<<Finiva così?>> chiesi a Mosi quando terminò il racconto, più di mezz'ora dopo. Era la prima volta che aprivo bocca da quando mi aveva riferito quella storia assurda.
Lui scosse la testa, prese il biglietto rosa - increspato di pioggia antica e con l'inchiostro blu sbiadito - e me lo mostrò.
Rilessi esattamente le stesse parole che aveva detto il ragazzo. Poi lui me lo girò tra le dita.
E mi venne la pelle d'oca.
"E soprattutto, stai alla larga da Noemi."
<<C'è lei dietro tutto questo?>> sussurrai, incredula.
L'amica di una vita. L'amica tradita. L'amica usata.
L'amica bugiarda.
Scattai in piedi, la testa piena di pensieri spezzati.
Dovevo andare alla polizia. Dovevo avvisarli. Dovevo dirlo ad Elena.
Ma Noemi... Cosa aveva fatto davvero Noemi?
Ripensai alla storia che aveva raccontato a me, alla polizia, al mondo. Alice che la contatta per un lavoro sporco, che le racconta dei guai in cui è finita, che le dice che ha ucciso Mosi, che le ordina di stendere suo padre, che scappa coi soldi e le lascia una piccola mancia per il servizio svolto.
Era stato tutto per i soldi?
"Li ho già investiti per sistemare la casa. Ci sono i tubi da rifare, la caldaia dà problemi e col mio lavoro di merda faccio fatica a estinguere il finanziamento dell'auto. Mi facevano comodo."
Ma allora a cosa si riferiva Alice nel biglietto?
"...come risarcimento per quello che ho fatto..."
Alice doveva dei soldi a Noemi e lei aveva deciso di spingersi tanto in là pur di ottenerli? Oppure si trattava di qualcosa di molto più sinistro?
Quindi la lettera di Alice - quella che aveva spedito a Noemi dall'aeroporto - era falsa? Ma i Paccagnella avevano riconosciuto la calligrafia. Era stata davvero scritta da Alice, non c'erano dubbi.
Mosi e Teresa mi fissavano. Ero ancora in piedi al centro del salotto, gli occhi sbarrati nel vuoto.
Tornai a osservare la confessione che Mosi stava scrivendo. <<Cos'è questa?>>
Lui percorse con gli occhi di inchiostro i segni scribacchiati e cancellati più volte. <<Quando ho sentito al telegiornale che Alice era accusata di avermi ucciso, ho capito che non potevo più nascondermi. Merita che la verità venga a galla.>>
<<Hai avuto delle prove contro Noemi per tutto questo tempo e hai scelto di rintanarti in una buca e fregartene di tutto?>>
<<È quello che mi ha chiesto Alice.>>
<<E tu fai sempre tutto quello che ti dice lei?>>
<<Sì>> rispose lui, semplicemente.
<<Mio Dio.>> Mi portai le mani alle tempie, frastornata. <<Dove sei stato finora?>>
<<Dopo che Alice mi ha lasciato ferito in riva al lago, sono stato soccorso da una coppia di passaggio. Mi hanno portato in ospedale, dove mi hanno medicato la ferita. Poi ho preso un taxi e sono tornato al lago a riprendermi l'auto. Ho guidato tutta la notte per arrivare in Toscana, lì dove Luigi mi ha trovato. Il mio vecchio padrone mi ha ripreso con sé senza fare domande. Per due mesi sono tornato alla vecchia vita, la schiena piegata nei campi a raccogliere ortaggi.>> Strinse le labbra carnose. Doveva averla vissuta come una sconfitta, dopo tutto quello che era riuscito ad ottenere: una ragazza che lo amava, l'affetto di Luigi e Teresa, un lavoro dignitoso. <<Avevo paura che Noemi mi trovasse e finisse il lavoro che aveva ordinato ad Alice. Speravo che lei mi chiamasse o mi contattasse in qualche modo, ma non è mai successo. Poi ho visto il servizio al telegiornale e sono tornato.>>

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Mistero in riva al lago
Mystery / ThrillerUna scrittrice senza ispirazione. Una coppia scomparsa. Un mistero che tutti sembrano voler lasciare irrisolto. Micol è in vacanza al lago di Caldonazzo quando scopre che, solo due mesi prima, una coppia di fidanzati è scomparsa nel nulla insieme al...