Capitolo 76

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Scusate il ritardo, come saprete, recentemente abbiamo ricevuto una notizia che nessun tifoso juventino avrebbe voluto ricevere, ovvero il non rinnovo di Paulo con la squadra. Chiaramente non è facile da accettare e lo shock anche per me, è stato parecchio forte. Quindi mi sono presa un po' di tempo, ma non temete... ho sempre promesso che avrei portato la storia a termine e cosi farò. Quindi, vi auguro una buona lettura del capitolo.

Capitolo 76

Mia madre ha preparato il suo miglior sformato, lo serve a tavola come se fosse la sua più grande creazione, poi ci guarda compiaciuta.

E' domenica e per mia madre, il pranzo della domenica in famiglia è sacro. Dopo il matrimonio di mia sorella (ebbene si, ce l'abbiamo fatta, si è sposata), per lei è stato strano non avere sempre Greta a casa.

E oggi, Greta è venuta a trovarci approfittando di un viaggio di lavoro del suo neosposo che lo terrà fuori tutto il weekend.

Per lei è strano restare a casa da sola, quindi cerca conforto in me che a detta sua "dovrei essere abituata a vedere mio marito partire". Non che io e Paulo siamo sposati, ma il concetto è quello.

Infatti Paulo non c'è nemmeno questo weekend, occupato in trasferta a Roma fino a martedi per la coppa Italia.

"Lara, quando hai l'ecografia?" domanda mia madre elettrizzata come una bambina di fronte ad un pacchetto di caramelle.

"Domani" le rispondo prendendomi dello sformato dalla teglia. "In effetti, me ne stavo per dimenticare".

"Oh mio dio, posso accompagnarti? Devo essere la prima a conoscere il sesso del mio nipotino o della mia nipotina!" esclama Greta supplicandomi.

Sospiro, domani avrò l'ecografia che svelerà il sesso del feto e si dovrebbe essere un momento felice (e sicuramente lo sarà)... ma per qualche ragione non mi sento così felice come dovrei essere e so, che la ragione è che non ci sarà Paulo.

So che non è colpa sua, o mia... ma avrei voluto scoprirlo con lui.

"Certo" annuisco verso mia sorella, a dir poco euforica di diventare zia.

Lei mi prende la mano sopra al tavolo, guardandomi con i suoi grandi occhi chiari e mi sorride. "So che vorresti Paulo con te, ma pensa al lato positivo?"

Io arriccio il naso, mettendo in bocca un fagiolino. "E quale sarebbe?"

"Puoi fargli una sorpresa, un baby shower! Dai, te lo organizzo io!" esclama stringendo anche la spalla di mio fratello, preso in causa senza aver chiesto nulla.

Spalanco gli occhi come se mi avessero appena accoltellato e per poco non mi soffoco con il purè.

"Greta scordatelo" mugugno versandomi dell'acqua nel vano tentativo di non soffocare. "E' la cosa piu stupida che io abbia mai visto, perché dovrei colorare una torta o peggio, riempire dei palloncini di colorante blu o rosa?"

"Sono d'accordo" commenta Christian tamponandosi la bocca con un tovagliolo. "E' una delle feste piu consumistiche e prive di senso che io conosca... quasi peggio di San Valentino".

Greta alza gli occhi al cielo, "Punto primo, tu odi San Valentino solo perché ti hanno lasciato a San Valentino" commenta pizzicando la guancia di nostro fratello. "E secondo, è un'idea carina... okay, forse un po' esagerata per delle persone "comuni", ma tu non sei più una persona come tutte le altre, sorellina" conclude tornando a guardarmi e alzando le spalle.

Inarco un sopracciglio, perplessa "Ah no?"

"Sei vuoi essere ipocrita d'accordo, ma non potrai negare fino alla morte di aspettare un figlio da un calciatore, Lara" mi riprende ancora una volta, quasi infastidita. "Ti aspetto al varco appena inizierai a pubblicizzare creme snellenti su Instagram".

"Credo che tu mi abbia scambiata per una di Uomini&Donne" le rispondo scuotendo la testa., "Si, è vero, sono fidanzata con un calciatore, ma questo non significa che ordinerà un pan di spagna colorato e chiamerò a rapporto la famiglia per annunciare il sesso di mio figlio" sentenzio scambiandomi una rapida occhiata con mia madre, rimasta estranea al discorso fino ad ora, ma che so che se parlasse appoggerebbe Greta.

"Quindi vada per la sorpresa, ma scordatevi confetti, palloncini o feste a tema, intesi?"

Christian ridacchia, "Non guardare me, l'unica che devi tenere a bada è lei" risponde indicando Greta.

***

Ho le gambe che tremano, in questo studio medico c'è un odore di disinfettante così forte da farmi girare la testa. Sono seduta in sala d'attesa, insieme ad Elèna e Greta, mentre aspettiamo il mio turno.

"Questa clinica è pazzesca" commenta la prima sottovoce, "Come l'hai trovata?" domanda.

"La moglie di Barzagli l'ha consigliata a Paulo, i loro figli sono nati qui" rispondo con una scrollata di spalle mentre guardo i mobili lussuosi dell'interno e il pavimento in parquet lucido.

"Farai nascere qui il bimbo?" mi domanda Greta. "Pensavo lo facessi nascere in America".

"In America?" domandiamo in coro io ed Elèna confuse.

Lei alza le spalle, "Che ne so, i figli dei vip nascono tutti lì... così hanno la doppia cittadinanza".

Elèna si lascia scappare una risata, mentre io riesco solo ad alzare gli occhi al soffitto e accarezzarmi la pancia.

"Quante volte devo dirti che non sono una vip? E comunque, avrà già per diritto di sangue la doppia cittadinanza... italiana ed argentina".

Lo schermo del mio cellulare si illumina attirando la mia attenzione, è un messaggio di Paulo e a leggere il suo nome sullo schermo sorrido e sento una morsa stretta all'altezza dello stomaco.

Da Paulo:
Vorrei essere lì con te adesso, non vedo l'ora di sapere se avremo un bimbo o una bimba. Non vedo l'ora di essere il papà di nostro figlio e di amarvi tutti i giorni della mia vita. Adesso devo andare all'allenamento, scrivimi appena sai... te amo.

Sento gli occhi pizzicare e mi chiedo se non siano gli ormoni, mi accarezzo la pancia, so che tra poche settimane sentirò gia scalciare e mi chiedo come sarà. Mi chiedo se sarà un maschio e magari giocherà a pallone come il papà, oppure sarà un artista e scatterà fotografie ai monumenti più belli del mondo.

Mi chiedo se sarà una femmina e vorrà diventare medico come me un giorno, oppure se vorrà fare danza classica e girare i teatri di tutto il mondo.

Non so cosa sarà, so solo che voglio conoscerlo e che lo ameremo più della nostra stessa vita.

"Signorina Giurati, tocca a lei. Il medico la sta aspettando" la voce dell'infermiera mi riporta alla realtà, affacciandosi dalla porta.

Greta ed Elèna mi stringono la mano ed entro.

Sono pronta a sapere chi sei, piccolo.

Ecco a voi il capitolo! Vi tengo la sorpresa per il prossimo, che promesso pubblicherò presto anche perche vorrei terminare la storia con la fine della stagione. Secondo voi sarà un bel maschetto o una bellissima femminuccia?

La parte migliore di me(Paulo Dybala)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora