Micheal Afton x Reader

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(y/n) p.d.v.

Conoscevo Micheal Afton da quando ero solo una bambina, eravamo migliori amici in tutto e per tutto, e pensavo di star simpatica anche a suo padre, William Afton; ma nel tempo sentì delle cose pazzesche, da non credere proprio. E soprattutto... vidi. Mi avevano invitata al compleanno del piccolo figlio di Afton, Chris, e Micheal lo aveva spinto nella bocca di Frebear, che lo uccise all'istante. Io non avevo il coraggio di far nulla, ma ricordo che mi ero avvicinata a Micheal, e lui mi aveva stretta in un abbraccio iniziando a piangere come un disperato. Eravamo adolescenti, e io avevo sviluppato un sentimento differente dall'amicizia nei confronti del ragazzo; solo che non lo vedevo da anni, e avevo ventuno anni adesso. Io vivevo a pochi isolati dalla vecchia casa della famiglia Afton, e quando ci passavo davanti a piedi cercavo di non rimanere impalata a fissarla. A me Micheal mancava, ma non sapevo nemmeno dove fosse e che tipo di lavoro faceva adesso. Un giorno di quelli, mentre camminavo intravidi una figura alta e slanciata, con indosso una camicia viola melanzana. Quando mi avvicinai lo riconobbi, era proprio lui! Non sapevo cosa fare, dovevo salutarlo? Presa da un forte imbarazzo gli passai accanto, e prima di superarlo lui mi guardò e si fermò di colpo. Lo stesso feci io, e ci guardammo negli occhi per qualche momento

"(y/n)? Sei proprio tu?" Chiese. Annuì, un sorriso solcò le mie labbra, e successe lo stesso per lui. Quindi sfiorò i miei (lunghezza capelli) capelli (colore capelli), con una delicatezza non da lui

"Sei... cambiata molto da..." Annuì, stringendomi nelle spalle 

"A-anche tu... sei una guardia notturna, eh?" Chiesi indicando il suo distintivo sulla camicia viola. Lui annuì

"Si... al Freddy's; diciamo che... non passa giorno in cui io non ripensi a quello che ho fatto, e ho deciso di cambiare. Tardi, ma son cambiato in meglio. Insomma, adesso ho una casa tutta mia, lavoro al circus baby pizzeria, ci sei mai andata? Lo so che è un posto per bambini ma..." Si zittì quando gli posai una mano sulla guancia, pallida. Io invece avevo la mano congelata, insieme non ne facevamo una buona 

"Che ne dici se... vieni a mangiare qualcosa a casa mia, uno di questi giorni? Avevo intenzione di preparare qualcosa di buono e... anche per celebrare la nostra amicizia, no? Mi piace starti accanto, Micheal. Oh, giusto..." Presi un fazzoletto dalla borsa e scrissi su di esso il mio numero telefonico e indirizzo di casa. Quindi lo richiusi e glielo infilai nel taschino della camicia, sorridendo divertita. Era diventato ancor più carino di quanto già non fosse, ed era adorabile vederlo con quella codina bassa scompigliata. Lui annuì, senza spiccicare nemmeno una parola, continuando a guardarmi ad occhi spalancati 

"Allora... ci vediamo questo giovedì. Non tardare" E mi allontanai, gridando dentro di me. Mi correggo, il mio cuore stava gridando! Mi ero finalmente riconciliata con il MIO Micheal, senza neanche pensarci su. Insomma, ci eravamo incontrati così per caso, e ciò significa che il destino voleva così! E io ne ero più che grata per questo dono. Comunque quel giovedì sera decisi di vestirmi abbastanza elegante, senza far capire che lo stavo facendo solo per lui; e più o meno verso le otto suonò il campanello. Aprì, e un sorriso ornò il mio viso 

"Micheal, entra pure" Lui era vestito con una camicia bianca e dei jeans neri, niente di stravagante ma adorabile! Avevo preparato un tipico piatto italiano, la lasagna. Speravo mi fosse venuta bene, dovevo assolutamente far bella figura! La tirai fuori dal forno, la crosta dorata sulla superficie mi faceva venire l'acquolina in bocca; certo, solo per due era un po'... esagerata. Ma il resto lo avrei dato in beneficenza, oppure me lo sarei tenuto per me e ne avrei dato un pezzo a lui. Durante la cena chiacchieravamo senza mai smettere, proprio come ai bei vecchi tempi 

"Questa lasagna è buonissima, (y/n). Non ne mangiavo una così da... una vita! Sai, non sono più andato a casa dei miei, non ci ho messo piede da quando ho trovato lavoro. Mi da troppi ricordi orribili e... volevo anche ringraziarti per come ti sei presa cura di me nel tempo, sin da quando eravamo dei bambini. Mi piacerebbe tornare indietro; comunque hai una casa veramente stupenda, l'hai arredata tu?" Annuì

"Si... prima di comprarla ho fatto delle ricerche su internet, per renderla luminosa e precisa. Questo è un mio tratto, non posso farne a meno eheh... non mi piace moltissimo lo stile classico, io sono originale! E questa casa mi rappresenta. Comunque... non ci siamo più sentiti per anni, come vanno le cose? Il lavoro com'è? Come ti ci trovi?" Chiesi. Il suo viso si oscurò

"Non è... il massimo; salario minimo, nottate in bianco, animatronics da riparare e guardare.. ricordi Elizabeth?" Chiese. Spalancai gli occhi 

"H-ho saputo della notizia, Micheal... m-mi dispiace..." Scosse il capo 

"Questa è tutta opera di mio padre. Lui è solo un mostro assassino, non gli si può voler bene. Io ho smesso di credere in lui tanto tempo fa... quando Chris morì. Lui era lì che ci fissava, ricordo un sorriso sul viso pallido, lui era... felice della morte di suo figlio. Ho solo fatto il lavoro sporco al posto suo, capisci? E poi è passato a Elizabeth! Lei e Baby... io sono maledetto, come la mia famiglia. Ti prego (Y/n) tu puoi salvarmi da tutto questo... n-non lasciarmi solo" Mormorò. Mi alzai dalla sedia e gli andai accanto, abbracciandolo. Lui circondò il mio ventre con le braccia, e presi a carezzargli la testa dolcemente. Lui era davvero provato da tutto quello, ma d'altronde cos'altro potevo fare per lui, se non stargli semplicemente accanto?

"V-vuoi... vuoi licenziarti e venire a vivere qui? H-ho un lavoro stabile, potrei tenere entrambi per un po'... " Aveva le sopracciglia incurvate, una lacrima gli solcò la guancia. Dolcemente gliela asciugai, sospirando sconsolata 

"Micheal non voglio che tu soffra ancora così... ti prego dai retta a me, licenziati e lascia alle spalle il tuo passato. Senti.... se il passato è doloroso, non vuol dire che anche il futuro debba esserlo per forza" 

ꜰɴᴀꜰ x ʀᴇᴀᴅᴇʀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora