"Si, c'è anche Alex che sta male." risponde.
Non posso crederci, questo ragazzo mi perseguita... ma poi sopratutto perché nessuno mi ha detto niente?

"Senti facciamo così, per tre giorni ve ne state in isolamento in una casetta qui vicino dopo di che vi faremo un altro tampone e se siete negativi potrete tornare in casa con gli altri." dice Maria e nel sentire queste parole il mio cuore perde un battito. Io ed Alex che non parliamo ormai da settimane in una casa da soli per tre giorni? Un incubo.

"Maria ti prego tutto ma questo no, non voglio stare con lui." quasi la prego.
"Giulia lo so ma non c'è altra scelta, puoi andare in camera a dirglielo? Fra un'oretta vi passano a prendere, preparate tutte le vostre cose." dice la conduttrice prima di chiudere il collegamento.
Mi passo una mano tra i capelli e sospiro frustrata. Non solo rischio di avere il covid e di dover lasciare la scuola, ora anche la quarantena con Alex...
Decido di alzarmi e di andare ad informarlo.

Busso alla porta ma non ricevo risposta perciò decido di entrare comunque. Lo trovo steso sul letto che dorme, mi avvicino a lui per osservarlo meglio. I capelli gli ricadono disordinati sul viso e ha le labbra schiuse. Le guance sono leggermente arrosate, sicuramente a causa della febbre.
"Alex." lo chiamo cercando di svegliarlo ma non sente così decido di alzare il tono della voce. Lui in risposta mugola dei versi incomprensibili per poi aprire gli occhi ed è visibilmente sorpreso nel vedermi qui.
"Giù, che ci fai qui? Non hai lezione?" domanda con una voce roca di chi si è appena svegliato.
"No, sto male anch'io." rispondo fredda.
"Ah cavolo, non lo sapevo." sussurra mettendosi seduto.
"Comunque non sono qui per questo, Maria ha detto che dobbiamo andare in isolamento per rischio covid." gli spiego.
"Eh?" domanda lui confuso.
"Si, fra un po' vengono a prenderci, prepara le tue cose." concludo lì la conversione avviandomi verso la porta.

Torno in camera e preparo un borsone con il minimo indispensabile per tre giorni, poi torno in cucina e mi siedo sul divano, aspettando che qualcuno venga a prenderci. La casetta è vuota perché tutti sono a lezione ma penso che poi Maria e la produzione spiegheranno tutto agli altri. Poco dopo mi raggiunge Alex sedendosi accanto a me però non dice nulla, rimaniamo così in silenzio a lanciarci ogni tanto qualche occhiata per poi distogliere lo sguardo non appena l'altro se ne accorge. Dopo interminabili minuti di silenzio imbarazzante finalmente vengono a prenderci per portarci in una casetta davvero molto piccola vicino gli studios.

Entro nella casa seguita da Alex e quasi non credo ai miei occhi. È letteralmente uno spazio unico, con un cucinotto, un tavolo, un divano piccolissimo e sopratutto un solo letto. Dovrò passare tre giorni con lui in uno spazio così piccolo e sopratutto dovrò dormirci insieme.
"È uno scherzo?" esclamo ad alta voce passandomi una mano tra i capelli.
"Sarà divertente." afferma Alex con un ghigno sul volto e io gli lancio un'occhiataccia.
"Ok, stabiliamo delle regole, ognuno si fa i cazzi propri e se ne sta zitto." dico piazzandomi davanti a lui.
"Sai anche tu che sarà impossibile Giulia." sussurra lui.
"Per quanto riguarda il letto facciamo una sera ciascuno." sbotto ignorando ciò che ha appena detto.
"E l'altro che fa, dorme a terra?" ride lui.
"Si." rispondo seria.
"Io per terra non ci dormo." afferma.
"Cazzi tuoi." dico con tono acido andando a sedermi sul letto. Lui sospira e mi raggiunge sedendosi accanto a me.

𝐓𝐫𝐚 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢 || 𝐀𝐥𝐞𝐱Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora