Capitolo 54

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"Non sentirsi all'altezza"

"Modella?"
Gli occhi di Elèna mi osservano fermi, si passa una mano fra i capelli e si gira verso mia sorella.
Greta mette in bocca un pezzo di biscotto.

"So cosa state pensando, non ho una bella sensazione nemmeno io" sbuffo.

Mia sorella inarca un sopracciglio, "In che senso? Sei carina, non vedo perché un fotografo non debba voler lavorare con te".

"Andiamo, io modella? Okay, sarò una ragazza "carina", ma non sono di certo ai livelli di una modella. Non so nemmeno come si faccia... Ho una pessima sensazione" mi porto le mani agli occhi coprendomeli.

Parlo ancora un po' con le ragazze, cerco di capire cosa pensino loro perché io purtroppo sono in completa confusione.

Il panico mi è iniziato alla lettura di qualche commento sgradevole su Instagram. So che gli haters sono ovunque, ragazze pazze che bramano Paulo.

Ci sono comunque rimasta male.
Mi arriva un messaggio da Paulo.

Da Paulo:
Ho finito allenamento, mi raggiungi? Abbiamo un appuntamento eh

Sorrido.
Dopo quello che è successo Paulo mi ha chiesto ancora di lasciare il lavoro ed ho accennato. Elèna sostiene che abbia fatto bene, mia sorella no.

Comunque è strano avere il pranzo della domenica libero e poterlo passare con Paulo.

Lo raggiungo in un ristorante un po' fuori Torino dopo aver seguito la posizione che mi ha condiviso in chat.
Paulo scende dalla macchina e si incammina verso di me.

"Nena, sei mai stata qui?"
Mi bacia a stampo, il ristorante è totalmente sconosciuto per me, anche perché onestamente parlando è di un altro livello.

Entriamo, Paulo ci ha fatto riservare un tavolo.

"Ehi, tu non puoi abbuffarti eh. Stasera c'è la partita" dico rivolta a Paulo che aveva già aperto un pacchetto di grissini.

"Sei peggio del mio nutrizionista" risponde alzando lo sguardo. "Stasera vieni?"

"Non dovrei?".

"Devi".

Sorridiamo. La cameriera arriva a prendere le nostre ordinazioni, un risotto per me ed una braciola per lui.

"Sai , la prossima settimana verrà qui mia madre" dice stappando il vino.
"Dici davvero?"

E me lo dici così?

"Si, sono riuscito a prendere un biglietto. Arriva venerdì".
Annuisco, ammetto di essere emozionata.

"A proposito" schiocca le dita dopo avermi passato un calice di vino. "Ho chiamato quel fotografo, ma non voglio che tu ti senta obbligata" aggiunge e un nodo d'aria mi colma lo stomaco.

"Non mi sento... Quel genere".
Paulo sospira, "Quale genere? Sei bellissima, qual è il problema?"

È come se un buco allo stomaco si facesse sempre più grande.

Paulo vuole una modella al suo fianco
"Perché ci tieni così?"

Paulo mi guarda interdetto, "Io.."

"Vuoi a tutti i costi una modella come fidanzata... È così importante per te?"

"No!" Sbarra gli occhi. "Cosa dici? Era per te, credevo ti avrebbe fatto piacere".

Stringo le labbra. All'improvviso sento una rabbia salirmi in gola, ho lasciato il lavoro perché Paulo era geloso di David, ora mi chiedo se non fosse perché stare con una cameriera è imbarazzante.

"Ti prego, posso vedere i tuoi pensieri, lì sento correre a ruota libera e sono stupidi".

"Ah sì?" Mi alzo di colpo. "Allora saprai che me ne voglio andare".

Eccomiii
Allora, voglio premettere che per me sono giorni molto difficili, ho avuto davvero un bruttissimo weekend... Forse settimana.
Comunque ora sono qui. Volevo spendere anche un paio di parole su questa situazione.
Purtroppo siamo arrivati ad un punto in cui bisogna agire ed essere responsabili.
Un mese fa al sud discriminavano quelli del nord perché malati e portatori del CoVid, bene, oggi siamo tutti in zona rossa (io tra l'altro Veneto), siamo tutti sulla stessa barca. È importante che tutti collaboriamo e non faccio il cacchio che ci pare.
Cercherò di farvi compagnia in questo mese difficile.
Ma per favore, siate responsabili. Restate A CASA

La parte migliore di me(Paulo Dybala)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora