Immagina con fnaf!

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Come vi siete conosciuti (fnaf 1): 

Freddy Fazbear: vi siete conosciuti nel suo ristorante, era il compleanno del figlio di un'amica di tua madre, e ti aveva obbligata a venire. Non ne avevi assolutamente voglia, ma il tuo borbottare ben presto si trasformò in stupore. Effettivamente non avevi mai visto dei veri e propri animatronics, e osservare dal vivo Freddy Fazbear e la sua banda sembrava una magia. Eri eccitatissima, era magnifico come robot. Un orso bruno robotico, con un papillon nero, una tuba nera e un microfono argenteo in mano. Vi guardaste negli occhi per una frazione di secondo, e il tuo cuore prese a battere più velocemente. Tu e tua madre vi eravate sistemate a un tavolo proprio di fronte al palcoscenico, e tu fissavi Freddy con occhi sognanti. Scesero tutti e tre dal palco e entrarono in cucina per poi uscire con delle pizze fumanti in mano. L'orso bruno si avvicinò al vostro tavolo, e posò la pizza davanti a te. Ti regalò un dolce sorriso e rimase fermo per osservarti 

"Io mi chiamo Freddy Fazbear... e tu?" Chiese. Aveva una voce magnetica, stupefacente. Eri rimasta impalata a fissarlo, e sul tuo viso spuntò un sorriso spontaneo 

"I-io mi chiamo (y/n)." Avevi il batticuore mentre parlavi. Lui ti guardava con quegli occhi così belli.... te ne eri perdutamente innamorata? Si, si è così. Tua madre vi guardava allibita, e a fine serata ti prese per il polso e ti guardò con furia, gli occhi intrisi di sangue 

"Ma che ti piace quell'orso robot, (y/n)?! Difatti è un robot!! Devi uscire con ragazzi reali, non puoi innamorarti di una ammasso di cavi e circuiti!! Non può provare emozioni!! Senti, io vado a casa. Tu fai quello che ti pare" Disse lasciandoti con uno strattone. Con la macchina sfrecciò nella notte, lasciandoti sola. Eri così triste... ma non aveva tutti i torti d'altronde, era solo un robot. Ma dietro di te sentì bussare, e dalle porte di vetro ti ritrovai di fronte Freddy, che ti guardava con tristezza. Sorrisi cercando di rassicurarlo e portai una mano sul vetro. Posò la sua sulla tua, ma l'unica cosa che vi separava era quel maledetto vetro. 

Bonnie: Eri in cera di un lavoro; eri indipendente, o almeno volevi esserlo.... camminavi per strada, era inverno e faceva freddo. Ti strinsi nelle spalle e nel frattempo ti guardavi intorno in cerca di un qualche volantino. E uno lo trovasti proprio su un palo, attaccato con lo scotch. Recitava queste parole "cercasi guardia notturna nel ristorante per famiglie Freddy's Fazbear Pizza. Si garantisce stipendio a fine mese, ore lavorative: 12:00 A.M.- 6:00 A.M. Inclusi laboratori per riparare animatronics, studio + cam" Era perfetto!! Proprio il lavoro di cui avevi bisogno. Semplice, facile, veloce. O almeno credevi. Il primo giorno di lavoro ti presentasti al ristorante di giorno, per parlare con il proprietario. Era mattina presto, ed eri già davanti al locale ancora chiuso. Una macchina si fermò nel parcheggio, e ne uscì un uomo. Era sicuramente il proprietario. Si avvicinò e ti rivolse un candido sorriso 

"Ti serve qualcosa?" Chiese amichevolmente. Gli rivolsi un sorriso e gli porsi il foglio 

"Vorrei lavorare qua come guardia notturna... è possibile?" Chiesi. Il viso gli si illuminò e sorrise stringendoti calorosamente la mano 

"Certamente! Io sono Harry Emily, il proprietario di questo splendido locale e gli animatronics al suo interno! Dimmi, come ti chiami?" Chiese spalancando le porte del locale. Lo stavi seguendo come un'ombra, stavi per rispondergli ma ti morirono le parole in gola, osservando gli enormi robot spenti. Si girò verso di te non sentendo risposta, quindi rise e ti si avvicinò di nuovo 

"Sono belli, eh? Penso sai già chi sono..." eri rimasta senza parole. Gli dissi il tuo nome a stento, quindi ti fece avvicinare al palcoscenico e ti fece poggiare le mani sul petto di Bonnie. Bonnie il coniglio chitarrista.. che bella sensazione. Cominciò a spiegarti 

"Allora. Tu passerai tutta la nottata qua, ma avrai anche dei lavoretti aggiuntivi, come avviare gli animatronici prima di andar via. Bonnie è piuttosto... sensibile, quindi fai piano nel procedimento, ok? Ecco, ha due bottoni rossi su entrambe le mascelle, schiacciali contemporaneamente. Poi, premi un pulsante sulla fronte dell'endoscheletro e richiusi il viso. I suoi occhi brilleranno, e dovrai farti scansionare la prima volta." Disse. Gli rivolsi un sorriso, eri diventata rossa paonazza

"Quindi io sono la prima volta di Bonnie?" Chiesi speranzosa. Scoppiò a ridere e annuì guardandolo 

"Effettivamente si! Sei la prima guardia notturna di questo locale, sei la prima volta di tutti! Sai perché comincio proprio da Bonnie? Perché è stato il mio primo robot, anzi il mio primo pensiero! Un coniglio chitarrista... forte, eh? Quindi... procedi e fatti scansionare da questo bel coniglio" Disse con un sorriso scherno sul viso. Avevi riprodotto alla perfezione il procedimento, e Bonnie cominciò a muoversi. Poi poggiò gli occhi vitrei sui tuoi, e si fermò per osservarti con interesse. Si piegò, e ti osservò. Quindi si rialzò tornando fermo. Ora era consapevole della tua presenza nel locale. Feci lo stesso procedimento anche con Freddy, Foxy e chica, ma il brivido dell'eccitazione c'era solo in presenza del coniglio viola. La sera eri tornata nel locale per il tuo primo giorno di lavoro. Dopo qualche ora passata tranquillamente sentì dei tonfi; cosa erano? Sentivi una presenza alla tua sinistra, e accendendo la luce ti spuntò di fronte Bonnie. Eri rimasta senza parole, ma che ci faceva in piedi a quell'ora?! Entrò nello studio e ti prese per il collo. Avevi il fiato corto, ma poco dopo lasciò il tuo collo e poggiò le enormi mani robotiche sui tuoi fianchi, quindi ti guardò negli occhi 

"Sei la mia nuova guardia notturna" Disse. Aveva una voce innaturale, ma aveva i suoi perché. 

Foxy: Un nuovo entusiasmante giorno al ristorante di Freddy... non vedevi proprio l'ora, davvero. Eri così contenta... ti eri preparata, e riuscì finalmente dopo una dura giornata a sederti su una comoda sedia. Ti stavi solo guardando intorno, sapevi perfettamente cosa ti aspettava... ormai da tanto tempo andava avanti così. Accendi le luci, spegni, chiudi le porte e le riapri, telecamere, imprecazioni, apri e chiudi la luce e così via. Sospiro malinconico! L'unico animatronico che ti dava un po' di soddisfazione era Foxy la volpe pirata, lui si che ti dava sempre nuove sfide. Avevi sentito i suoi passi, e di fretta chiusi la porta. Diede la solita testata, ma stavolta sembrava di buon umore. Bussò alla porta in metallo 

"Yarr... sei lì principessa? Tutto ok?" Chiese. La sua voce da pirata era così bella, da far impazzire! -personalmente, mi sciolgo quando la sento- Dovevi insospettirti?? Si, probabilmente si. Riuscì ad affacciarti alla finestra, e il suo muso rosso ti spuntò di fronte facendoti trasalire. Gli regalasti un sorriso 

"Caro Foxy, vorrei ricordarti, a malincuore, che la mia batteria ha una durata! Oggi che ti prende che sei così di buon umore??" Gli avevi chiesto, con un sorriso scherno sul viso. Scrollò le spalle e puntellò con l'uncino sul vetro rinforzato 

"Te mi piaci così tanto! Vorrei solo infilzarti!" Esclamò. Ugh... speravi di no.. avevi lo sguardo perso, e lui lo notò 

"Tutto ok?" Chiese. Gli rivolsi un sorriso triste 

"Pensavo di piacerti almeno un po', lo sai Foxy? Ma sei un robot... sono io stupida che ci ho creduto fino all'ultimo...." Mormorasti. Le luci si spensero, la batteria si era consumata fino all'ultimo. I suoi passi erano sempre più vicini, e ti illuminò con il suo unico occhio giallo limone. Sentivi la sua fredda mano metallica sul tuo collo, e piano piano scese fino ai fianchi 

"Ma tu mi piaci un sacco! Perché dici di no?" Chiese. Cosa?! Avevi poggiato le mani sul suo petto freddo e liscio 

"Fino a poco fa... volevi uccidermi" Avevi risposto con un certo rancore. Ti rivolse un sorriso pieno di zanne affilate e poggiò il muso sul tuo naso 

"Ma non dicevo sul serio! Abbiamo già avuto la nostra vendetta, tu non c'entri niente! Non abbiamo mai voluto uccidere te, ma un'altra persona! Tu sei cento volte meglio, fidati. Quello era un vero mostro... tu no! Tu sei qui solo per lavorare, e noi non ti odiamo affatto! Dai, fatti dare un abbraccio!" E ti strinse a sé, un abbraccio amorevole. 

ꜰɴᴀꜰ x ʀᴇᴀᴅᴇʀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora