12. NUOVO INIZIO

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NUOVO INIZIO

La mattina passò in fretta.

Risuonò il rintocco di mezzogiorno della pendola nello studio.

Si distaccarono volentieri dalle pagine dei libri, riprendendo dopo pranzo, ancora per un paio di ore.

Nel tardo pomeriggio disse che avrebbe letto la storia di Heathcliff e Catherine.

Si dirigeva verso il salotto per distendersi comodamente sul divano a leggere, quando si sentì chiamare da lui dallo studio.

"Mi hai chiamato?"

Lui, alzò lo sguardo dai fogli che aveva davanti su cui appuntava.

"Devo lavorare un po'. Ho delle cose da finire. Ti va di farmi compagna mentre leggi?"

La richiesta le parve inattesa, ma acconsentì.

Si sistemò accanto al caminetto.

Lui la vide prendere posto e mettersi comoda.

La vide assorta.

Sembrava essere risucchiata dalle parole di Emily come in un vortice.

Non staccava lo sguardo di quelle pagine.

Tutto ad un tratto venne distolta dalla lettura.

"Credo proprio che ti abbia catturata. Sei in suo completo potere!"

Mentre diceva questo, si portò il palmo della mano sotto al mento e vi appoggiò il viso, per poi allargare gli angoli della bocca per sorriderle.

"Si è vero. In fondo è questo il potere di Emily. È in grado di catapultarti nei suoi paesaggi tetri e oscuri, facendoti credere di esserci davvero. Ha qualcosa di magico, oscuro e tenebroso."

"Chi non avrebbe potuto innamorarsi di Heath. Siamo tutti un po' come lui, con i nostri tormenti, ma sono proprio quelli che tirano fuori la nostra parte migliore. Chi non vorrebbe vivere un amore intenso come il loro. Siamo alla perenne ricerca dell' altra nostra metà mancante. È questo che rende così bello l' amore, nel bene e nel male."

Lei pose il libro sulle proprie gambe.

"Credo di essere più innamorata dell' idea dell' amore che dell' amore stesso. Fa male a volte, tanto male. Ti lascia a pezzi e vorrai solo sperare di non innamorarti mai più, spingendoti addirittura a desiderare di non esserlo mai stata."

Aveva l' aria afflitta e rassegnata, mentre pronunciava quelle parole sofferte.

Lui la guardava e capì subito che lei stava cercando, forse inconsapevolmente, di fargli capire che in passato era stata ferita nell' animo così profondamente da costringerla a costruirsi quelle barricate attorno a sé.

Non poteva capire come si potesse rinunciare a una cosa così bella come l' amore.

La guardava e decise di lanciare la sua prima vera possibilità di attaccare quelle mura e provare a conquistare il suo cuore ed entrarle dentro, in profondità.

"Non abbatterti se ti hanno ferita. L' amore è davvero una cosa bella se vissuta con la persona giusta. È vero che può fare davvero tanto male a volte. Può finire, ma lascerà spazio ai ricordi di quei momenti che ti hanno fatto stare tanto bene e allora desidererai tentare ancora. Non rinunciare ad amare. Abbi solo pazienza. Prima o poi troverai qualcuno che sarà in grado di amarti come meriti. Potrei essere persino io, ma non lo saprai, se non lascerai entrare nessuno. Devi solo lasciarti amare, ed è più facile di quanto tu possa credere."

Lei si sentì turbata e scossa nel profondo.

"Non sono pronta a lasciarmi andare. Non ancora."

E poi si alzò di scatto e si diresse in camera, lasciando lui solo nel suo studio.

COME NELLE FAVOLE, PER SEMPRE. SIR E FENICEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora