Capitolo 39

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Capitolo 39
"Diversa da tutte"

Saliamo in camera quasi furtivamente, ma la ragione principale è che tutti dormono e non mi sembra il massimo svegliarli.

Chiudo la porta a chiave, Paulo si toglie la giacca e le scarpe e va a sedersi sul fondo del letto mettendosi a guardare il cellulare.

"Vado a sistemarmi, mettiti comodo" gli dico prima di entrare in bagno.

Finalmente posso togliermi questi vestiti decisamente diventati scomodi e infilo un paio di pantaloni della tuta neri ed una polo grigia. Tolgo il trucco e mi lavo faccia e denti, sono parecchio stanca e temo che potrei addormentarmi nel giro di poco.

Quando torno in camera mi mordo istintivamente l'interno guancia. Paulo si è messo disteso sul letto con le braccia piegate dietro la testa e si è acceso la televisione. In quella posizione i bottoni della camicia gli tirano un po' permettendomi di vedere la pelle tonica sotto il tessuto.

"Davvero sexy, nena" commenta indicando i miei pantaloni.

Mi sento per un secondo imbarazzata e inizio a pentirmi di non essermi presentata come forse in questo momento sta facendo Michela, o Mel.

"Ehi non entrare in paranoia, sto scherzando" si affretta ad aggiungere mettendosi seduto e mi fa segno di raggiungerlo.

Non serve che me lo ripeti un'altra volta, tranquillo.

Mi stringe contro il petto e in questo momento potrei benissimo accettare di morire così, a patto che nessuno mi stacchi più.

Mi bacia la fronte, "Eri davvero bella stasera allo stadio".

"Grazie" gli sorrido infilandomi sotto le coperte. "In realtà non sapevo bene come vestirmi e ammetto che un po' mi è dispiaciuto non aver portato la mia sciarpa".

Paulo corruga la fronte, "Perché non l'hai fatto?"

"Beh, credo che Michela si sarebbe piuttosto divertita se l'avessi fatto" sbuffo un po' malinconica. "In realtà comunque non penso ti avrei fatto fare una gran bella figura".

Paulo sembra parecchio contrariato a questa mia affermazione, si è allontanato un po' e mi guarda come se fossi pazza.

"Per prima cosa di ciò che pensa Michela non ti deve interessare" dice socchiudendo gli occhi. "Seconda cosa, non mi sono fidanzato con te per le tue maniere da top model, okay?"

"Intendi dire che ho cattive maniere, Pau?" gli chiedo facendogli l'occhiolino.

Lui alza lo sguardo ma sorride, "Intendo dire che mi piaci proprio perché porteresti la sciarpa allo stadio, delle sneakers e urleresti tutto il tempo".

Scuote la testa lasciandosi andare ad un sospiro prima di appoggiarsi con la guancia al cuscino e trascinarmi con lui.

"Non potevo lasciarti andare in curva, spero tu abbia capito i motivi ovvi".

Annuisco, un po' mi dispiace in effetti ma sarei ipocrita a dire di non essermi trovata bene in tribuna. Mi sono sentita una regina!

"Però questo non significa che voglio che cambi, sai quante ragazze con tacco dodici e minigonna ho incontrato?" mi domanda.

Arriccio il naso.

In realtà non voglio sapere quante ragazze ha avuto Paulo prima di me, mi metterebbe a disagio. Odio pensare di averlo condiviso.

"In realtà non mi interessa".

Paulo sorride accarezzandomi il fianco, "Non era quello il punto. Intendevo dire que me gustas tu porque eres diferente".

La parte migliore di me(Paulo Dybala)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora