Capitolo 18

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Capitolo 18
"Sai che bello, se fosse sempre così"

Mi avvicino all'auto riparandomi sotto l'ombrello. Questa volta ad attendermi c'è una Lamborghini e questo non mi aiuta a calmare l'ansia.

Mi precipito dentro cercando di non prendere troppa pioggia, la cosa più imbarazzante sarebbe sembrare un pulcino bagnato davanti a Paulo.

"Ehi" mi sorride mentre mi allaccio la cintura.

"Ciao" prendo fiato. "Bella giornata, eh?"

"Da pic-nic" mi fa l'occhiolino. "Pronta?"

Annuisco e l'auto parte facendomi balzare all'indietro. Andiamo così veloci che le gocce quasi non fanno a tempo a sbattere contro i vetri.

"Mi dispiace, Anita non era disponibile" mi dice dopo un po' rompendo il silenzio imbarazzante.

"Oh... Felicia?"

Paulo mi guarda con la coda dell'occhio sorridendo, sembra sorprendentemente felice che mi ricordi delle sue auto ed io rimango ogni volta basita da quanto ci tenga.

"Felicia l'ho prestata a Gonzalo" alza gli occhi al cielo come se la cosa lo innervosisse un po'.

Non dev'essere facile affidare la propria figlia ad un altro.

"Comunque, lei è Chantal e sì, è quella che preferisco" prosegue dopo un po'.

"Oh l'ho notato, lei ha un nome molto più raffinato" sorrido dando uno sguardo agli interni.

Non avrei mai pensato di sedermi dentro una Lamborghini. Questa per di più sembra uno degli ultimi modelli, se provo ad immaginare quanto gli possa essere costata ho i giramenti.

Nemmeno con tutti i risparmi dei miei potrei permettermela.

"Lei la uso quando devo fare colpo".
Ah.

Sento le guance colorarsi un po' di rosso e sposto lo sguardo da lui concentrandomi sul paesaggio della città torinese.

Nemmeno Paulo fa più commenti, tanto che mi chiedo se abbia realizzato quello che ha detto solo ora.

 Accende la radio in una stazione di musica latina e ogni tanto canticchia sottovoce.

Dopo pochi minuti arriviamo al cinema, Paulo recupera un berretto di cotone bianco e se lo mette in testa. 

Solo ora mi ricordo della sua paura di non essere al meglio e per poco non mi viene da ridere.

 Anche io vorrei avere questo concetto di "non al meglio".

Quando attraversiamo la strada riparandoci dalla pioggia in fila per i biglietti, posso prendermi qualche secondo per osservarlo. 

Ha una giacca militare aperta e sotto spunta una polo con lo stemma della Juventus, bianca, dello stesso colore dei pantaloni strappati all'altezza delle ginocchia.

E' tremendamente bello oggi.

I capelli leggermente appiccicati alla fronte perchè umidi lo fanno sembrare appena uscito da un set fotografico.

Invece è appena uscito da un campo di allenamento.

Facciamo i biglietti,insisto per pagare il mio perchè mi ha già offerto la colazione e mi sentirei parecchio a disagio.

Alla fine Paulo si arrende e lascia a me un biglietto, anche se non la prende benissimo.

Sembra offendere la sua natura di gentiluomo.

La parte migliore di me(Paulo Dybala)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora