34. PAZZIA

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PAZZIA

Lui si avvicinò a lei, le prese una mano e la fece sedere sulle sue gambe.

Le pose le mani sulle guance.

"Se non fossi così perfetta come una scultura di marmo bianco, sarei tentato di boicottare il galà, pur di trattenermi con te in camera."

Lei abbassò lo sguardo sorridendo.

Mise le mani sul doppio petto della sua giacca.

"Come hai fatto ad organizzare tutto senza che me sia accorta?"

"Hai appena scoperto un altro dei miei poteri."

Lei si guardò intorno, imbarazzata.

Gli fece notare che le persone intorno lì stavano osservando.

"Ci guardano tutti."

"Facci l' abitudine, perché d' ora in avanti si accorgeranno di quanto tu sia stupenda e non avranno occhi che per te."

Lei gli sistemò il colletto della camicia e la cravatta tartan dello stato tessuto delle sue scarpe e della piccola pochette.

Lei cercò i suoi occhi.

"Sì. È tutto abbinato. Li ho fatti fare apposta per stasera e il colore del tuo vestito è la stessa tonalità di quello del team. Ti piace?"

"Non credo che ti serva sapere la mia risposta, penso che tu la conosca già. È tutto semplicemente perfetto."

Ti bacerei ma poi ti rovinerei il trucco. A proposito, manca solo una cosa, anzi due."

"No, non credo."

Lui la lasciò solo un momento, infilando la mano nella tasca della giacca del suo doppio petto.

Ne estrasse un piccolo astuccio nero.

Glielo porse in mano e lo aprì.

All' interno era custodito un charms d' argento a forma di fenice a cui alle piume erano stati incastonati dei zirconi blu e azzurri.

Dentro c' era anche una catenina con un pendente di un cappello a cilindro come quello del cappellaio matto di "Alice nel paese delle meraviglie".

Le scappò un sorriso.

"La Fenice so perché, ma il cilindro, me lo devi spiegare."

Lui prendendo il charms per allacciarlo col moschettone al bracciale, le rispose:

"Non lo capisci? Tu sei la mia Fenice e sai il perché, ma il cilindro rappresenta la pazzia che mi ha conquistato da quando ti ho visto, da quando ho voluto pretenderti tutta per me. La pazzia sei tu che hai avuto la folle idea di baciarmi davanti a tutti la prima volta che ti ho portata al paddock senza curarti degli altri, rivelando cosa provassi per me. Pazzia vuol dire anche quanto tu sia stata fuori di testa ad innamorarti di uno come me in così poco tempo, fregandotene delle opinioni altrui. La pazzia è tutto quello che hai fatto per arrivare fino a qui. Pazzia è quella stupenda sensazione che mi fai provare tutte le volte che fai l' amore con me. Tu sei la mia pazzia perché io sono pazzo di te. Tu sei la mia folle e pazza Fenice!"

Lei rimase a guardarlo incantata per un istante.

"Ti prego dimmi qualcosa... ...qualsiasi cosa..."

"Al diavolo il trucco!"

Lo baciò incurante di tutto e di tutti.

Per un istante tutto si era fermato.

Lui la trattenne vicina a sé, cingendola con le mani dietro la schiena.

Poi lei gli disse:

"Ne ho lette tante di dichiarazioni d' amore nei libri e mentirei se dicessi che non ho fantasticato di trovare il mio principe azzurro. Mai avrei immaginato di trovarlo in te, men che meno di perdere la testa per te. Questa è la più bella, dolce, romantica, profonda e sincera dichiarazione che abbia mai sentito. Come avrei potuto non innamorarmi di te?"

"Io ti porto in camera con me. Adesso."

Stava cominciando a spostarsi verso gli ascensori, ma lei gli pose le mani sul petto per fermarlo.

"Per quanto io sia tentata di rinchiudermi in camera con te mio Sir, mi dispiacerebbe perdere l' occasione di sfoggiare un così bellissimo vestito ad una festa elegante, facendomi ammirare da tutti e divertendomi a vedere chi muore di invidia, sparlando dietro di noi disgustato, oltre che vedere la tua faccia attraversata dalla gelosia. Perciò mio cavaliere, è con grande onore, che nonostante il nervosismo che ho addosso, ti invito a presenziare al mio fianco al galà della federazione. Voglio divertirmi stasera perché mi sento come Cenerentola al palazzo del Principe."

Lui la guardò, dolcemente ammirato:

"Ora ti porto a festeggiare, ma stasera sarai solo per me e ti porterò in posti che non hai mai visto. Proverai emozioni che ancora non conosci. Finché non mi chiederai di portarti via su un isola lontana dove potremo fare l' amore ogni volta che ne avremo voglia" E alla luce del sole.

"E poi dicono che il romanticismo non esiste più. Ha ragione Liam"!

"Riguardo a cosa?"

"Mi ha consigliato di tenerti stretto a me, perché tu sei un uomo di altri tempi e non ne fanno più come te."

"Sbagliato! Io sono il solo e unico. Non troverai mai più uno come me!"

"E pensare che ti definivano burbero. "

"Sei stata tu a cambiarmi."

"Che assurda e folle pazzia."

Risero guardandosi negli occhi.

"Andiamo Fenice. La festa aspetta solo noi."

"Credo siano I giornalisti quelli ad aspettarci."

"Forse. Ma gli invitati d' onore siamo noi e non c'è nessuna festa se noi non ci saremo. Di chi sparlerebbero altrimenti. Andiamo la nostra carrozza è già qui fuori."

COME NELLE FAVOLE, PER SEMPRE. SIR E FENICEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora