Montgomery Gator x reader

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(Y/n) p.d.v.

"NOOOOOOOOOOOON MI TOCCARE!!" 

"Forza Gator vieni qui!! Non ti smonto mica!!" Correvo avanti e indietro per il Megapizzaplex, rincorrendo l'alligatore robot Montgomery Gator; e solo per un suo stupido capriccio!! D'altronde... ero o non ero il loro ingegnere? Dovevo assolutamente ripararli io i robot!! E ovviamente il fantastico coccodrillo doveva fare la sua solita scenata per non essere controllato da me; durante il tragitto per tutta la pizzeria decisi di fermarmi, stringendo in mano i suoi pezzi di ricambio 

"Chi mai potrà essere il più bello dei robot senza le sue amate spalle placcate?? E che fine farà la sua bellissima chitarra fiammeggiante?" Esclamai, rivolta al nulla. La testa di Gator spuntò da dietro un pilastro

"Sei ingiusta, (Y/n). Lo sai quanto io odi le visite di routine. Non hai un tocco delicato" Borbottò. Alzai gli occhi (colore occhi) al cielo

"Vieni immediatamente qui, Gator. Non fare storie! Pensa, dovrei essere io spaventata di te; con quelle mascelle ricoperte di zanne che ti ritrovi... e invece siamo come un elefante e il topolino. Ti rendi conto, ragazzone?" Chiesi, prendendolo per la coda e trascinandolo nei sotterranei. L'alligatore sulle prime non rispose

"Si ma non posso comunque farti del male! Non potrei nemmeno se volessi... m-ma non voglio, e tu lo sai benissimo! E-era solo per dire..." Stavolta non risposi io, buttandolo sul tavolo del part & services. Quindi a forza gli aprì lo stomaco e iniziai a staccargli bulloni per poi riattaccarli. Quando chiusi la cavità lo trovai immobile a guardarsi intorno, come se niente fosse mai successo. Incrociai le braccia al petto 

"Stai scherzando? Piagnucolavi per poi... non fare una piega? Sei pessimo, Gator" Gli puntai contro un cacciavite, e lui sbuffò, il suo respiro metallico mi scostò i capelli dal viso 

"Ho i circuiti sensibili, ma non più di tanto in fin dei conti. Non puoi mettere le catene a un robot libero come me! So essere rude quanto le tue manine da meccanico" Avvicinò il muso verde al mio e lo scostai a forza, reprimendo un certo senso di imbarazzo 

"Il tuo esser rude equivale a un omicidio, per me. Ora lasciami finire il mio lavoro qui, così la finiamo velocemente... che vorrei tornare a casa; sai, ho una certa fame. Penso che anche tu sia affamato" Scoppiai successivamente a ridere 

"Dovevi vederti in questo preciso momento! Lo so che non puoi mangiare, imbecille. Cioè, potresti, visto come fa Chica... ma sarebbe meglio evitare. Non a caso lei sarà finita qua dentro un centinaio di volte. Spero vivamente che tu non mi diventi ingordo come lei, che ti smonto tutto, e non torno!" L'alligatore ghignò 

"Lo sai che ho un debole per un'altra cosa..." I suoi occhiali scintillarono, e deglutì, sentendomi improvvisamente debole, non in grado di controbattere. Arrossì e gli lanciai contro la valigetta piena di attrezzi 

"Come ti permetti?! S-sono solo un'impiegata io!! Non dovremmo neanche essere qui a parlare" E mi avvicinai nuovamente, per sostituire le sue spalline viola con altre nuove di zecca, lucenti in confronto alle precedenti. In tutti quegli anni di carriera non ero mai riuscita a vedere gli occhi di Gator, neanche una sola e mezza volta. O me lo impediva, oppure non ci riuscivo io per chissà quale assurdo motivo. Se lo avessi spento anche i suoi occhi vitrei si sarebbero spenti, e non avrei visto nulla comunque; più ci pensavo e più mi veniva voglia di scoprirlo, in un modo o nell'altro. 

Montgomery Gator p.d.v. 

Dopo l'ultima visita di ruotine (Y/n) iniziò a seguirmi sempre più spesso, a volte seguita anche da Freddy, Rox e Chica... spesso li trovavo intenti a fissarmi, nascosti in bella vista dietro a uno dei pilastri portanti della pizzeria; e il che mi inquietava un po', sotto un certo punto di vista.

ꜰɴᴀꜰ x ʀᴇᴀᴅᴇʀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora