"Ti avevo chiesto solo di non farmi soffrire." è l'unica cosa che riesco a dire prima che le lacrime sopraggiungano.
"Giulia giuro che non ti sto capendo." mi risponde cercando di avvicinarsi a me ma io mi allontano bruscamente ed inizio a camminare, con lui dietro che mi segue, e la prima stanza che mi ritrovo davanti è la sua.
"Chiudi la porta." affermo in tono tutto tranne che dolce entrandoci. Il ragazzo fa ciò che ho richiesto e si volta nuovamente verso di me.
" O Giu ma hai gli occhi lucidi, parla per favore." continua avvicinandosi a me mentre io mi siedo sul letto.
"Ci eravamo detti di non abbandonarci Alessandro." sussurro. Lui aggrotta le sopracciglia confuso probabilmente non capendo a cosa io mi riferisca e immagino anche perché l'ho chiamato con il suo nome intero. Non c'è nemmeno bisogno di dire perché sto così, lui lo sa. Tutti ne parlano su twitter, persino Serena lo è venuto a sapere. È possibile che lui non sappia niente?"Mi hai presa in giro dal primo istante, dal primo." affermo con la voce che trema.
"Giulia ma di che stai parlando? Non riesco a capire dove tu voglia arrivare." risponde continuando a far finta di non sapere.
"Io ho sempre creduto ad ogni minima cazzata che mi hai detto." mormoro alzandomi dal letto su cui anche lui era seduto.
"Giu mi stai facendo innervosire, devi parlare." afferma iniziando ad alzare il tono di voce.
"Dimmi, dimmi a cosa ti è servito prendermi per il culo?" domando con lo stesso tono.
"Dimmelo Alex." e stavolta la mia voce inizia a tremare a causa delle mie lacrime che provo a trattenere dentro."Ma chi ti ha preso per il culo Giulia, ma perché ogni volta devi darmi colpe del genere?." domanda lui alzando sempre di più il tono.
"E non ti degni nemmeno di dirmi la motivazione, capisci che non ha senso." continua dato il mio silenzio e la sua vena del collo si fa più evidente.
"È che mi fa strano pensare di averci creduto anche un solo istante." dico.
"A cosa?" mi domanda stranito.
"Al fatto che il nostro potesse essere amore e tu ci stavi anche riuscendo a farmici credere ma non lo è mai stato." affermo abbassando il tono poiché quelle parole risultano pesanti da dire ed accettare ma se le sto pronunciando è perché lui mi ha fatta arrivare al punto di dirle.
"Non è mai stato amore?"ripete con il volto amareggiato e il tono aspro.
Non rispondo, non ho più le forze di sentire la sua voce e di vedere il suo finto compiacimento nei miei confronti.
"Ma di che cazzo stiamo parlando Giulia." continua elevando nuovamente il tono di voce e alzandosi anche lui dal letto giungendo a due passi da me.
"Ti ho dato tutto di me, sei persino l'unico con cui mi sono aperta così." dico gesticolando con le mani e mi trovo di fronte a lui.
"Ma pensi di essere l'unica?" mi domanda irrigidendosi.
"Alex ma stai scherzando, ma chi cazzo vuoi prendere in giro?" gli urlo contro.
"Cazzo se sei stato bravo a fingere e a fare la parte del l'innamorato ma ora dai basta, non ti sei stancato anche tu?" continuo e il mio volto si spegne completamente.
"Ma bravo a fare cosa Giulia, ma tu credi davvero che io possa ogni volta sopportare i tuoi lamenti fondati su cose vane?" domanda lui e la sua voce mi rimbomba in testa.
Non riusciamo a discutere senza attribuirci colpe e probabilmente qualcuno ci starà anche sentendo e questo mi innervosisce ancora di più, odio condividere questi momenti con altre persone.Vedo aprire la porta, sono Elena e Luigi subentrati in stanza probabilmente per riposarsi.
"Raga tutto bene? Dobbiamo prendere solo la
coperta" chiedono nel vedere noi due in piedi con i volti aggrottati, l'uni di fronte all'altro.
"Si va tutto bene, me ne stavo giusto andando." rispondo voltandomi verso di loro e provo a dirigermi verso la porta ma non riesco in un primo momento. Alex si posiziona di fronte a me impedendomi di andare via ma con la mano riesco a spostarlo lasciando la stanza e lui con i due.
"Giulia torna qui." mi urla dalla stanza ma non torno indietro, fingo di non sentirlo.
"Continua a scappare dalle situazioni." continua lui.***
Ho passato il pomeriggio nella mia stanza, Luigi ha provato a parlami ma come al mio solito ho prima bisogno di comprendere io tutto in maniera chiara per parlarne con qualcuno. Fattasi sera mi reco in cucina per prepararmi qualcosa, non ho molta fame infatti mi limito a tagliare due pomodori e a condire un'insalata.
"Finisci e vieniti con noi a fumare una sigaretta." mi chiamano Rea e Serena, probabilmente ora anche Rea ne è a conoscenza e le due vorranno sicuramente starmi vicino.
Così terminata la mia cena mi dirigo in giardino per passare del tempo con le due. Iniziamo a parlare del più e del meno e nel frattempo mi accendo la sigaretta.
"Raga a chi tocca pulire?" chiede Alex aprendo la porta e noto subito che i suoi occhi si puntano su di me.
"Merda, Sere tocca a noi." afferma Rea così le due rientrano in casetta."Butta quella cosa Giulia." mi dice lui rimanendo sull'uscio della porta dopo essere rimasto per un po' di tempo ad osservare la scena.
Non acconsento e continuo a fare ciò che stavo facendo ma lui si avvicina a me, togliendomi la sigaretta tra le dita e gettandola.
"Ma che cazzo vuoi Alex?" gli urlo contro.
Il ragazzo si siede di fianco a me, voltandosi verso il mio volto e posando una mano sulla mia gamba che io tolgo subito bruscamente.
"Io ho bisogno di capire cosa ti passa per quella testa e urlandomi contro non risolvi nulla." continua.
"Non ho bisogno di te che fingi di tenerci, va via Alex." gli dico in maniera calma.
Non riesco a parlare, dirgli che avevo scoperto tutto mi avrebbe fatta stare solo peggio,ho solo bisogno di tenerlo ancora per un po' solo per me anche se probabilmente lo sapranno già tutti, mi chiedo come lui ancora non lo sappia.
Cosa mi hai combinato Alessandro? Io volevo solo provare ad essere felice e tu ci stavi persino riuscendo ma sono bastate poche righe e delle foto a rovinare tutto. Mi passo una mano sul viso rassegnata."Ho bisogno di stare da sola." mormoro per fargli capire di andarsene, visto che è ancora qui seduto accanto a me. Il ragazzo si alza, posso lievemente notare che sia infastidito e probabilmente oltre ad essersela presa sa che quando ho questo bisogno non deve fare altro che accettarlo perché non gli parlerei comunque.
"Però sappi che le cose non si affrontano così." dice il ragazzo tornando in casetta con tono duro.
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Nel prossimo capitolo scoprirete tutto. Giulia ha un carattere particolare e se prima non mette in chiaro le cose con se stessa non riesce a parlarne con nessuno. Fateci sapere cosa ne pensate <3

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𝐓𝐫𝐚 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢 || 𝐀𝐥𝐞𝐱
Fanfiction"L'amore è quella macchia nero su bianco, quella differenza che rende unico ogni briciola sui momenti del tempo, quel soffio leggero di vento che accosta la porta della strofa, quel profumo che spruzziamo ogni mattina sul collo prima di uscire. È tu...