40. SOLA

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SOLA

Il tempo passava ma lei non faceva ritorno in camera e nemmeno si faceva sentire.

Andò alla porta della sua camera, ma lei non rispondeva.

Decise di scendere nella zona ristorante e vedere se fosse lì, ma di lei non vi era traccia.

Iniziò a guardarsi intorno e una brutta sensazione cominciò ad impadronirsi di lui.

Il fiato divenne, corto ed accelerato.

Le mani cominciarono a sudare e si voltò più volte, sperando di essersi sbagliato, ma purtroppo non era così.

Si diresse verso il bancone della hall dove richiese sue informazioni.

"La signorina ha lasciato l' albergo circa 10 minuti fa. Ha lasciato questo e ha raccomandato di consegnarvelo."

Mentre apriva la busta, il concierge continuò.

"Se mi permette Sir, la signorina era agitata e piangeva."

Aprì la busta consegnatagli e vide lo smartphone e un foglio ripiegato.

Lesse.

"Mi dispiace".

"Ma non ha senso! Da che parte è andata? Chi c'era con lei?"

"Mi dispiace Sir. Non lo so. Non ho visto."

Si guardò intorno con aria sperduta e allarmata.

Uscì in strada, ma non la vide.

In quel momento non seppe cosa fare.

Prese il telefono e chiamò Angus, ma nemmeno lui seppe dare spiegazioni.

Non sapendo cosa fare, scorse la rubrica fino al nome di Liam e strisciò la cornetta verde.

Intanto Liam, dopo essere tornato al suo albergo per fare il check-out, aveva imboccato la superstrada mentre lei piangeva a dirotto e non proferiva nessuna spiegazione.

Liam la guardava inerme, consapevole del fatto che, se anche le avesse chiesto di spiegare cosa fosse successo, non avrebbe ricevuto risposta in quel momento.

Il suo telefono cominciò a vibrare insistentemente.

Sullo schermo appariva il nome di lui.

"Non rispondere!"

Gli disse lei.

"Devo rispondere o darà per disperso anche me."

"Non dirgli dove andiamo."

Liam annuì.

"Boss, lei è con me."

"Per favore passamela. Ho bisogno di parlarle."

"Mi dispiace. Non vuole parlarti."

"Ma perché? Passami la mia ragazza. Devo capire cosa e' successo."

"Non vuole Boss"

"Mettimi in vivavoce."

Iniziò a chiamarla.

"Bambina, non capisco. Perché sei scappata così? Ti prego torna indietro e risolveremo tutto. So di aver fatto un casino a proporti di sposarmi ieri. Ma possiamo ancora vivere insieme. Ho bisogno di te. Ti prego..."

Lei sempre più nel vortice della disperazione, chiuse la telefonata e spense il telefono di Liam.

"Mi vuoi dire cos' è successo? È vero quello che ha detto?"

Lei si ostinava a non dire nulla.

A quel punto Liam si infilò in un area di servizio, fermò l' auto e la costrinse a scendere.

"O mi racconti tutto oppure io non mi muovo di un centimetro. Dimmi cos' è successo."

Lei si strinse a lui:

"Mi tradisce con Marion. Li hanno visti ieri nella hall mentre le consegnava una scatola rossa. Per di più, spende soldi in fiori e gioielli! Si parlano da un mese e devono incontrarsi a Silverstone fra 2 settimane la sera della vigilia."

Liam incredulo le rispose:

"Cosa? Ma tu l' hai sentito ieri sera, davanti a tutti? Chi ti ha detto queste fesserie?"

"Harris. Mi ha fatto vedere le foto. Come ho fatto ad essere così ceca?"

"No. Ti sbagli, non è da lui. E tu, credi a quel energumeno?"

"Poi ha tentato di mettermi le mani addosso e io... ...Portami da Judith, per favore?"

"Cosa? Questo lui lo deve sapere! Chiamalo, ti riporto da lui."

"Ti prego Liam..."

Ricominciò a piangere.

"Stai facendo una cavolata. Lo sai vero?"

"Per piacere Liam..."

Lo pregò lei.

"Ti pentirai di aver dato retta ad un uomo come Harris. Dovresti parlare con lui, piuttosto. Dovete chiarirvi."

Lei lo guardava in lacrime, senza aggiungere altro.

Liam si arrese.

"Sali!"

Risalirono in auto e ripartirono.

Giunsero a sera inoltrata da Judith e Jacob.

Suonò il campanello di casa e a Judith quasi prese un colpo quando si ritrovò lei sulla soglia della porta di casa, con il volto segnato dalle lacrime.

"Oh bambina. Cos'è successo?"

Lei si strinse a Judith, stravolta e senza una parola.

"Venite dentro! Fa freddo fuori!"

Quando finalmente si addormentò, Liam spiegò tutto a Judith e Jacob.

"C'è qualcosa che non torna. Se è vero che ieri si è dichiarato davanti a tutti, perché incontrarsi con Marion?"

Disse Judith.

"In ogni caso non possiamo interferire. Se lo conosco bene sta preparando qualcosa: ma cosa c'entra poi Silverstone?"

Rispose Jacob.

"Non riesco più a capire chi abbia ragione e chi torto. Da quello che ricordo, Marion si vedeva con un dirigente del circuito, ma cosa c'entri con tutto questo, non lo so."

Ribadì Liam, che continuò.

"So solo che ieri era tutto perfetto. Erano una coppia molto più che affiatata. Ora ho un' amica che piange con il cuore spezzato e un amico che non sa perché lei sia scappata senza dargli una spiegazione, dopo averle fatto una proposta di matrimonio. È tutto assurdo"!

"Liam ti ho preparato una stanza. Riposati. Domani vedremo il da farsi." Sancì Judith.

"Grazie Judith. Buonanotte."

COME NELLE FAVOLE, PER SEMPRE. SIR E FENICEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora