Capitolo 34

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Capitolo 34
"Baciami, un po' come ti pare però baciami"


Lara ha gli occhi sbarrati e in un secondo posso notare come le si riempiono di lacrime, acqua salata che le solca le guance e mi costringe ad avvicinarmi fino a stringerla il più forte possibile.

"Dai, non piangere" le accarezzo la testa mentre il suo viso affonda contro il mio petto.

"Scusa" si asciuga velocemente con la mano. "E' solo che davvero non me lo aspettavo, mai mi sarei.." scuote la testa senza riuscire a parlare.

Sorrido e le lascio un bacio fra i capelli, profumano di fragola. Mi era mancato il suo profumo di pulito.

"Hai fame?" le chiedo mentre si allontana di un passo e lei annuisce, asciugando le ultime gocce che brillano sulla superficie della pelle.

"Sei troppo elegante" commenta indicandomi. "Se me lo avessi detto.." si morde il labbro imbarazzata mentre osserva il suo maglione color crema e i leggings neri.

Non capisco del tutto il perchè del suo imbarazzo, è solo una ragazza appena uscita dall'Università.. come si sarebbe dovuta vestire?

Sei Paulo Dybala e ti sei presentato in giacca e cravatta, genio.

"Oh ti assicuro che preferirei cento volte essere comodo come te, estrella" la rassicuro alzandole il viso con un dito.

Lara sembra apprezzare ma dentro di me so che non mi crede davvero.

"Abbiamo avuto un'intervista dopo le foto, è solo apparenza tutto questo e poi.. si abbinava con la mia idea" le spiego dando un'occhiata rapida alle mie spalle.

Gli occhi color nocciola di Lara tornano sul tavolo e mi sembra si illuminino di pura felicità.

Diamine, è merito mio se ha quella cosa negli occhi!

"Ma, hai fatto tutto tu?" mi domanda picchiettandosi l'indice sul mento.

Mi siedo aspettando che si metta accanto a me e sono indeciso se mentire o meno. So che in ogni caso non crederebbe mai all'ipotesi che sia stato io a fare tutto.

Non ne avrei avuto il tempo neppure volendo.

"In realtà il mio vicino, Gianni, è un uomo davvero simpatico. E' stato lui a cucinare tutto, o per meglio dire, sua moglie" le racconto e i suoi occhi si sgranano.

"Hai corrotto un povero vecchietto?!" urla. "Dio Mio, Paulo Dybala, sei tremendo!" mi rimprovera colpendomi al braccio.

Mi colpisce ma sorride, quindi va bene così.

"Ti assicuro che era più felice di me" le faccio l'occhiolino tagliando un pezzo di carne. "E' stato lui ad aprire l'acqua del bagno come gli avevo spiegato. Giusto appena ho chiuso la chiamata con te" sorrido soddisfatto. "Ha una copia delle chiave di casa, ho bisogno di una persona di cui mi fido per tutte le volte che non ci sono" continuo.

Lara annuisce, sembra capirmi anche se è visibilmente sorpresa e posso immaginare di sembrare un pazzo.

Ho raccontato del mio piano ai ragazzi in treno, al ritorno da Milano, e mi hanno preso in giro per tutto il tempo.

Gli sembro un ragazzino innamorato, alla prima cotta. Forse hanno ragione, è così che mi sento.

Mi sento come un bambino all'asilo quando vede la compagna con il grembiule rosa e il fiocco in testa. Non c'è un perchè, tutte le bambine hanno il grembiule e il fiocco, ma lui vede solo lei.

La parte migliore di me(Paulo Dybala)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora