29. SORPRESA

52 4 0
                                    

SORPRESA

Ci vollero molte ore di auto.

Erano le nove passate di sera, era già buio da un po'.

Arrivarono in una stradina sterrata in fondo alla quale si intravvedevano le luci di un piccolo cottage che si ergeva sulla baia di sabbia affacciata sul mare.

Ad attenderli al loro arrivo vi era una donna ben curata e distinta, che uscì per accoglierli quando l' auto si fermò davanti al cottage.

Era bianco, con la tipica palizzata a circondarlo.

Il suo punto di forza era la posizione: isolato, con una baia a fare da cornice sullo sfondo delle montagne Torridon, la cui cima era imbiancata di neve sulla costa occidentale scozzese.

Si sentiva poco distante l' infrangersi di piccole onde sulla spiaggia.

Era dicembre, faceva freddo e tirava una leggera risacca dalla spiaggia che lasciava percepire ancora più freddo.

Quando si fermarono, lei dormiva ancora, avvinghiata a lui sul sedile posteriore dell' auto, ancorata al suo collo e la fronte accolta sulla sua spalla.

La svegliò dolcemente.

Aprì gli occhi e vide fuori dal finestrino il riflesso della luna sul mare calmo, riflettendosi sulla neve dei rilievi montuosi.

Vide le luci del cottage e la donna che li attendeva all' ingresso.

Si tirò su e chiese dove fossero.

"Dove passiamo essere liberi. È il mio regalo per te, per ringraziarti della vita che mi stai regalando e per premiarti di tutti i tuoi sforzi, comunque vada il test."

Poi lui continuò:

"... Oltre all'ottimo e sfrenato sesso che mi dai, ovviamente. Vieni, mia Fenice."

Lei lo baciò, grata di quella riconoscenza e incoraggiamento.

Scesero dall' auto, lui si diresse verso l' ingresso, fermandosi a parlare con la donna che aspettava di fare gli onori di casa.

"Buonasera Miss Talboth. La ringraziò di aver accettato la mia richiesta dell' ultimo minuto. È un piacere per me presentarle la mia ragazza e spero tanto che le piaccia la sorpresa che le ho preparato."

La donna si presentò a sua volta poi aggiunse:

"Ho letto del polverone che si è alzato riguardo la vostra storia. È inutile dire, che tengo alla riservatezza dei miei ospiti, questo è scontato. Non vi disturberà nessuno qui. Ho disposto tutto come mi ha chiesto. Le chiavi sono nella porta. Spero vi troverete bene. Questo è un posto tranquillo fatto di gente semplice. Non mi resta altro che augurarvi un buon soggiorno."

Lui le strinse la mano per ringraziarla e la congedò.

Angus informò che sarebbe tornato venerdì.

Poi fece ritorno a casa da Anne e i loro bambini.

Loro fecero ingresso nel cottage.

Era piccolo, ma caldo e accogliente.

Lei si sedette nella poltrona accanto al camino, con aria perplessa:

"Perché questo. Non voglio dire che non mi piaccia ma perché... Se poi non dovessi passare, a cosa sarebbe valso."

Lui le prese la mano e ne baciò il dorso.

"Ti stai sottovalutando, non essere nervosa. Tutto questo è per rilassarci, per staccare. Questo è per dirti di quanto sia bello e appagante vivere con te, di come hai cambiato la mia vita in meglio. Ora, voglio che dimentichi tutto. Lascia fuori il mondo. Portami sull' orlo della pazzia. Fammi vedere quanto può essere bello lasciarsi andare senza freni. Fai l' amore con me, perché tutto questo è solo per noi..."

COME NELLE FAVOLE, PER SEMPRE. SIR E FENICEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora