Toni's pov
Ho sempre avuto bisogno di qualcuno che semplicemente mi restasse accanto. Senza parole, senza chissà quali gesti, semplicemente mi prendesse per mano e mi portasse in giro per il mondo, facendomi vedere che quest'ultimo non è così male come sembra. Ho sempre avuto bisogno di qualcuno che mi proteggesse durante la notte. Soprattutto durante la notte, quando i miei mostri iniziano ad aggredirmi nella testa, quando non posso fare altro se non abbandonarmi alle lacrime, esprimendo il mio dolore in quel modo ridicolo, senza senso. Un modo debole. Odio piangere, odio mostrare quei rivoli che mi scorrono lungo le guance. Il mondo è egoista, superbo, nessuno aiuta gli altri, ed io più volte l'ho vissuto sulla mia pelle, tanto che alla fine sono riuscita a portare avanti la mia vita da sola. Eppure, è possibile portare, oltre la propria, anche la vita di un'altra persona? Prendersi una tale responsabilità? Ne varrebbe la pena? Anche se quella persona continua a respingerti? Però io posso farlo, posso aiutarla. Prendere sulle spalle un altro dolore, oltre al mio. Ne ha bisogno del resto. Senza famiglia, senza uno sport che la renda felice. Non ha letteralmente niente. Vorrei dire che io sia l'unica cosa che ha, però non credo sia così, e anche se lo fosse, continuerà a negarlo fino alla morte. Trascorro questa notte con gli occhi aperti, cercando di zittire la sua voce nella mia testa. Domani tornerò a scuola, seguirò le lezioni, vedrò Cheryl quante volte? cinque, sette, dieci? Arrivata nella mia vita così inaspettatamente e l'ha stravolta a suo piacimento. Mi ha presa, cambiata, baciata, ed io mi sono piegata a lei, senza forze di oppormi a quell'attrazione che mi unisce a quella donna. Manca ancora tantissimo tempo prima che mia madre torni, ed io non so ancora se voglio che arrivi il più presto possibile dicendomi che ci trasferiamo, oppure rimanere il più possibile nella casa del diavolo. Quel diavolo che riesce a possedermi semplicemente guardandomi. Quel diavolo che mi fa pensare voglio guardarla per sempre. Quel diavolo che sembra essere nella mia mano eppure ogni volta mi sfugge, muovendosi sinuoso tra le piaghe del mio cuore che gli consentono libero passaggio in quello che si direbbe sia la parte più celata di una persona.
Il cuore. Del resto c'è sempre, è un organo, lo abbiamo tutti. Solo che alcuni lo nascondono. Chi si preoccupa di celarlo al meglio, chi lo copre superficialmente, chi lo dà a tutti e chi a nessuno. Chi finge di non averlo e chi si vanta di averne uno fin troppo generoso. Non mi sono mai soffermata sul mio di cuore. Sono anni che cerco di nasconderlo agli altri. Certe volte, i panni con i quali lo avvolgo mi sfuggono, del resto siamo umani, abbiamo emozioni, non prestiamo attenzione a qualcosa e veniamo subito colpiti, facendoci dire dalle persone sta' attenta, non vedi che sta passando il mio cuore? Fa spazio. Alcuni cuori sono ingombranti, possono letteralmente schiacciarci. Sono i cuori delle persone che si preoccupano per gli altri, talvolta troppo; i cuori delle persone apprensive. Altri invece sono invisibili. A chi appartengono? Semplice, alle persone che hanno sofferto e che ora non hanno il coraggio di mostrare il proprio mezzo di amore per paura di ricevere un pugno, uno schiaffo, una parola detta senza pensarci, una gesto non controllato. Queste persone vivono in un mondo tutto loro. Dicono di odiare le persone quando in realtà, un tempo, erano le prime ad aiutarle, ascoltarle, abbracciarle. Dicono di odiare il mondo, mentre un giorno anche loro desideravano esplorarlo. Dicono di essere forti, eppure spesso, non lo sono affatto. Cheryl è una di queste persone. Forte ma fragile. Finge, finge, finge. Mostra un minuscolo pezzo di sé stessa e poi di nuovo. Finge, finge, finge. Ha decine di maschere attorno al suo cuore. Decine di barriere, guardie, protezioni. Chissà com'è realmente. Cosa ha dentro? Vorrei tanto saperlo. Posso solo immaginare quanto quell'infortunio l'abbia cambiata per il resto della sua vita. Chissà se ognuno di noi è così. Diciamo niente quando in realtà vorremmo dire tutto. Diciamo no quando in realtà è un sì. Diciamo tantissimi ti odio quando in realtà vorremmo sussurrare ti amo. E chissà se un giorno lei riuscirà a dire quel ti amo pensandolo veramente.
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How she saved me
FanfictionÈ difficile vivere quando nessuno ti conosce realmente. Sì insomma, neanche noi ci conosciamo perfettamente, però chi non vorrebbe accanto una persona che solo guardandoti riesce a capire quello che stai provando? Ne ho viste di persone del genere...