CONFESSIONE
Judith diede istruzione ad Angus di posare le borse che aveva portato nella camera degli ospiti che ben conosceva, mentre lei preparava il pacchetto dove aveva preparato una porzione di arrosto e patate da portare a casa a sua moglie Anne e ai loro bambini.
Quando fece ritorno, lui diede istruzioni ad Angus di prendersi il week end libero, informandolo che si sarebbero fatti accompagnare da Jacob e Judith.
Angus salutò tutti e fece ritorno a casa.
Poco dopo, tutti presero posto a tavola nella sala da pranzo, che era stata imbandita di numerosi piatti da portata colmi di altrettante pietanze, profumando l' aria di aromi e spezie.
Judith riempì il piatto per lei e glielo pose di fronte invitandola a mangiare tutto e di non farsi complessi nel caso ne avesse voluto ancora.
Fecero entrambi i complimenti alla padrona di casa per la cena che stavano degustando.
"Dio, Judith perché devi sempre preparare come se ci fossimo un covo di seguaci giacobiti!"
Judith lo fece tacere rispondendo a tono:
"Bada a te di non imprecare alla mia tavola. A stomaco pieno si ragiona meglio. Mi meraviglio di te, dovresti saperlo almeno tu!"
La cena trascorse senza alcun impedimento, sobria e leggera, fra risate e qualche sorso di vino, arricchita da aneddoti di gioventù di quando Jacob e lui correvano insieme.
Quando Judith, fece per alzarsi informando che avrebbe sparecchiato la tavola, chiese ai suoi commensali chi avesse gradito il tè.
Lei, si offrì di darle una mano nelle faccende e venne accettata di buon grado.
Poi Judith la informò che avrebbe finito di preparare le camere per la notte.
Lei chiese:
"Se per voi andrebbe bene, preferirei dormire... .... con lui!"
Judith la guardò con sguardo interrogatorio:
"Cara, intendi dire nella stessa camera?"
Lei fece di no col capo. "Intendo dire, nello stesso letto, con lui!"
I coniugi Steward rimasero sbigottiti a quella richiesta alquanto inattesa e i loro occhi passarono da lui a lei e poi di nuovo a lui, che la guardava con un sorriso sul volto, mentre pareva che gongolasse persino, senza mai toglierle gli occhi di dosso.
Judith, per uscire da quella situazione che le creava un po' di imbarazzo a tutti, rispose che non vi era nessun problema nella sua richiesta, anche se era fin troppo strana ed insolita.
Poi la invitò ad aiutarla a rassettare.
Quando furono in cucina però, Judith si voltò a guardarla in volto e senza troppi giri di parole arrivò dritta al punto.
"Bambina, non ci sarai mica stata insieme vero? Sta molto attenta a quell' uomo. Ha fatto soffrire molti cuori, soprattutto quella buon' anima di sua moglie. Non abbassare la guardia con lui, perché appena non te lo aspetti potrebbe farti male e saranno dolori. Hai capito?"
Lei in un primo momento, rimase un po' sulle sue.
Poi, dopo un veloce attimo di riflessione, le rispose con altrettanto imbarazzo da parte sua.
"No. Non è successo niente. Ho solo passato la notte con lui. Abbiamo solo dormito e con me non è mai stato offensivo o irrispettoso."
Judith replicò:
"Voglio solo avvisarti. Sta attenta, ok? Sono disposta ad aiutarti. Non è giusto che tu comprometta il tuo futuro a causa dei suoi giochetti."
Poi tornarono alle faccende.
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COME NELLE FAVOLE, PER SEMPRE. SIR E FENICE
RomanceScozia, giorni nostri. Lui, un cinquantenne titolare di una squadra di corse automobilistiche, vedovo e costretto sulla sedia a rotelle dopo un incidente, accetta di fare da tutor per uno stage di lavoro presso il suo team ad una ragazza poco più ch...