Sunrise x reader

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-Let's yeet this-

(Y/n) p.d.v.

Che silenzio impressionante... la notte al Megapizzaplex era meravigliosa, senza bimbi urlanti e genitori assatanati; e potevo pensarlo perché ERO nel Megapizzaplex di notte, da sola, sapendo di non potervi stare. Mi guardavo intorno, facendo più silenzio possibile; d'altronde ero sempre un'infiltrata nella pizzeria, senza autorizzazioni o cose varie. Stavo camminando nella sala principale quando una mano congelata mi strinse il polso, facendomi girare. L'animatronic Montgomery Gator sibilò, studiandomi. Deglutì, provando a liberarmi dalla sua presa 

"Cosa ci fai qui, ragazza?" Chiese. La sua presa era ferrea, e non sapevo come liberarmene, purtroppo. Iniziai a dimenarmi come un pesce fuor d'acqua, e nonostante quello non mi lasciava proprio. Lo guardai negli occhi 

"P-puoi anche lasciarmi andare, adesso!" Esclamai. Abbassò gli occhiali da sole, le iridi cremisi saettavano da una parte all'altra del mio corpo 

"Dovresti essere fuori da qui, adesso. Non puoi stare qui" Portai un piede al suo petto e con uno slancio riuscì a liberarmi dalla sua presa, iniziando a correre come un topolino che scappa dal serpente famelico. L'animatrone ruggì, iniziando ad inseguirmi con una velocità assurda. Per il panico corrente non vidi dove stavo mettendo i piedi, ed andai a finire dentro uno scivolo colorato, che mi catapultò dentro una piscina di palline colorate; almeno ero sfuggita a Monty... mi girai verso l'entrata di quel posto, e trovai il robot che mi fissava, furioso. Quindi mi indicò, provando a spaccare le barre in ferro 

"NON FINISCE QUI!" Gridò. Ma una risata spezzò il silenzio intorno a noi, e da una postazione rialzata di quella stanza spuntò un robot giallo; a guardarlo meglio, capì che era Sunrise. Si buttò nella vasca delle palline e spuntò di fronte a me, prendendomi successivamente come se fossi un sacco di patate

"Monty, non essere scontroso contro questa bella donzella! Sei proprio cattivo, ragazzone!" Esclamò, rivolto all'alligatore che ringhiò, dando un pugno contro quelle povere sbarre 

"Ma lei-" Sunrise lo zittì

"Ci si vede!" E schizzò via, portandomi con sé. Beh, perlomeno mi aveva salvata dalle grinfie e fauci di Montgomery Gator... lo feci fermare, chiamandolo per nome. Velocemente mi fece scendere, continuando a osservarmi con quel sorriso forzato stampato sul viso. Gli regalai un sorriso grande quanto il suo, era il minimo che potessi fare per avermi salvato la vita, almeno. Ridacchiò, poggiando le mani sulle mie guance 

"Guarda tu quanto sei carina, principessa! Cosa ci fai qui tutta sola, nella notte? Non mi sembra molto sicuro, soprattutto con in giro gli amichetti di Freddy! Monty è piuttosto irascibile... mi dispiace che ti abbia accolto così! Posso rimediare in qualche modo? Ma certo che si! Basta che non spegni le luci... ok? Andiamo!!" Mi prese per mano e nel giro di una mezz'ora mi aveva fatto visitare tutta la pizzeria, alla velocità della luce, appunto. Sunrise era diversissimo da tutti gli altri robot, effettivamente. Era più... umano? E ci teneva molto alla mia incolumità, a quanto pare. Chissà perché però mi avvertì sulle luci... chi lo sa? Posso immaginare del gemello Moondrop, ma perché mai dovrei essere spaventata da lui? Insomma, se mi salva uno perché l'altro non dovrebbe? Ma decisi di dargli retta, per non farlo alterare. Eravamo seduti nella sua stanza personale, con l'enorme statua di entrambi i robot, placcata in finto oro. Indicai Montgomery Gator, dall'enorme finestra che avevamo di fronte 

"Monty secondo me ha bisogno di essere accettato. Tu che lo conosci, cosa ne pensi?" Chiesi, guardandolo. Sospirò 

"Quegli amici sono diversissimi da me, (Y/n). Hanno più problemi a cui pensare, e seguono gli ordini della guardia notturna. Sai, Monty è diverso anche da Freddy. Il suo essere così duri lo ha reso uno dei più gettonati del gruppo; non devi essere spaventata da lui, perché non lo fa apposta a gridare e a trattare male gli altri e voi umani. Però pensa, non hai mai chiesto di Moondrop! E fortunatamente non hai mai chiuso le luci, proprio come ti avevo chiesto di fare. E ti ringrazio per questo! Insomma, dei bambini lo avrebbero fatto sicuramente. Io-" Posai una mano sulla sua

"Sun, so che non sei umano e beh, non posso saperlo ma... te stai davvero bene?" Chiesi. Mi guardò e abbassò lo sguardo, osservando dalla finestra tutta la pizzeria 

"...P-perché non dovrei? Sono Sunrise, io! Sono il sole pomeridiano che splende e l'alba, se non il tramonto! Come fai a saperlo...?" Chiese infine, il volume della sua voce si abbassò drasticamente. Mi strinsi nelle spalle 

"Beh, l'ho pensato perché un tempo ero come te. Sorrisi e risate, ma nessuno si era mai veramente curato di me. Non volevo metterti a disagio, però" Ritrassi la mano, ma fu lui a prenderle entrambe e stringerle nelle sue

"Sono contento di ciò! Ho qualcuno con cui parlare non solo di giochi per bambini! Mi sembra una bella cosa questa" Aprì le braccia e mi guardò con sguardo interrogativo. Mi scappò una risatina 

"Dico, se vuoi abbracciarmi..." Appena capì mi saltò addosso, facendomi perdere dieci anni di vita buoni. Era davvero pesantissimo per essere magrolino! Aprì gli occhi dopo averli chiusi nell'impatto; mi stava tenendo in braccio. Portai timidamente le mani al suo collo, arrossendo. 

ꜰɴᴀꜰ x ʀᴇᴀᴅᴇʀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora