Capitolo 12

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Capitolo 12
"Felicità"

E' sabato, è il giorno della partita.

Guardo i biglietti, di nuovo, come se non ricordassi già a memoria il posto.

Si, perchè Paulo non ha solo pensato di regalarmi due biglietti, ma anche che siano due posti riservati,proprio accanto alla tribuna.

"Vedremo benissimo" mi urla all'orecchio Elèna mentre entriamo.

Annuisco, senza parole per la coreografia che mi trovo davanti.

L' Allianz Stadium è già colmo di tifosi. Quest'anno fa il pieno anche con le piccole.

Probabilmente perchè è l'anno della Champions, è l'anno in cui quella coppa dalle grandi orecchie deve essere nostra.

Buffon non dice quanto resterà ancora, ma a Torino si respira aria di addio a fine stagione. Quella coppa deve essere sua.

Le squadre entrano in campo alle 20.25 spaccate. Mi guardo un po' intorno, vicino a noi ci sono i familiari dei calciatori, ci divide solo un divisore in plastica.

C'è Ilaria con i bambini, un ragazzino mulatto che se non erro è figlio di Benatia, c'è la compagna di Gonzalo Higuain, Alma e infine c'è Antonella.

Mi si attorciglia un po' lo stomaco quando la vedo.

Una parte di me la invidia, molto, perchè sta con un ragazzo a dir poco fantastico che mi ha permesso di essere qui questa sera.

L'altra parte di me non sa se sia giusto invidiarla poi tanto, ho la sensazione che Paulo se lo viva gran poco.

L'inno finisce ed Elèna, già senza voce, si siede al mio fianco. 

"E' magnifico! Certo, dovrai spiegarmi qualcosa perchè io non capisco niente" mi dice indicando intorno a se.

Ridacchio e la partita comincia.

Il primo tempo è un po' noioso, con poche occasioni, ma quando mancano appena cinque minuti da un calcio d'angolo di Pjanic di testa colpisce Mario che insacca la palla in rete.

Urlo al gol.
"Quello è il gigante buono della Juve!" grido all'orecchio di Elèna.

Lei inarca un sopracciglio, "Il gigante buono" ripete un po' stranita.

Torno a guardare il campo, i ragazzi esultano abbracciandosi sotto la curva quindi da qui li riesco a vedere solo da lontano.

Mi mordo il labbro al pensiero di quando ho lanciato la mia sciarpa.

Mi chiedo se Paulo l'abbia effettivamente tenuta, da come si è comportato con me non credo affatto si ricordi di quella ragazza con la quale si è scambiato due battute di numero in curva.

Il secondo tempo comincia con qualche attimo di ritardo perchè l'allenatore del Cagliari effettua subito una sostituzione.

I minuti scorrono fino al 60', quando Gonzalo viene atterrato in area e l'arbitro fischia il rigore.
Vedo Paulo confrontarsi prima con lo stesso Gonzalo e poi con Pjanic, alla fine prende il pallone tra le mani e lo porta sul dischetto.

Prende una rincorsa breve, decisa, fredda e il tiro è dritto, potente, preciso.
Gol.

Balzo in aria con le mani rivolte al cielo freddo. Elèna mi abbraccia e grida il nome del numero 10 a squarciagola.

Paulo corre sotto la curva,fa il giro del campo applaudendo soffermandosi sotto la tribuna esultando con la mano.

Per un attimo, solo uno, penso saluti me.

"Wow" sussurra Elèna.

"No" la riporto alla realtà. "Guarda lì".

Antonella, a pochi metri da dove siamo noi agita la mano in avanti urlando il nome del suo ragazzo.

E' ovvio che le dedichi un gol, perchè sembro stupirmene?

-

Usciamo dallo stadio, è stata davvero una bella partita.

Elèna è elettrizzata e questo da un lato mi spaventa, dall'altro mi fa piacere.

Mio padre era geloso da morire quando ha saputo che sarei andata allo stadio ma ho trovato giusto portare lei, visto che mi ha regalato i biglietti l'ultima volta.

Saliamo in macchina, direzione casa.

Elèna vuole guidare così le lascio le chiavi, io in effetti sono parecchio stanca. Oggi a pranzo è stato il mio primo giorno di servizio al bar.

Lo schermo del mio cellulare si illumina.

Ti è piaciuta la partita?

Sgrano gli occhi quando leggo il messaggio di Paulo.

Per quanto ne so è ancora negli spogliatoi in questo momento, eppure mi ha già scritto.

Forse Elèna ha ragione, un po' simpatica mi trova.

Tantissimo! Non so come ringraziarti.

Beh, potresti offrirmi un caffè la prossima volta che passo al tuo bar.

Frequenti il bar?

A volte sì, i ragazzi ne parlano piuttosto bene. Magari ci rivedremo, no?

Magari.

Non risponde più al mio messaggio e a me va più che bene così. E' come se sentissi che questa storia non è affatto finita, anzi, è appena iniziata.

E' così sbagliato pensarlo?

"Sei felice" dice Elèna parcheggiando.

"Da morire" sorrido al settimo cielo, pensare che non le ho nemmeno detto che Paulo mi ha appena scritto. Impazzirebbe.

Entro in casa dopo averla salutata e mi lascio scivolare sul divano. Mi collego sul post partita, stanno intervistando Allegri per poi passare all'altro allenatore.

Parlano degli schemi della Juve ed io non ci capisco molto, so solo che giocano magnificamente e che mi emozionano ogni volta.

"Lara!"

Mio padre mi raggiunge in salotto scendendo le scale e mi bacia la fronte.
"Bella partita, vero?"

"Molto. Mi dispiace non essere potuta andare con te".

"Mh, non ti preoccupare. Io e tua madre siamo andati a cena fuori, non capitava da un pezzo in effetti" mi tranquillizza prendendo posto accanto a me sul divano.

Sorrido. I miei genitori si amano tanto, è una cosa che ho sempre invidiato loro molto perchè ritengo che in questo periodo sia difficile trovare un amore sincero. Un amore che ti meriti più che altro.

"Sono molto stanca, papà" gli dico lasciandogli il telecomando. "Vado a dormire, domani lavoro dalle dieci" gli spiego.

Lui annuisce comprensivo ed io salgo in camera.

Mi faccio una doccia calda veloce, mi tolgo il trucco e indosso il pigiama, prima di infilarmi sotto le coperte calde.

Guardo Instagram, tutti i giocatori hanno (come sempre) pubblicato la loro foto sulla partita. Questa volta però Paulo non l'ha fatto, ha messo solo una storia.

E' una foto della coreografia dello Stadium, lui ci ha scritto "Gracìas!" sopra, guardo la foto per un po' con attenzione.

Si vede anche la tribuna dov'ero seduta io.
Anzi, mi si vede!

Non mi accorgo nemmeno di sorridere.

Probabilmente non lo saprà mai nessuno ma io, Lara Giurati, sono finita sulla storia Instagram di Paulo Dybala. 

Holaa!
Come state? Spero di aver rallegrato la vostra serata aggiornando. Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto o meno! Un bacio.

La parte migliore di me(Paulo Dybala)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora