Toni's pov
Sprofondo nel letto guardando il soffitto, azione che ormai è diventata routine. Sono sempre più confusa, non capisco più neanche i miei di sentimenti, figuriamoci i suoi. Cosa siamo? Cosa non siamo? Forse però non è così importante come credo. Mi piace questa situazione? Decisamente.
Allora non mi deve interessare se siamo solo amiche, fidanzate oppure qualcos'altro. Certo, ora ho paura di fare un passo falso, farmi uno scenario nella mia testa e poi capire che tutto quello che mi sono immaginata non sia vero. Continuerò a mantenere le distanze per ora, voglio capire i suoi sentimenti, anche perché non è che posso andare da lei ed abbracciarla, mentre mi accarezza i capelli. Sto imparando a conoscerla, e con lei, sto iniziando a capire anche me stessa. Mi aiuta a capirmi, ma lei è riuscita a capire sé stessa? Di solito coloro che si nascondono sono persone che non hanno ancora scoperto la loro vera essenza.
"Diavolo, chi sei? Lo hai già scoperto?"
Domani abbiamo un'altra partita, quindi credo che prima di andare a dormire studierò un po' la squadra per prepararmi. Mentre continuo a contemplare il bianco candido posto sopra di me, sento il telefono vibrare. Lo prendo lentamente vedendo che è mia madre. Chissà cosa farebbe se scoprisse tutto quello che sta succedendo qui. Però adesso sta in un'altra città, a chilometri e chilometri di distanza, perciò non c'è necessità che lo venga a sapere.
: -tesoro ciao, come stai? Con Cheryl tutto bene? Come ti stai trovando?- come va con Cheryl? Non so neanche io cosa dire.
Toni: -tutto bene, domani abbiamo la partita-
: -oddio è vero. Domani non avrò tempo per guardare il telefono, perciò buona fortuna- spero che non abbia iniziato a sospettare qualcosa, sarebbe altamente imbarazzante spiegarle tutta la situazione, meglio che rimanga con la convinzione che vada tutto bene. Vorrei avvicinarmi di più a Cheryl, passare del tempo con lei come quella giornata al supermercato o ieri mentre correvamo insieme. Sembrano degli episodi banali, ma con lei tutto assume un qualcosa di speciale, anche svegliarsi e vederla preparare la colazione mi rende felice. Mi basta guardarla per pensare che forse è lei e nessun altro la persona giusta per me, che forse lo è sempre stata, dal primo giorno in cui ci siamo incontrati, alla fermata. E probabilmente nessuno capirà mai come mi sento quando i suoi occhi incontrano i miei, quando mi sfiora, anche leggermente. Perché in quei piccoli gesti, ci sono tutte le ragioni del mondo per amarla. E forse per molti non basta. Ma per me è tutto. E so che forse ho completamente sbagliato persona della quale innamorarmi, però non ci si innamora di chi si vuole, no? Non siamo noi a scegliere, semplicemente un giorno l'amore arriva, ti prende per mano e che tu lo voglia o meno, ti porta da qualcuno. Non decidiamo noi. In amore nulla è sbagliato. E l'amore mi ha condotta a lei, lungo un sentiero tortuoso certo, però finalmente sono arrivata in questa landa desolata dove risiede il diavolo e l'unica cosa che posso fare è aggiungere un po' di colore alla sua vita. E cercherò di farlo con tutte le mie forze. Non mi sono mai piaciute le persone appariscenti. Quelle persone che si sono prefissate di essere quello che non sono. Non riesco a trovare la bellezza e la magia in qualcosa che sembra perfetto. Mi piacciono le persone che devi scoprire, passo dopo passo, le persone difficili. Le persone che nei loro momenti no, devi amare il doppio, perché ne hanno veramente bisogno. Le persone che vanno capite ma senza che siano loro a farsi capire. Lei è come un libro pieno di colpi di scena. Credi che stia andando tutto bene e alla fine succede qualcosa che ti lascia a bocca aperta. Improvvisa, irrefrenabile, come una tempesta. Fulmini, pioggia, tuoni. Però si sa, dopo una grande tempesta arriva sempre il sole, basta solo aspettare.
"Che frase ridicola"
Mi alzo dal letto decidendo di andare a parlarle di nuovo perché ormai l'obiettivo di parlarle sta diventando più importante di qualsiasi altra cosa. La trovo sdraiata sul letto, con il computer che emette dei bagliori colorati sui suoi occhi. Alza lo sguardo su di me alzando un sopracciglio.
Decido di fare il primo passo con una domanda banalissima.
Toni: -che fai?-
Cheryl: -guardo le avversarie di domani- prendo coraggio e mi avvicino sul bordo libero del letto, guardando verso lo schermo. La sua espressione corrucciata, i suoi capelli sparsi sul cuscino e la testa appoggiata sulla mano mi fanno venir voglia di sdraiarmici vicino e non alzarmi più, rimanere in quella posizione per sempre, sentendola vicino a me. Mi siedo sul letto, continuando ad essere rigida mentre lei riprende a guardare la partita.
Cheryl: -c'è qualcosa che devi dirmi?-
Toni: -no in realtà- annuisce impercettibilmente, quasi delusa, però forse è soltanto una mia impressione. Rimaniamo così a guardare la partita, io come un manichino, seduta immobile per non darle fastidio e lei sdraiata con le gambe allungate lungo tutta la superficie del letto.
Cheryl: -ti farà male la schiena se resti seduta in quel modo- sorrido leggermente a quell'attenzione minima. Decido di far finta di non aver capito.
Toni: -non ti disturbo allora, vado in camera mia-
Cheryl: -puoi restare- faccio come mi dice, sdraiandomi sul letto con lo sguardo rivolto verso di lei. Ha un'espressione così calma. Non quella che ha dipinta di solito suo volto, questa è un'espressione di tranquillità vera, non la solita che si impone ogni giorno. Per la prima volta la vedo senza la sua solita corazza, scoperta, sempre all'erta, ma più rilassata. So che percepisce i miei occhi su di sé, però non mi importa; voglio continuare a guardarla, perdermi nelle due pozze castane che riescono sempre a risucchiarmi al loro interno. Perché su di me, oltre al suo sguardo, non ha potere la lama di nessun coltello. Lei mi ha letteralmente presa e fatta sua, in così poco tempo che non ho avuto neanche il tempo di reagire. E se mi piace? Credo di non aver mai sperimentato sensazione più bella di questa. Certo, rimango sempre molto confusa, anche perché non capisco cosa siamo realmente, però non importa. Io la aspetterò, la sentirò anche se non mi parlerà. Ci sentiremo senza parlarci. Del resto non è anche questo l'amore di cui stava parlando prima? Essere presenti nell'assenza.
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How she saved me
FanficÈ difficile vivere quando nessuno ti conosce realmente. Sì insomma, neanche noi ci conosciamo perfettamente, però chi non vorrebbe accanto una persona che solo guardandoti riesce a capire quello che stai provando? Ne ho viste di persone del genere...