19. VERITA'

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VERITÀ

Lei socchiuse la porta della camera, cercando di non farsi sentire.

Era in evidente stato di agitazione.

Si era svegliata nella notte e lui non era a letto con lei, come le aveva promesso.

Aveva sentito voci provenienti dalla cucina.

Era scesa dal letto e quando sentì di cosa stettero parlando, quasi le venne un colpo.

Alle sue spalle, senza accorgersi, sbucò Judith che facendo segno con l' indice sulla bocca, le fece capire di fare silenzio e di ascoltare.

Quando lui ebbe confessato a Jacob ciò che provava per lei, si sentì pervadere di una nuova certezza e gli ultimi dubbi che la frenavano si dissolsero in un istante.

Mentre gli occhi si inondarono di lacrime, cercò lo sguardo di Judith, cercando il suo sostegno.

Judith, l' abbracciò forte e cercò di rassicurarla dopo che ebbe udito tutto.

Quelle parole le suonarono strane ed improbabili quando uscirono dalla bocca di lui.

Incrociò lo sguardo della ragazza, le sorrise e poi la invitò a seguirla.

Entrarono nella camera dove dormivano loro, richiudendosi la porta alle spalle.

Lei si mise a bordo del letto, incredula di ciò che aveva appena sentito.

Accanto a lei le si affiancò Judith e le chiese:

<<Dimmi che hai sentito anche tu? Dimmi che non è tutto frutto della mia immaginazione!"

Judith le prese la mano.

"La domanda ora bambina è se tu lo vuoi? Lui scalpita per averti, hai sentito, ma tu lo vuoi allo stesso modo?"

"Io, ho sempre trovato che fosse un uomo molto attraente. Ti mentirei se dicessi che non lo voglio. Ho fantasticato su di lui ma non avrei mai pensato che potesse realizzarsi. Sai perché ho scelto lui come mio tutor?" Jud scosse la testa.

"All' esame di selezione era passato per un augurio a tutti gli esaminandi. Lui, non mi staccava gli occhi di dosso e quando stavo per uscire, mi disse che sperava di rivedermi presto."

Jud si fece più vicina:

"Ora ti confesso io una cosa: era restio a dare la propria disponibilità di partecipare al programma. Ma poi quel giorno, chiamò Jack e gli disse che aveva trovato la sua Fenice. Anzi ti dirò di più: so che ha spinto in commissione per averti, li ha obbligati affinché tu fossi assegnata a lui. Lui ti ha voluto sin dall' inizio, persino prima ancora che ti conoscesse di persona. Ha fatto il diavolo a quattro. Non lo vedevo così agitato da anni. Io avevo paura perché l' ho conosciuto in gioventù e so come passavano il tempo, lui e Jack dopo un gran premio prima che lo sposassi. Per questo avevo paura che fosse solo un sua infatuazione passeggera. Permettimi di darti un consiglio: pensa a te stessa e non permettere a nessuno di calpestarti, in nessun modo. Non preoccuparti dell' opinione pubblica. Se è tutto vero, ti consiglio di viverlo a petto pieno perché si può vivere di ricordi ma non di rimpianti. Solo tu, sai ciò che è meglio per te."

Jud la abbracciò e poi tornò silenziosamente in camera sua.

Lei rimase lì sul letto, agitata.

Avrebbe voluto uscire all' istante e saltargli addosso in cucina, per confessare ciò che provava per lui.

Agitata, si sedette sul bordo del letto ed attese il suo rientro in camera.

Quando lui fece rientro, rimase stupito nel vederla sveglia, seduta sul piumone.

COME NELLE FAVOLE, PER SEMPRE. SIR E FENICEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora