SULLA PELLE
Si addormentarono avvinghiati stretti l' uno all'altra.
Quella notte lui si risvegliò più volte e rimase guardarla dormire, serena fra le sue braccia nella sua camera, nel suo letto e sulla sua pelle.
Dovette combattere contro sé stesso per non sorprenderla nel sonno.
Voleva davvero essere romantico con lei.
Voleva che si sentisse a suo agio, che fosse davvero una magia.
Sapeva quanto amasse la Scozia, ne aveva parlato nella sua lettera.
Parlò di quanto trovasse romantici quei piccoli isolati cottage nelle Highlands e pensò che lì, in uno di quei cottage, avrebbe potuto togliersi quel che ancora le rimaneva addosso della sua armatura e avrebbe potuto vederla bella che era sempre stata.
Lì, avrebbe potuto gioire nel vederla danzare sopra di sé, avrebbe potuto vederla scoppiare di voglia per lui.
Avrebbe potuto finalmente fare l' amore con lei.
Lì, avrebbe potuto liberarsi come aveva sempre voluto.
Avrebbe potuta divorarla con gli occhi vedendola nuda.
Si accontentò di guardarla, accarezzandola di tanto in tanto, sfiorandole la guancia, aggiustando qualche ciocca qua e là e rubandole qualche dolce, piccolo e innocente bacio posandole le labbra sulla pelle vellutata come la seta e che profumava delle noti agrodolci di crema.
La mattina dopo, si fece timidamente giorno e il sole entrava timidamente nella stanza.
Il fuoco ormai era quasi del tutto spento sotto la cenere.
Lui, riuscì a riposare ben poco e ora contemplava quella dolce visione di lei accoccolata fra le sue braccia, godendosi quella sua mano, che nel sonno, lei aveva posato sul suo petto stringendo le dita, quasi avesse voluto aggrapparsi a lui come un' ancora sul fondo del mare.
Quella notte passò serena per lei e lui se ne rallegrò.
Per lui invece, era stata una faticaccia, non riusciva a staccarle gli occhi.
Era dura, faticoso persino, non poterla avere, ma sapeva che l' attesa sarebbe valsa la pena.
Il ticchettio della piccola sveglia sul comodino scandiva il tempo che passava ma lui non aveva intenzione di svegliarla, ne di fare svanire quel momento in cui tutto pareva essere finalmente al posto giusto.
Quel momento era tutto per loro.
Lui aveva lei accanto e lei finalmente sembrava serena, tanto che dormendo al fianco di lui, aveva aggrovigliato le sue gambe alle sue.
Lui contemplava tutto questo e si sentì pervaso da una sensazione di pace, così le cinse la sua mano libera dietro la schiena e la attirò a sé ancora di più.
Pose la testa sul cuscino accostandola vicino alla sua fronte e il profumo dei suoi capelli lo invase, aspirandone ogni piccola nota dolce.
Chiuse per un attimo gli occhi godendosi tutto quello.
Fu in quel momento che lei cominciò a muoversi lentamente, fino a svegliarsi.
Strinse più forte le dita della mano, affondandola nella carne del suo petto.
Avvicinò il viso al suo collo stiracchiandosi, mentre si contorceva per ritornare al mondo, dal caldo abbraccio di lui.
Sentì il calore della sua pelle sul suo viso e ancora aggrappata alla beatitudine dei sogni, faticò a svegliarsi, quasi avesse voluto continuare a dormire lì, con lui, al sicuro.
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COME NELLE FAVOLE, PER SEMPRE. SIR E FENICE
Roman d'amourScozia, giorni nostri. Lui, un cinquantenne titolare di una squadra di corse automobilistiche, vedovo e costretto sulla sedia a rotelle dopo un incidente, accetta di fare da tutor per uno stage di lavoro presso il suo team ad una ragazza poco più ch...