ꜰɴᴀꜰ x ʀᴇᴀᴅᴇʀ

Human Springtrap x fem! reader

(T/n) p.d.v.

Stavo vagando per strada da sola, era notte fonda e non vedevo molto. Ogni tanto spuntava un lampione che illuminava il pavimento con una fievole luce giallastra. Mi strinsi nelle spalle perché faceva freddo. Una gelida folata di vento mi fece volare via il giacchetto; lo rincorsi e capitai davanti a un vecchio ristorante. Era.. la Fazbear pizza? Era tutta sporca e piena di polvere ovunque. Pian piano si fece avanti un fischio acuto che divenne sempre più forte. Poi una forte esplosione e il buio totale. Quando ripresi i sensi ero stesa per strada. La Fazbear pizza stava bruciando. Accanto a me giaceva un ragazzo. Era sdraiato di spalle e non potevo capire chi fosse. Lo soccorsi, e notai bende sporche di sangue ovunque. All'improvviso cominciò a tossire, e si girò a pancia all'aria. Era carino... aveva dei lunghi capelli verdi raccolti in una codina bassa. Gli occhi erano ornati da sfaccettature nere simili a occhiaie. Cicatrici ovunque e un completino stracciato. Aprì gli occhi e mi guardò, occhi bianchi come ossa. Si alzò a fatica, tossendo ogni due per tre. Poggiai una mano sulla sua schiena

"S-stai bene? Ma vieni dalla pizzeria?" Chiesi. Si alzò in piedi e appena sentì le sirene della polizia mi prese con sé trascinandomi via. Mi portò in un vicolo buio

"Allora? Perché ti sei nascosto dalla polizia?" Chiesi. Sbuffò girandosi verso di me

"Non sai proprio star zitta te, uh?" Chiese evidentemente turbato. Quel ragazzo però aveva qualcosa di familiare... strinsi i denti

"è lecito chiedere" si girò verso di me e ghignò

"Springtrap" Disse. Cosa voleva a dire Trappola a molla?! Eppure mi era familiare.

"(T/n)" Risposi. Tossicchiò rannicchiandosi su se stesso. Lo portai a me e lo trascinai fino a casa mia. Per me era troppo familiare quel ragazzo... Lo feci sdraiare sul mio letto. Mi sorrise

"Perché mi stai aiutando?" Chiese. Scrollai le spalle

"Te mi sembri familiare... non so per quale motivo, ma mi sembra di conoscerti" Risposi sedendomi accanto a lui. Mi sporsi verso di lui e presi delle garze nuove per cambiarle. Protesi la mano, ma la fermò. La ritrassi impaurita

"Scusa... meglio se non mi tocchi." Disse abbassando la testa. Annuì poggiando il kit medico

"Ok, scusa" dissi. Si mise a sedere a gambe incrociate e mi imbrattò tutto il letto di sangue. Sospirò

"Quindi ti chiami (T/n), giusto?" Chiese. Annuì a testa bassa

"Perché me lo chiedi?"

"Perché a quanto pare il mio nome ti causa molti problemi" Disse. Mi girai con gli occhi sgranati, poi sentì il solito dolore lancinante nella bocca. Il ragazzo si piegò su di me

"Hey che succede?" Chiese. Scossi il capo cercando di sembrare calma

"N-nulla... mi succede sempre" Risposi. Scosse il capo

"Non mentirmi" Disse. Poi prese la mia faccia tra le sue mani e cercò di aprirmi la bocca. All'inizio opposi resistenza, ma lui era più forte di me e alla fine gliela diedi vinta. Sgranò gli occhi

"Asticelle? Asticelle di metallo? Tu... hai avuto a che fare con uno di loro..." Disse lasciandomi. Scossi la testa

"I-io? ma di cosa parli? Certo che no!" Non riuscivo nemmeno a essere credibile; quando qualcuno toccava quell'argomento diventavo sempre più debole e vulnerabile. Io si, ero stata una di loro... ed ero quasi stata uccisa. Mi si inumidirono gli occhi e Springtrap asciugò le mie lacrime

"Ti prego (T/n) raccontami tutto... io posso darti una mano" Disse. Presi un respiro profondo e cominciai a raccontargli la mia esperienza

"I-io... non ricordo troppo di come e quando è successo. Mi ricordo solo Freddy, che pian piano si avvicinava a me... Ero a una festa, e stavamo andando via. Fui l'ultima ad andare via perché volevo vedere gli animatronici un'ultima volta. All'improvviso come se fosse normale, la testa di Freddy si girò di scatto verso di me e lo stesso fecero gli altri due, Chica e Bonnie. L'orso avanzava verso di me con passi pesanti, e sentì un ringhio. I-io ero accerchiata dagli animatronici... c'era anche F-Foxy. Ero priva di speranze. All'improvviso uno mi spinse davanti all'animatrone e... poi un dolore e infine il vuoto. Mi risvegliai in ospedale; e li  avevo le asticelle. Da allora non ho più avuto il coraggio di ridere, solo aprire la bocca per me è fatica. Cerco di non darlo a vedere. Comunque sono stata quasi mangiata da Freddy..." disse. Springtrap era sgomento