Capitolo 61

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Detesto non stare insieme a Paulo e detesto ancora di più guardare le partite e vederlo in tribuna.

È sereno, applaude e scherza con Chiellini, anche lui indisponibile. Ma è altrettanto triste non vederlo in campo.
Lui accende la partita, è luce quando tocca la palla.

Sabato è il suo compleanno e ho deciso di organizzare una festa a sorpresa. Sono preoccupata perché non ho la minima idea di come si organizzino questo genere di cose, ma Elèna mi darà una mano.

È davvero strano per me pensare di dover organizzare una festa per Paulo. A volte devo ancora abituarmi.

La partita finisce, passano poche decine di minuti che Paulo mi scrive. È bello sapere di essere sempre per i suoi pensieri.

Da Paulo:
Mi hanno inquadrato? Spero di sì ;)
Noi stiamo andando in hotel, chica

A Paulo:
Sì non preoccuparti... Mr. Modestia.

Da Paulo:
Ottimo;) Adesso vado a mangiare, mangerò anche per te.

A Paulo:
Nooo, non sei un calciatore scusa?? Sei a dieta!

Da Paulo:
Ho una tartina in bocca che è la fine del mondo...

Rido, mi dice che si metterà a letto tra poco, dopo aver fatto un po' di massaggi alla gamba.

Torneranno domani sera, sono un po' triste in realtà di non poterlo vedere neanche domani.

Approfitterò della sua assenza per organizzare la festa di sabato. Non ho ancora avvisato i ragazzi per paura che qualcuno spifferasse qualcosa.

Michela sì è offerta di aiutarmi. In realtà è strano, ma è proprio così.

Daniele a fine stagione probabilmente andrà via, forse si sente in colpa per non essere stata sempre carina con me e vuole recuperare.

Di sicuro mi affiderò anche a Mel, di lei mi fido ciecamente e sta con Rodrigo che è molto amico di Paulo. Sicuramente loro conoscono i suoi gusti.

Fare un regalo ad un calciatore è molto più difficile di quanto si pensi.
Ha tutto.
Cosa posso regalare ad un ragazzo che ha il mondo?

Spero che la festa per lui valga come un regalo, almeno lo spero perché sono senza idee.

Ad un ragazzo normale regalerei una cintura, una maglietta... Paulo ha una stanza di sole magliette.

Mi metto a dormire, il giorno dopo mi sveglio presto per riuscire a studiare e poi dedicarmi a qualche commissione.

Mi devo trovare con Elèna all'università, oggi ho deciso di non andare a lezione, ma la mia amica mi passerà gli appunti.

La raggiungo in aula, salgo in silenzio cercando di non dare nell'occhio, anche se è parecchio difficile.

Elèna mi sorride, "Tra poco finisce. Come va?"

"Bene, sono in alto mare con il regalo. Mel ci aspetta al centro commerciale tra mezz'ora".

Elèna annuisce, "Hai qualche idea?"

"Sono in alto mare, ma la cosa più importante è confermare il locale per la festa".

"Signorina!"

Scatto con la testa in su, gli occhi di un'intera aula magna su di me.

" Signorina forse non le è chiaro che i soldi non possono comprare una laurea".

Sbatto le palpebre, confusa. "Come scusi?"

Il professore si appoggia con le mani sulla cattedra avvicinandosi di più al microfono.
"Il suo nuovo fidanzato forse le da modo di pensare che per lei studiare sia un optional da questo momento" commenta.

"No!" Esclamo offesa.

"Se si sente così sicura da non dover seguire la lezione un motivo ci sarà. Posso continuare? C'è gente che vuole studiare qui".

È questa l'idea che la gente ha di me adesso? Una razza di arrampicatrice sociale!

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Eccomi qui!
Spero che il capitolo vi piaccia, faccio davvero il possibile per portare avanti due storie. Spero mi capiate! Grazie!

La parte migliore di me(Paulo Dybala)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora