Capitolo 14

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Capitolo 14
"Questo è solo l'inizio"

Ci troviamo a Vinovo tra mezz'ora. Allenamento extra.

Alzo gli occhi al cielo leggendo il messaggio di Douglas. Oggi dovevamo avere solo un allenamento nel primo pomeriggio, invece il mister ha pensato bene di fissarne uno extra per le sei.

Arrivo.

Passo a casa a prendere il borsone, mi cambio al volo indossando un jeans comodo e una giacca di tela verde militare.

Vinovo è presidiata da giornalisti, domani c'è la partita e probabilmente il mister ha appena finito la conferenza stampa insieme a Gigi.

Entro nello spogliatoio, una buona parte della squadra si sta già cambiando. Sistemo gli scarpini e indosso la felpa della tuta sopra la divisa da allenamento.

"Qualcuno mi spiega?" domando ai ragazzi accanto a me.

Rodrigo si ficca in bocca una gomma da masticare e alza le spalle. "Dice di voler cambiare alcune tattiche, si è fatto male uno di loro in attacco".

"Dell' Udinese?"domando.

Rodrigo annuisce prima di uscire dallo spogliatoio.

Sbuffo, farci allenare per provare dei nuovi schemi non mi sembra una brillante idea. Ma ormai conosco Allegri, è pignolo come pochi ed è letteralmente ossessionato dalla vittoria.

Gigi dice che è proprio per questo che è riuscito a conquistare altri altri quattro scudetti con noi.

Vogliamo l'ottavo. Vogliamo tutto.

"Hai programmi per la serata? Io e Gonzalo pensavamo di andare a fare un giro" mi dice Bernardeschi sedendosi accanto a me.

Chiudo la zip della felpa e guardo Douglas.
"Hermano?"

Lui alza le spalle indifferente, "Alexandra esce con le altre".

Annuisco e sorrido confermando la nostra presenza a Federico. Di solito esco raramente se non c'è Douglas, ma solo perchè mi dispiace sapere che non può venire a divertirsi con noi per colpa della moglie.

Poi ha anche delle ovvie responsabilità, è padre e lo sa bene.

Usciamo dallo spogliatoio, in corridoio ripenso al Bistrot Hollis. Ammetto di essere andato lì volontariamente e che la storia che gli altri lo frequentano è una bella balla.

La verità è che la notizia che Antonella non sarebbe venuta a Torino mi ha buttato giù, mi sono ricordato di Lara pensando all'auto così ho deciso di passare.

Lara è una bella ragazza, non mi sono informato molto su di lei. So a malapena dove abita, non so nemmeno la sua età a dire il vero.

Ora che ci penso mi sento un po' stupido per non averle chiesto niente, ma non sono abituato a fare domande personali ai tifosi.

Solo che Lara è partita come una tifosa. Adesso mi sembra quasi sia diventata una mia amica, un'amica che non ho scelto ma che il destino ha messo sulla mia strada.

E beh sì, l'ho tamponata.

Mi diverte parlarle,capisce il calcio e come ho già detto è anche bella.

"Dybala, muoviti!"

Roberto mi sveglia dai troppi pensieri, chiudo la mente e corro lungo il corridoio.
Calpesto l'erba e tutto il resto non esiste più.

-

Per fortuna l'allenamento non è stato troppo intenso. Abbiamo solo lavorato su alcune tattiche da sfruttare domani in assenza di un attaccante dell'Udinese, che da come ha parlato il mister lascerà un bel buco.

La parte migliore di me(Paulo Dybala)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora