Freddy FazHUMAN x reader

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-Jesus Christ forgive my horny status- 

(Y/n) p.d.v.

"Sul serio non hai ancora trovato un qualcuno che ti faccia da modello, (y/n)? Con questo bel faccino nessuno dovrebbe resisterti!" Cinguettò Lara (nome scelto al momento abbiate pazienza), la mia migliore amica da una vita. Io ero una studentessa dell'accademia delle belle Arti, e come compito ci avevano dato da disegnare una persona, una qualsiasi. E io non avevo ancora trovato un qualcuno che si fermasse e mi permettesse di disegnarlo; avevo lo sguardo abbassato sul foglio bianco 

"Perché siamo tutte femmine nella mia classe? Le professoresse ci hanno espressamente di disegnare un ragazzo, <possibilmente senza maglietta>, per studiare l'anatomia maschile. Io non conosco nessun ragazzo!!" Esclamai, buttandomi sul divanetto. Lara sorrise, sedendosi accanto a me

"Sai, conosco un posticino con dei bellissimi ragazzi..." Alzai lo sguardo su di lei, perplessa

"Il Megapizzaplex! Quel nuovo ristorante con gli humantronics" Disse, accentuando l'ultima parola. Tirai un sospiro 

"Ma per favore, quel ristorante coi robot assassini... non ci voglio andare nemmeno se mi pagano oro. Passo, Lara" Borbottai. Lei alzò gli occhi al cielo e buttò una mano sulla mia faccia, facendomi cadere a terra. Mi rialzai velocemente, furiosa 

"Tu vacci, ok? Non voglio costringerti, ma sappi che ti stai perdendo un bello spettacolino" E uscì di casa, prendendo la sua borsetta. Eh?! Io mi fidavo di lei, ma mandarmi a un ristorante per bambini era un po' eccessivo; comunque, presi il mio borsone e ci buttai dentro quaderno, pennelli, matite HB, B e 2H e la mia fidata gomma. Quindi chiusi la porta di casa a chiave e entrai in automobile, diretta a quel nuovo ristorante, giusto per semplice curiosità; una volta parcheggiato entrai nel ristorante, e il buio mi travolse. C'era una notevole differenza tra dentro e fuori, effettivamente. Mi guardai intorno, e mi soffermai ad osservare le reliquie del ristorante, tra il cupcake di Chica e la fiammeggiante chitarra di Bonnie. Tantissimi ricordi mi invasero, ma vennero bloccati improvvisamente da una chiara voce, che proveniva dal salone principale. Cavolo, ed ero solo al pianterreno. (ALERT A PARER MIO LA VOCE DI LIL NAS X STA TROPPO CON FREDDY VI PREGO) Velocemente mi recai all'ascensore e vi entrai, salendo. Dopo neanche un minuto di attesa entrai nell'effettivo ristorante, e trovai su un grande e luminoso palcoscenico un gruppetto di quattro persone: due ragazze e due ragazzi, ENORMI. Lentamente mi avvicinai, studiandoli uno a uno. Erano... sul serio era la nuova gang di Freddy? Lo stesso main vocalist era letteralmente stupendo; i ricci capelli avevano delle sfumature ciano sulle punte, come i suoi bellissimi occhi, luminosi. Certo, i vestiti erano stravaganti come quelli dei suoi amici. Accanto al castano suonava un altro tipo, alto come lui; aveva dei ribelli capelli color fuoco, come i suoi occhi. Aveva sul viso degli occhiali da sole a forma di stella, e sul viso aveva la pittura facciale come Freddy. Entrambi avevano la parte superiore del corpo scoperta, e non volevo neanche crederci; avevano un corpo meraviglioso!! Le statue in marmo dovevano provare solo che invidia. Freddy alzò il braccio tempestato di bracciali borchiati, e rivolse al suo pubblico un grande sorriso. Quindi i due si buttarono schiena contro schiena, continuando a esibirsi come vere rockastars. Le due ragazze avevano la loro stessa grinta, ed erano... bellissime. Colorate, in forma. Un po' le invidiavo, effettivamente. Non avevo molta stima in me stessa, nonostante sapessi, attraverso prove concrete, che ero normopeso. Comunque, erano tutti e quattro meravigliosi. Lara aveva ragione!! Accanto a me sgomitavano delle oche (metaforicamente parlando) e gridando i nomi dei due ragazzi, che casualmente non se le stavano filando di striscio. Io estrassi velocemente dal borsone il mio sketchbook, e mi allontanai dalla folla urlante di fans. Avevo bisogno di un po' di pace, e mi piaceva sentire la roca voce di Freddy. Stava cantando un brano a me sconosciuto, e sentivo delle parole piuttosto dolci per uno stile così rock; diciamo che avevano finito di scatenarsi, e tutti i fans stavano ascoltando quella nuova canzone, che incuriosì anche me. Alzai lo sguardo, e notai i suoi occhi azzurri puntati sui miei, mentre cantava con una tale naturalezza che mi fece sciogliere come un ghiacciolo al sole 

"You need an instant ease

From the life where you got plenty
Of every hurt and heartbreak
You just take it all to the face
I know that you want to cry
But it's much more to life than dyin'
Over your past mistakes
And people who threw dirt on your name" Che l'avesse scritta sul momento? Il testo era davvero profondo, per un robot. Imbarazzata tornai a guardare il foglio bianco sotto di me, senza sapere cosa fare esattamente; mi ero persa in quegli occhi azzurri, e neanche ricordavo di che tipo di colore fossero. Mentre sfioravo il foglio con la mina della mia matita sentì dei passi, e alzando appena lo sguardo notai il petto mezzo scoperto di Freddy. Quindi il mio quaderno mi venne sfilato di mano velocemente 

"Cosa devo fare per farmi guardare da te?" Chiese in tono divertito. Arrossì, trovando non so dove il coraggio di guardarlo negli occhi. Velocemente mi sporsi, cercando di riprendere il mio quaderno, senza all'inizio capire che stavo cadendo dritta nella sua trappola. Poggiai le mani sul suo petto, e capì di essere a neanche un centimetro dal suo viso

"Cosa ti ha portato qui, oggi? Non sembravi molto interessata a noi" Disse. Potevo sentire il suo profumo, e non era affatto male 

"I-io... stavo cercando un qualcuno disposto a farmi da modello... f-frequento l'accademia di belle Arti" Un luccichio d'entusiasmo gli saettò negli occhi 

"Davvero? Questa cosa è pazzesca! Come devi disegnare questo soggetto?" Chiese. Arrossì, a bocca spalancata 

"Una figura maschile a torso nudo..." Sorrise e portò l'indice al suo farfallino nero, sfilandolo velocemente 

"Bene! Attrezzati, allora. Quanto pensi ci vorrà? Così lo dico agli altri" Sgranai gli occhi

"T-tu vuoi farmi da soggetto?!" Lui annuì, sghignazzando 

"In fondo, perché no? Questa è una cosa nuova, e poi voglio proprio vedere come mi ritrai. Torno subito, vado a dire ai miei che stacco un po', recupererò poi il turno" E schizzò via. Torno dopo qualche secondo, il sorriso stampato sul viso 

"Fatto! Allora, cosa mi devo levare?" Ero rossa come un peperone, e indicai la sua canottiera 

"L-la canotta e-e tutto il resto... t-tranne i pantaloni, che sia chiaro!" Velocemente si sfilò di dosso tutto quello che aveva addosso, e li presi io; senza farmi vedere portai al viso la canotta, inspirando quel profumo a me sconosciuto. Quando tornò a guardarmi feci finta di niente; ridacchiò

"Come devo mettermi?" Abbassai lo sguardo sul quaderno, iniziando a disegnare lo schema del corpo umano

"Fletti solo i muscoli delle braccia... sai, come si mettono in posa i bodybuilders" Dissi, e quando rialzai lo sguardo imprecai dentro di me; non poteva essere sul serio così bello!! E invece si, un vero balsamo per  gli occhi. Cercai di sbrigarmi, aggiungendo però ogni dettaglio, con grande meticolosità. Quando finì tirai un sospiro di sollievo, e il castano mi affiancò. Imbarazzata gli porsi il capolavoro; era venuto molto bene, modestamente. Il viso perfetto, l'orecchino rosso, il trucco sul viso... sorrise, entusiasta 

"Woah! Sono fichissimo!! Sai (y/n), hai un vero talento. Sai, sono diverso dalle vecchie versioni di me stesso! Intanto riesco a sentire il contatto fisico, e sembro umano in tutto e per tutto. Vuoi provare? Sai, magari ti do una mano a studiare il corpo maschile..." Prese le mie mani e le strinse nelle sue, bollenti in confronto alle mie, davvero. Cos'altro potevo fare, se non coglierlo alla sprovvista? Posai le mani sulle sue guance, e feci combaciare le nostre labbra; effettivamente sembrava in tutto e per tutto un ragazzo umano. Stavo per staccarmi da lui, ma fu più furbo, e non mi lasciò andare così velocemente. Approfondì quel bacio, e finalmente, dopo minuti interminabili lo bloccai, poggiando le mani sulla sua bocca 

"E-e io che stavo provando a ribaltare la situazione..." 

"hmphgmdfmgpfhmf" Borbottò. Lo guardai negli occhi, e gli tolsi le mani dalle labbra 

"Sai di fragola. Sei così morbida, lo sai? Profumi" Mi strinse a sé, e provai a levargli dalla bocca il segno del rossetto; ma lui scostò la testa 

"Lascialo dov'è. Poi devi dirmi quanto prendi a questo compito, eh. Secondo me solo per il soggetto ti mette dieci! E magari dici all'insegnate che hai ci hai messo anche tanto amore per disegnarlo, così puoi alzare il voto..." La sua compagnia tutto sommato era decente. 

ꜰɴᴀꜰ x ʀᴇᴀᴅᴇʀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora