(Nathan Walden)
Emigro per la seconda volta verso gli Stati Uniti e torno a casa. Quando arrivo a Seattle dopo, alcune ore di volo, mi rendo conto che non ha senso restare, Azrael sa che il primo posto in cui andrei è casa mia o per trovare conforto da Matthew. Non ho alcuna voglia di vedere nessuno e la mia rabbia e tristezza sono alimentate dalle parole di Azrael, le sento susseguirsi nella testa come un'eco e rimango ad ascoltarle fino a quando non perdono significato.
A Seattle mi troverebbero subito e so che, prima o poi, uno di noi tornerà dall'altro. Azrael mi cercherà e ho fatto del mio meglio per seminare le mie tracce, passando per l'oceano e aggirando la Columbia Britannica. Per ora voglio andarmene lontano, non essere trovata e stare da sola. Azrael mi ha sputato addosso troppe cose e la parte peggiore è che volesse dirle.
Per distrarmi penso alla Chiave di All, la sua leggenda, e perché l'Imperatore dei Caduti pensa che ce l'abbia io. Per quanto mi sforzi di ricordare non sono mai stata in contatto con questo mondo prima del Patto con Samuel.
Passano i giorni e alla fine si trasformano in settimane. Continuo a spostarmi ogni due giorni lungo la costa e perlustro le città che incontro, da Long Beach fino a San Francisco. Il mondo umano è rimasto quello che ricordavo, splendido e frenetico, risentire il traffico delle aree urbane è un sollievo dopo i mesi passati nella quiete dell'Alaska.
Il periodo di incubazione di As si è concluso e una leggera sporgenza si nota appena verso la parte bassa della pancia. Il bambino è in costante stato di frenesia, pare che anche lui non veda l'ora di vedere il mondo. Ufficialmente sto per diventare una vera mamma! Che pazzia.
So che dovrò tornare al Quartiere prima che As venga al mondo, ma sono spaventata nel sapere che nessuno si è preoccupato per me o ha avuto idee per cercarmi. Azrael mi ha espressamente detto che non sono io la sua anima gemella e che l'avrebbe cercata altrove. Se lo trovassi insieme a quell'elfa sarei costretta ad essere felice per lui. Il problema è che se vedessi Azrael felice insieme ad un'altra impazzirei, cadrei in un buco da cui non saprei come riemergere.
San Francisco è bella in questo periodo estivo dell'anno, mi ha subito conquistata con i suoi panorami mozzafiato, tra natura e modernità. A qualsiasi ora del giorno le luci inondano le strade e i locali, c'è una costante aria di festa e tranquillità. I turisti hanno invaso le città sulla costa, di giorno fa caldo e anche le notti sono afose.
L'alba è il momento perfetto, dai grattacieli ho la vista sull'orizzonte e il mare taglia a metà il sole. L'acqua acceca e tira un leggero sbuffo di vento. I taxi e i clacson delle automobili sono nel loro pieno lavoro, nonostante siano appena passate le sei del mattino. Sono sdraiata su Kompis con le mani a penzoloni vicino a Sunset District.
Stillo nella mente una breve lista di cose che voglio fare o vedere, rimanendo con gli occhi chiusi a bearmi nei primi raggi solari che mi toccano.
Sento un lieve fischio nelle orecchio che diventa sempre più forte. Salto in piedi e mi osservo intorno, poi all'improvviso un'onda quasi mi ribalta dalla piattaforma e mi aggrappo con le unghie e con i denti per non scivolare.
Kompis ruota su se stessa per farmi risalire e sale di quota, provo a capire da dove è arrivata quell'onda e i peli sulle braccia iniziano a rizzarsi uno ad uno. Nel corpo sento una sensazione stranissima.
A Mission Discrict, tra le colline e i vecchi negozi, una figura indistinta sta correndo lungo i vicoli tra i labirinti dei palazzi. Attraversa senza guardare la strada principale e per poco non viene investito da un tram, il quale sfreccia lungo le rotaie che percorrono la città. Lo osservo curiosa come se fosse un videogioco, immaginando quando verrà investito e sarà game over.

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La leggenda di Kiral
FantasiPrequel / I libro ufficiale della saga Sasha Bryce ha una vita monotona ed infelice, imprigionata nelle mura di casa tra la madre malata di cancro e il padre violento. Un giorno alla sua porta si presenta il carismatico Samuel Allan, il più temuto i...