RIVELAZIONE
La mattina seguente, quando la sveglia sul comodino trillò, destandoli dal sonno, lui era eccitato più che mai.
La scrollò leggermente e quando la vide aprire gli occhi, le posò le labbra delicatamente sulle sue per poi spostarle sulla sua fronte.
In meno di un' ora era già in viaggio verso l' aeroporto, dove li attendeva il loro volo pronto al decollo.
Durante il volo, lei si appisolò sulla spalla di lui, ancorandosi al suo collo.
Lui ammirò quella visione, contemplandola in ogni più piccolo particolare del suo viso.
Finalmente si sentiva nuovamente completo.
Finalmente non si sentiva più solo.
Finalmente si riscoprì di nuovo innamorato.
Una volta atterrati, avevano un auto ad attenderli insieme ad uno di suoi vice, Paul White e dopo le presentazioni di rito, li condusse verso l' albergo dove avrebbero soggiornato.
Fecero il check-in e salirono in camera, dove sul letto era stato sistemata la giacca del team.
Lui la invitò ad indossarla e quando scese nella hall dell' albergo, lui non poté trattenersi dal dirle: "Sembra sia stata cucita appositamente per te."
Mentre si recavano al circuito, lui avvisò al telefono del loro imminente arrivo e comunicò a James, un suo ingegnere di squadra, di accoglierli all' ingresso del parco chiuso del circuito.
"È il suo primo anno, ma sa già il fatto suo. Ti troverai bene con lui. Vedrai imparerai in fretta."
Le diede il pass che le avrebbe permesso l' accesso al paddock.
Una volta giunti al circuito, lei fu catapultata in un mondo frenetico, dove ogni persona si muoveva sempre di corsa.
Vi erano gli stewards del circuito, sempre pronti ad ogni esigenza.
Lo staff dei vari team sempre di corsa tra muretto della pit-lane, box e motor-home.
C'erano le superstar del circus, i piloti sempre accompagnati da CEO, ingegneri, fidanzate e famigliari.
Infine c' erano i giornalisti che rincorrevano tutti, alla caccia dell' ennesima dichiarazione.
Se tutto quell' ambiente potesse essere paragonato a qualcosa, sarebbe stato un alveare, dove ognuno aveva il proprio ruolo ben definito.
Lei dovette prendersi un attimo una volta varcati i cancelli del paddock.
Alla vista di tutto quel via vai rumoroso, dovette subito lasciar posto alla concentrazione, per memorizzare ogni nozione che le condivideva James che le facendole da Cicerone.
Mentre si dirigevano verso il box del team, lui venne fermato da uno degli organizzatori della federazione, Harris.
Lui informò lei e James di proseguire, dicendo che li avrebbe raggiunti subito.
Lui si trattenne con Harris un attimo.
"È un pezzo che non ti si vede nei paddock. Che fine hai fatto? Scommetto che è tutto merito dalla gioventù che ti porti dietro, vero? Dai, racconta!"
"Non sbagli a dire che è merito suo se sono qui e comunque ne ho tutto il diritto di esserci. Vi verso una sostanziosa tassa di iscrizione ogni anno e da parecchi anni oltretutto. Quando posso, vorrei presenziare anche io, se mi è concesso."
"Se ti conosco bene, direi che te la stai già lavorando vero?"
"Sei viscido come sempre! Ascoltami bene! Primo, non sono affari tuoi cosa faccio nel privato e secondo, qualunque cosa riguardo me e lei, resta affar nostro. Sciacquati per bene la bocca quando parli di lei o te ne farò pentire. Mi sono spiegato?"
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COME NELLE FAVOLE, PER SEMPRE. SIR E FENICE
RomanceScozia, giorni nostri. Lui, un cinquantenne titolare di una squadra di corse automobilistiche, vedovo e costretto sulla sedia a rotelle dopo un incidente, accetta di fare da tutor per uno stage di lavoro presso il suo team ad una ragazza poco più ch...