Capitolo 40

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Capitolo 40
"Minacce in vista"

Questa mattina sono uscita prestissimo di casa, infatti sto letteralmente morendo di sonno.

Sbadiglio bloccata ad un semaforo e cambio stazione radio.

"... e ieri sera la vittoria ha portato i bianconeri a +6 sulla diretta inseguitrice, le reti di Dybala e Ronaldo permettono alla squadra di Allegri..."

Resto bloccata persa nei miei pensieri, stanno parlando del mio ragazzo alla radio ed io sto cercando di realizzare il fatto che ciò sia normale.

Sto con Paulo, è più che normale.

Scuoto la testa ripartendo prima che l'automobilista dietro scenda e mi prenda a sberle. Guido fino alla biblioteca civica dove ci siamo date appuntamento io ed Elèna. Mi ha scritto poco fa di essere già entrata per prendersi un tavolo.

Sistemo i miei libri prima di essere travolta in un abbraccio.

"Come sta la mia wag preferita?" mi bacia una guancia prima di sedersi.

"Direi assonnata".

"Si, devo dire che la mia wag preferita ha un aspetto orribile stamattina. Che ti è successo?" mi domanda scuotendo la testa.

La ringrazio mentalmente per i complimenti super delicati, se lei pensa questo di me non posso immaginare cosa passerebbe per la testa di Paulo.

"Ho dormito appena sei ore" agito la mano davanti al viso. "Sono tremendamente stanca".

"Uh, qualcuno ha fatto le ore piccole" mi fa l'occhiolino sistemandosi il collo alto del maglione fucsia che indossa.

"Che avete combinato?"

La fulmino con lo sguardo, parecchio irritata.

"Niente di ciò che credi".

"Scusa se mi viene spontaneo chiedertelo dopo che venerdì sera ti ci sei rotolata insieme fra le coperte!" esclama sgranando gli occhi sulla difensiva.

Un ragazzo del tavolo accanto alza lo sguardo dal libro e mi fissa come se fossi una squilibrata.

"Se eviti di farlo sapere a tutta la biblioteca te ne sarei grata... quel tizio penserà che sia una prostituta!" mi lamento passandomi le mani fra i capelli.

Elèna sbuffa, "Dovresti sembrarlo solo perché sei stata a letto con un ragazzo che per giunta è il tuo fidanzato? Ma per favore!"

Rinuncio all'idea di farle abbassare la voce e appoggio una guancia al legno freddo del tavolo.

"Ho un sacco di pensieri in realtà".

"Cioè?"

"Cioè che dovrei davvero licenziarmi, ma io ho bisogno di quei soldi" mi lamento scuotendola testa.

"Ma quali soldi? Stai con Paulo Dybala!"

"E allora? Lo vedi, tutti pensano che io ora sia ricca perché sto con Paulo ma non è assolutamente vero. La mia vita è quella di prima" allargo le braccia esasperata.

Elèna scuote energicamente la testa. "Nossignora".

"Stai con un calciatore, non c'è alcun motivo per cui tu ti debba preoccupare dei soldi. Non sto dicendo che tu debba chiederli a lui, ma non ne hai bisogno e francamente stento a credere che siano i 100€ settimanali del Bistrot a mantenerti".

Mi passo una mano fra i capelli. So che da una parte ha ragione, ma non voglio che le persone pensino male di me.

Non voglio Paulo per i soldi.

La parte migliore di me(Paulo Dybala)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora