quarantasette

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Stamattina mi sono svegliata molto presto così ho deciso di preparare il pranzo per tutti.
"Vuoi una mano?" mi chiedono Elena e Cristiano.
Così iniziamo a portare i piatti sul tavolo chiedendo agli altri chi tra loro avesse fame.
"Tu mangi?" chiedo ad Alex appena giunto dinnanzi alla cucina.
"No no non mi va." mi risponde.
"Perché?" domando.
"Parliamo dopo." continua.
Noto il ragazzo un po' turbato così provo a convincerlo di parlare adesso ma non ne vuole sapere.Vado così a mangiare seguita da Rea, Lda e i due con cui ho cucinato.

Terminato il pranzo cerco Alex ma noto che è andato agli studios probabilmente per provare il pezzo per la puntata natalizia. Nell'attesa decido di farmi una doccia rinfrescante. Una volta docciata e messa la tuta sento Rea piangere così mi reco da lei provando a confortarla.
"Ei" sussurro entrando in camera sua.
"Scusa Giulia ma quando sto così non riesco a parlare." mi dice la ragazza con tono dolce.
"Vuoi un abbraccio?" domando decidendo di non chiederle altro data la sua riservatezza spesso peggiore della mia.
Mi fa cenno di sì e così lasciandole un abbraccio e cercando di farla calmare torno nuovamente in salotto.

Vedo finalmente aprire la porta ed è Alex.
È stato in sala per molte ore e non capisco perché sta così.
Decido di giungere subito alla porta per chiedergli cosa stia succedendo.
"Vieni di là." mi sussurra.
Giunti dinnanzi alla camera mi siedo sul letto a gambe incrociate e nel frattempo lui si leva il giubbotto per poi mettere una felpa.
Si posiziona di fronte a me con la faccia un po' distrutta, poggia la testa al muro e si lascia affogare nei pensieri. Pongo la mia mano sulla sua percependo il suo non stare bene.
"Stamattina ho sentito mio padre." mi dice alzando gli occhi al cielo dopo un lungo silenzio.
"Tra me e lui è sempre stato un po' strano, fino ai quindici anni, prima che mi trasferissi in Inghilterra da lui, lo vedevo più come un amico." continua.
"Perché era lontano?" chiedo.
"Diciamo che non c'è mai stato o meglio ci provava ma non ci riusciva." e il suo tono di voce si fa sempre più sottile e spento.
Decido di avvicinarmi ancora di più a lui posando le mie gambe sulle sue ed incrociandoci perfettamente da far giungere i nostri volti l'uno di fronte all'altro.
"Non c'è mai stato fisicamente o anche sotto altri aspetti?" domando desiderosa di conoscere questo lato della sua vita.
"Dopo la separazione con mamma ha deciso di tornare in Inghilterra ed io ero solo un bambino e volevo stare con lui ma lui non c'era" continua.
"Hai deciso di andare tu così da tuo padre o per dei motivi?" domando cercando di farlo evadere da quel pensiero di lui bambino senza il padre vicino.
"Era un periodo un po' cosi della mia vita e volevo diciamo voltare pagina." risponde.

Le nostre mani si uniscono e si crea sicuramente un'atmosfera di tristezza ma allo stesso tempo riesce a trovare il modo di farmi scoprire ancora un'altra parte di se.
"E ora?" domando.
"Intendi come sono le cose tra noi ora?" controbatte.
Faccio cenno di sì con la testa e lui continua.
"Quando sono stato in Inghilterra alla fine ero anche lì solo, lui lavorava e io studiavo e facevo altrettanto. Adesso ci sentiamo qualche volta, si, ma non è qui, non è con mamma e questo mi fa stare così." sussurra e la sua voce diventa tremolante.
Lo abbraccio facendo sì che oltre alle gambe si possono incrociare anche i nostri corpi e rimaniamo così per un po' di tempo.
"Peró non dovresti fartela prendere così." dico.
"Ci provo però quelle poche volte che lo sento, non so, non so spiegarlo." risponde.
"Prova a vederla più come un posso parlare con lui, che come un si è ricordato di me." provo a dargli un suggerimento cercando di farlo evadere da quei pensieri.
Lui mi fa cenno di sì con la testa e posso notare un lieve lacrima rigargli il viso. So che non avrebbe voluto piangere, per come è fatto, ma allo stesso tempo riesco a capire quanto gli possa far male una cosa del genere.
Gli asciugo quella piccola lacrima, poggiando le mie labbra sulla sua guancia.

Il ragazzo in seguito torna nella sua posizione iniziale poggiando la testa al muro ed io mi distacco dalla posizione in cui controvavamo e continuo ad osservarlo e a rimanere lì con lui.
"Non ne avevo probabilmente mai parlato con nessuno." mi sussurra lievemente.
Quelle parole mi suscitano tante di quelle emozioni addosso da farmi scappare un sorriso vero e pieno.
Mi poso di fianco a lui e insieme ci sdraiamo per continuare ad essere sempre uno vicino all'altro.

"Andiamo a provare?" domando al ragazzo poiché per lo speciale dobbiamo esibirci assieme sotto
volere di Maria.
Il ragazzo mi fa cenno di sì e porgendogli la mia mano lo faccio alzare dal letto.
Giungiamo dinnanzi al piano e lui si ci posiziona.
"Dai parti vicino a me." mi dice il ragazzo.
Io accetto e mi siedo di fianco a lui.
Iniziamo a provare fin quando smette di cantare e le sue dita si fermano.
"Che succede?" domando.
"Nulla." mi dice per poi continuare dopo qualche secondo:" sei bella." e non posso fare altro che sorridere.

***
La mattina seguente Maria ci informa di dover andare a registrare la puntata così tutti ci rechiamo agli studios. Siamo tutti molto contenti perché sarà davvero una bella puntata ed io e Luigi stiamo portando tutti i numerini della tombola da posizionare in un pupazzo di neve nello studio.
Carola ed Lda presentano e pescano il primo numero.
Ad ogni numero corrisponde una performance e i primi ad esibirsi sono Luigi ed Alex presentati da me.
"In questa performance si incontrano "Fix you" e "Viva la vida" e si ci sofferma sul mettere insieme i pezzi, essere vicini a chi si ama. Alex e Luigi oltre ad essere ottimi cantanti rappresentano anche a pieno le parole di questo pezzo e sono un'ottima spalla su cui poggiarsi quando se ne ha bisogno."

I due si girano verso di me lasciandomi un sorriso e iniziano a cantare. Penso sia un duo fantastico e non lo dico solo perché sono i due con cui ho legato maggiormente ma perché li trovo dei cantanti eccezionali. Dopo due esibizioni tocca a me e Serena ballare sulle note di "Seta". Io e la ragazza abbiamo una sintonia bellissima e nel ballo cerchiamo di farla notare al meglio tant'è che sono molto soddisfatta di com è venuta. Concluse altre esibizioni Sissi estrae il numero 20 e tocca proprio a me ed Alex esibirci.
Scendiamo dai nostri banchi e ci dirigiamo verso il centro dello studio. Mi posiziono di fianco a lui, seduto davanti al pianoforte. Prima che lui inizi ci guardiamo negli occhi ed io poso la mia testa sulla sua spalla. Le sue dita iniziano a toccare il piano e la
sua voce a pronunciare le parole della sua canzone "Ammirare tutto".
Inizio a ballare quasi come feci quella volta che mi chiese di ballarla per lui. Spesso ci guardiamo e posso notare un suo lieve sorriso. Per terminare la coreografia torno a sedermi di fianco a lui. Ci sorridiamo, è andata come l'avevamo immaginata.
Ci alziamo sotto gli applausi dei nostri compagni che scimmiottano sulla nostra performance.
Io e Alex ci dirigiamo verso il pupazzo per pescare un nuovo numero e facciamo persino cinquina.
"Vai tu" dico al ragazzo per incitarlo a scartare il regalo a noi fatto.
"Pizza per tutti" urla scoprendo il regalo.

Terminate tutte le esibizioni ci posizioniamo al centro dello studio e iniziamo a ballare tutti insieme tranne Alex.
"Smettila e alzati." gli dico ma non fa ciò che ho detto. È il suo modo di essere che a tratti è simile al
mio ma qui sto cecando di aprimi il più possibile.
Continuiamo a ballare e mi muovo con Dario e Luigi che tra l'altro si sono messi due paia di occhiali.
Si alza anche Alex e insieme ci riuniamo tutti in un trenino.

Credo di aver trovato una seconda famiglia qui.

***
In questo capitolo molto di passaggio abbiamo finalmente scoperto qualcosa in più su Alex!
Il prossimo aggiornamento sarà il 1 gennaio e vi consigliamo di godervi questi ultimi capitoli. 😬
Buone vacanze a tutti ❤️

𝐓𝐫𝐚 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢 || 𝐀𝐥𝐞𝐱Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora