Capitolo 11

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Capitolo 11
"Cento volte di più"

"Ci dev'essere un  errore".

"Lara.."

Mi passo una mano fra i capelli percorrendo la mia stanza per la centesima volta. Elèna è seduta sul fondo del mio letto e mi guarda dal basso con lo sguardo di una che non mi sopporta più.

"Deve aver digitato male la cifra, può capitare sai? Ho letto di uno che voleva passare sul conto del figlio 50 euro e gliene ha messi 5.000!"

Elèna impreca sottovoce e si batte una mano sulla fronte.

"Non ha sbagliato, vuoi che capitino tutte a te?! Ti trova dolce, simpatica ed ha voluto scusarsi per averti tamponata. Tutto qui".

"Sono stata io a frenare, lo sa pure lui che la colpa sarebbe mia" scuoto la testa. "L'unica spiegazione, se non vogliamo credere all'errore, è che pensi sia una poveraccia".

Elèna scoppia a ridere di gusto.

Sono così divertente? Magari quando ci siamo incontrati avevo i capelli arruffati ed ero vestita come una senzatetto ma non me ne sono accorta.

"Senti, tu adesso ti calmi, ti vesti e andiamo a pranzare da qualche parte perchè sto morendo di fame" sentenzia lei alzandosi dal materasso.

Sbuffo.
"Non posso cucinarti qualcosa io?" brontolo.

"Cavolo, ha ragione che sei una poveraccia!"

 -

Ci tengo davvero a ringraziarti per il bonifico ma non vorrei fare finta di niente, sono molti più soldi di quelli che servono. Credo ci sia stato un errore.

Non c'è stato alcun errore, ho pensato che non sapessi al 100% quanto fosse la cifra così ho pensato di arrotondare un po'.

Arrotondare un po'? E' più del doppio!

Mi mordo il labbro. Sto quasi litigando con Paulo Dybala al telefono?

Ahahah non ti arrabbiare! Non sono niente per me.

Sbatto le palpebre velocemente,so che per lui non sono niente considerando anche solo metà del suo stipendio ma questo non significa che mi debba regalare dei soldi.

Mi arriva un altro messaggio e per quanto i battiti del mio cuore accelerano mi sento una ragazzina.

Anzi, sono dispiaciuto che non ti sia ancora arrivata la seconda parte del mio regalo e se ti arrabbi così per dei soldi.. non vorrei vederti più tardi.

Di cosa stai parlando?

Fisso in cellulare per più di dieci minuti ma non ricevo più alcun messaggio, probabilmente Paulo si è stancato di me e non ne avrebbe tutti i torti.

Lo sto torturando per 700 euro, cifra con cui lui pranza abitualmente.

Decido di arrendermi e mi lascio cadere sul divano a guardare la televisione.

Oggi io ed Elèna alla fine abbiamo pranzato al ristorante di suo zio, un po' fuori Torino e dire che mi sembra di aver appena partecipato al pranzo di Natale è essere riduttivi.

Mi squilla il telefono e rispondo senza nemmeno guardare, a quest'ora sarà sicuramente mia madre che mi avvisa su cosa andare a comprare per la cena.

Capita spesso ultimamente e non capisco se sia perchè è distratta o perchè vuole trovarmi per forza una scusa per uscire di casa il pomeriggio.

"Pronto, mamma?"

La parte migliore di me(Paulo Dybala)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora