(drama-richiesta) Freddy x reader

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(Y/n) p.d.v.

"Sul serio Freddy?! T-tu mi hai fatto aspettare tutto questo tempo per niente?? Ma mi spieghi quali sono i tuoi problemi?!" Esclamai, furiosa. L'orso di fronte a me strinse i pugni

"Pensa a come mi hai fatto sentire tu, (Y/n)! Sono solo un robot, ora? Dall'essere la cosa più importante per te all'essere solo un animatrone?? Cosa diavolo ti ha fatto cambiare idea così di punto in bianco, me lo dici?!" Ruggì, indicandomi. Indietreggiai di un passo, tutto il resto della sua band ci stava fissando durante tutta la nostra scenata. Mi strinsi nelle spalle 

"T-tu pensi più alle altre ragazze che vengono qui come clienti che a me!" Esclamai, sentendo gli occhi pizzicarmi. Si avvicinò a grandi passi

"Ma stai scherzando?! Sono clienti (Y/n)!! E io non ho tempo per poter stare dietro a tutto un maledetto ristorante, lo vuoi capire?!" Il suo tono di voce era sempre più alto, la sua rabbia stava crescendo sempre di più mentre mi gridava contro. E mi stava spaventando, vederlo in quello stato; non era il Glamrock Freddy che conoscevo io... 

"...E tu non devi mettertici in mezzo come se pretendessi il mondo!! Lo sapevi benissimo sul rischio nel stare dietro a uno come me, che sono solo un ROBOT PER BAMBINI!! Quindi fammi il piacere di ragionare" Ringhiò. Sgranai gli occhi, fissandolo. Quindi gli tirai un pugno sul petto, sapendo che mi sarei fatta male solo io. Dalle nocche sgorgò del sangue, e mi scappò un singhiozzo

"A-ah si?? B-bene!" E corsi via, piangendo come una fontana. 

Freddy p.d.v. 

Fissavo l'entrata del ristorante a occhi spalancati, quindi abbassai lo sguardo, trovando il sangue sul mio petto. Il sangue di (Y/n), che era scappata via in lacrime. Roxanne sbuffò, applaudendo

"Grande, Freddy. Ti rendi conto che le hai appena detto che è stupida? Diciamo che poi è normale se è scappata via tirandoti addirittura un pugno in petto, facendosi solamente male. Cosa intendi fare dopo questa intensa e orribile litigata?? Vuoi farci pace?" Chiese, incrociando le braccia al petto. Chica diede ragione alla lupa 

"Roxy ha ragione, Freddy, non sei stato gentile... per nulla proprio. (Y/n) ci tiene moltissimo a te, lo capisci? Sentirselo dire proprio dalla tua bocca deve averle fatto molto male!" Gator ridacchiò, facendomi innervosire solo di più

"Insomma, le tue fan hanno un certo modo di fare, capisci? So che le mie sono di più delle tue, ma c'è anche da pensare che (Y/n) vede i loro comportamenti, e potrebbe essersi sentita sola, e il tutto solo perché tu davi corda a quelle altre. Lo capisci, questo?" Chiese. Abbassai lo sguardo, sospirando 

"Ho pensato solo al mio di problema, e non al suo... ho fatto uno sbaglio enorme, cavolo... come posso fare a farmi perdonare?? Non so nemmeno se tornerà ancora da me, dopo questo! E ho tanta paura che sia così... non dovevo urlarle contro, e non dovevo dirle quelle cose spregevoli; dio!" Esclamai, calciando a terra un bidone della spazzatura. Tutte le cartacce e schifezze varie si riversarono sul terreno, facendomi riflettere. Guardai gli altri 

"Non è che devo chiederle scusa, in una maniera esagerata? Siamo bravi in questo, no? Ma certo!" Esclamai. Chica scrollò le spalle 

"Tu ne sei proprio sicuro? Ci vuole più tempo per organizzare il tutto che per metterlo in pratica. Non mi sembra una buona idea..." aveva ragione! Mi buttai sul palcoscenico, privo di speranze. Monty sbuffò, porgendomi una mano 

"Alzati, amico. Probabilmente prima o poi tornerà, oppure non so; di certo non devi stare qui a deprimerti. Prima si deve..." Dei passi ci fecero girare tutti quanti; nell'ombra intravidi una sagoma bassa, con i (lunghezza capelli) capelli sciolti. Era... (Y/n)? Insomma... aveva gli occhi luminosi di un viola melanzana, e in mano stringeva qualcosa. Ad accompagnare quel silenzio era il rumore incessante di un gocciolio, che proveniva da lei. Deglutì, alzandomi in piedi

"(Y/n)?" Chiesi. Quindi lei iniziò a muoversi, e quando si avvicinò feci indietreggiare tutti; era diversissima dalla (Y/n) di cui mi ero innamorato! Stringeva in pugno un'ascia di quelle che si usano per spaccare il vetro dell'estintore durante gli incendi, e quello era lo stesso pugno con cui mi aveva colpito, ed era zuppo di sangue. Non era mai andata via di qui, e non si era neanche curata. Il sangue gocciolava sul terreno, imbrattando tutte le piastrelle. Provai ad avvicinarmi, ma Roxanne me lo impedì, indicandola 

"Quella non è (Y/n), Fred!" Una risata echeggiò in tutto il locale, ed era lei a ridere. Ma la voce non era la sua, ma bensì era una voce maschile e spezzata da ansimi continui 

"Bravi i miei robot!! Lo avete capito subito che non è lei! Hahah, siete così divertenti!! Sul serio pensate di poterla salvare, ora?? Sapete chi sono io?!" Esclamò (Y/n). Un sorriso malefico le ornava le labbra, ormai rovinate da una sostanza nera che le colava lungo il mento, cadendo sul terreno come un rubinetto aperto. Tossì, e ci guardò tutti quanti con uno sguardo affranto. Successivamente una lacrima le solcò il viso, mischiandosi a quel sangue nero 

"V-vi prego a-aiutatemi..." Mormorò, prima di stringere ancor di più il manico in legno dell'arma. Monty strinse i pugni, e la indicò

"Chi cavolo sei tu, bastardo?! Che vuoi da (Y/n) per averla ridotta in questo modo?!" Esclamò furioso. La (colore capelli) ridacchiò, i suoi occhi viola guizzavano velocemente su ognuno di noi, studiandoci attentamente 

"Oh, non mi avete riconosciuto? Io sono l'artefice di tutto questo!" Esclamò a sua volta, giocherellando con la lama affilata dell'ascia. Serrai le mascelle

"Non osare ferirla di nuovo!" Ero furioso. Come osava impossessarsi di lei?! Non c'entrava nulla con tutta questa storia!! Chica mi fermò di nuovo, stringendomi una mano. Quindi la guardò, evidentemente turbata da tutto questo

"L'artefice di cosa? Chi sei tu?" Chiese, mantenendo una certa calma; (Y/n) sorrise, più che altro ghignò

"Oh, questa è bella. Strano che non ve lo ricordiate. Io sono William Afton, anche detto Glitchtrap!" E posò l'attenzione su di me. Quel nome.... ma certo!! I-io mi ricordavo di lui, mi ricordavo di tutti i nostri predecessori e di tutta la storia del nostro ristorante, la Freddy's Fazbear Pizza. Non era possibile... quel nome... lui... era solo un maledetto assassino... corsi incontro a (Y/n) e le strinsi le spalle, scuotendola appena, nel vano tentativo da svuotarle la mente da quel mostro 

"(Y/n) io so che sei ancora lì dentro!! Ti prego torna in te e butta fuori dalla tua mente questo mostro!" Esclamai, sentivo i cavi dentro il mio petto contorcersi 

"F-Freddy..." Balbettò, riprendendo a lacrimare. Non riuscì a notare due mani nere spuntarle dalla schiena, che le strapparono l'ascia dalla sua presa e l'alzarono, rivolte contro di me. Quindi la ragazza si girò e fermò il colpo, con una velocità inumana. Le mani si allungarono a due braccia, e dalle braccia si creò successivamente un corpo con sembianze da coniglio, gli occhi intrisi di pazzia. Si staccò da (Y/n) come una sanguisuga, ergendosi di fronte a noi in tutta la sua forma; un coniglio di peluche per metà travolto dal nero, equivalente a una massa di inchiostro denso e soprattutto senziente. Strinsi a me (Y/n), e le sue gambe cedettero. Monty mi corse accanto e prese a sé la (colore capelli), per liberarmi le mani. Roxanne indicò il pavimento, dove si ergeva il coniglio 

"Lì ci sta un peluche!" Esclamò, e partì all'attacco, schivando tutti i fendenti che quel mostro mi lanciava. Quindi presi in mano il peluche e lo strappai in due. Glitchtrap sgranò gli occhi, la sua figura stava svanendo dal basso 

"No! No! Io tornerò!" Gridò, prima di dissolversi nell'aria come cenere. Quindi buttai a terra i resti di quel peluche e corsi da (Y/n), che stava fissando il tutto aocchi sgranati tra le braccia di Monty. Appena mi avvicinai mi guardò con paura, e mi fermai a pochi centimetri da lei. Provò a farsi sempre più piccola, nelle braccia del mio amico, che mi guardava con sguardo grave. Deglutì e le tolsi dolcemente del sangue dalla guancia 

"(Y/n) io non dovevo urlarti in quel modo.... quelle cose che ti ho detto.... ho sbagliato, e capisco se non vorrai perdonarmi ma... io non sto bene senza di te... e... detto ciò non ho scusanti... se vuoi andare sei libera di farlo, sapendo di aver avuto sempre ragione" Mormorai, sentendo quello stesso groppo in petto. Lei mi guardava, e sospirando prese il mio viso tra le sue dolci mani e fece combaciare le nostre fronti, con una risata mischiata a un singhiozzo

"Scusami anche tu Fred... non lasciarmi mai, per favore..." Sorrisi e la portai a me, stringendola tra le mie braccia

"Non lo farò, promesso" 

ꜰɴᴀꜰ x ʀᴇᴀᴅᴇʀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora