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Cezar si svegliò con un sobbalzo al suono dell'allarme. La moglie Rodica ci mise qualche istante di più.

<<Che succede?>> bofonchiò assonnata, tappandosi le orecchie.

Cezar si guardò frenetico intorno, alla ricerca della fonte di quel suono terribile. Poi scoprì che veniva dal telefono fisso che il vecchio proprietario della casa aveva appeso sopra la testiera del robusto letto in legno di noce.

Afferrò la cornetta e senza riflettere rispose: <<Pron...>>

Ma dovette bloccarsi, perché non c'era nessuno all'altro capo della cornetta, se non una voce registrata.

<<Ma che cavolo...>> si lamentò Rodica, rotolando sul lato opposto del letto. <<Chi diavolo è a quest'ora?>>

La sveglia sul comò diceva che erano le undici e mezza e loro erano sempre stati abituati ad andare a letto presto, e come loro i loro figli.

<<Oddio, i bambini>> fece Rodica, passandosi una mano sul volto. <<Si saranno svegliati con questo casino. Ci ho messo una vita per far addormentare la piccola.>> Si mise a sedere sul letto e fissò il marito che aveva ancora la cornetta in mano. <<Che stai facendo? Chi è?>>

Lui ripose la cornetta. <<Nessuno. Un allarme. Teresa Vitti.>> Si rigirò quel nome tra le labbra, pensieroso. <<Non è la vecchia che abita davanti a casa nostra?>>

<<Sì, quell'insopportabile musona che ha cercato in tutti i modi di cacciarci. Neanche fosse stata sua, questa casa.>>

<<Forse ha i ladri.>>

<<Ben le sta.>>

Cezar andò alla finestra per controllare la situazione. Poi sorprendentemente disse: <<Vado a dare un'occhiata.>>

<<Cosa?>> si meravigliò Rodica, e non in positivo. <<Perché? È sempre sgarbata con noi.>>

<<Vado e torno>> la ignorò lui, indossando i vecchi pantaloni da lavoro che usava in fabbrica e le scarpe. Quindi scese le scale scricchiolanti.

<<Stupido>> brontolò Rodica.

In quel momento, l'ultima nata scoppiò in un piano disperato, facendole alzare gli occhi al cielo.

Mistero in riva al lagoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora